sulle rive del fiume azzurro
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Lán Lán  藍 藍 è il nome d’arte di Hú Lánlán  胡 藍 藍, poetessa cinese nata nel dicembre 1967 a Yāntái  煙 臺 nello Shāndōng 山 東 (1).
Esordì giovanissima nel 1980 con una raccolta di versi intitolata “Io voglio cantare” (我 要 歌 唱 “wŏ yào gē cháng”).

È oggi annoverata tra i maggiori lirici cinesi contemporanei ed ha pubblicato numerose raccolte di poesie che hanno riscosso grande successo di critica e di pubblico: “La Vita Sorride”( 含 笑 終 生 “hán xiào zhōng shēng” ) 1990 ,“Canzoni d’Amore” ( 情 歌 “qíng gē” ) 1993, “Vita Intima”(  內 心 生 活 “nèi xīn shēng huó” ) 1997, “Dormi e Sogna” (  睡 梦 睡 梦 “shuì mèng shuì mèng” ) 2003 , “Poesie” ( 诗 篇 “shīpiān” ) 2006, “Antologia Poetica di Lánlán” ( 蓝 蓝 诗 选 “lán lán shī xuăn" ) 2009, “ Di qui a qui” ( 从 这 里 到 这 里  “cóng zhè lĭ dào zhè lĭ” ) 2010, “Un Crepaccio nel Corpo” ( 身 体 里 的 峡 谷 “shēn tĭ lĭ de xiàgŭ” ) 2013.

È altresì autrice di alcuni saggi in prosa: “Il libro delle passioni umane”( 人 间 情 书 “rén jiān qíng shū” ), “Il libro dell’acqua che gocciola” (  滴 水 的 书 卷 “dī shuĭ de shū juàn” ),”La notte ha una faccia” ( 夜 有 一 张 脸  “yè yŏu yī zhāng liăn” ).

Ha scritto infine alcune favole: “La Città dei Sogni” ( 梦 想 成 “mèng xiăng chéng” ), “La Corsa del Grande Albero” ( 大 树 快 跑  “dà shù kuài păo” ) e “Il Basco del Capitano dei Carristi” ( 坦 克 上 尉 歪 帽 子 “tăn kè shàng wèi wāi mào zì” ).

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il famoso Premio di Poesia Liú Lí’Ān ( 刘 丽 安 诗 歌 奖 “liú lí’ān shī gē jiăng” ) e nel 2005 è stata classificata da un comitato di settanta critici letterari al primo posto tra le “dieci migliori poetesse cinesi”.

Vive con il marito e due figlie a Pechino, presso la cui Università ( 北 京 人 民 大 学  “bĕi jīng rén mín dà xué”) ha svolto attività di insegnamento.


Nella poesia che segue, l’accurata descrizione di una pianta di biancospino appare legata ad una simbologia non facile da decifrare.
Una chiave di interpretazione potrebbe trovarsi nella tradizionale dicotomia tra 阴 “yīn” e 阳 “yáng”. Il biancospino, ( corteccia marrone, foglie di color verde scuro, germogli attratti dal gelido lume della luna, pallidi fiori nascosti nel fitto fogliame come in fondo ad un vallone di montagna), sembrerebbe personificare il principio femminile, che è passività, ombra, oscurità. La constatazione che non c’è un alito di vento tra i suoi rami e che non ci sono coppie che si fermino ad abbracciarsi sotto di esso conferma tale analisi. Attività, movimento, eccitazione, passione sono infatti caratteristiche tipiche del principio maschile, che risultano estranee all’intima natura del biancospino ed a ciò che allegoricamente esso rappresenta.




                                                                               IL BIANCOSPINO.


                                                                      Splendidi sono i fiori.
                                                                      Di un colore rosato.
                                                                      Ma ben nascosti,
                                                                      se non c’è qualche ciuffo di foglie   
                                                                      che pieghi verso il basso,
                                                                      nell’ombra protettrice
                                                                      del fitto fogliame che li circonda,
                                                                      come un vallone di montagna
                                                                      nell’oscurità del tramonto.


                                                                      Dove non spunta qualche rametto,
                                                                      la corteccia, marroncino pallido,
                                                                      sembra confondersi col fango.(2)


                                                                      Non spira un alito di vento
                                                                      tra i suoi giovani butti
                                                                      di un verde intenso
                                                                      che la luce della luna
                                                                      attrae come una calamita.


                                                                      Non c’è nessuna coppia (3)
                                                                      che all’improvviso si fermi sotto l’albero 
                                                                      con le labbra che bruciano nello stesso istante.




NOTE
(1) I dati biografici qui riportati sono ripresi dall’articolo che figura nella versione cinese di Wikipedia. L’enciclopedia on line Băidù Băikē afferma invece che la poetessa è di Jiáxiàn nel Hénán ( 河 南 郏 县 人 ).

(2 )L’espressione 像渴望抓紧泥土 ( xiàng kĕ wàng zhuā jĭn ní tŭ)  si traduce letteralmente “sembra voler afferrare il fango”. L’ho interpretata nel senso che la corteccia di color marrone sembra volersi confondere con il fango , che è dello stesso colore.

(3) Ho utilizzato il termine “coppia” nel tradurre l’espressione 没有走到树下突然停住的人 (mĕi yŏu zòu dào shù xià tū rán tíng zhù de rén), letteramente:” non ci sono persone che passeggiano sotto l’albero e che si fermano all’improvviso”, giacché il senso della strofa non lascia, a mio avviso, alcun dubbio di interpretazione.






                                                                                            山 楂 树  shānzhāshù


                                                          最美的是花。粉红色。                    zuì mĕi de shì huā fĕn hóng sè
                                                         但如果没有低垂的叶簇                    dàn rú guŏ mĕi yŏu dī chuí de yè cù
                                                         它隐藏在荫凉的影子深处叶簇        tā yĭn cáng zài yīn liáng de yĭng zĭ shēn wài yè cù      

                                                         一道暮色里的山欲                            yī dào mù sè lĭ de shān yú


                                                        如果没有树枝,浅褐的皮肤             rú guó mĕi yŏu shù zhì, qiăn hè de pí fū
                                                        像渴望抓紧泥土;                                xiàng kĕ wàng zhuā jĭn ní tŭ;
 

                                                       没有风在它少年碧绿的冲动中           mĕi yŏu fēng zài tā shào nián bì lǚ de chōng dòng  zhōng
                                                       被月光的磁铁吸引;                           bèi míng guāng de cí tiĕ xī yĭn


                                                      没有走到树下突然停住的人               mĕi yŏu zòu dào shù xià tū rán tíng zhù de rén
                                                      他们燃烧在一起的嘴唇--!                    tā men rán shāo zài yī qī de zuĭ chún




                                          
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