Il Giardino dell'Umile Amministratore
Il “Giardino dell’Umile Amministratore” (拙政园 “zhuōzhèng yuán”) (1) è il più grande (2) e il più famoso dei giardini tradizionali di Sῡzhōu 苏州 (3). È considerato il più bel giardino di tutta la Cina meridionale ed è annoverato, insieme con il Giardino di Liú 留園(“liú yuàn”) a Sῡzhōu, il Parco Imperiale (御園 “yù yuán") del Palazzo d’Estate ( 圆明园 “yuánmíng yuán”) a Pechino ed il Parco della Residenza Estiva Imperiale ( 避暑山庄 “bìshǔ shānzhuāng”) a Chéngdé 承德, tra i quattro giardini classici della Cina. Dal 1997 è iscritto nelle liste del Patrimonio dell'Umanità, promosso dall' UNESCO.
Breve Storia del Giardino dell'Umile Amministratore
Nell'area in cui si trova ora il giardino, sorgeva, durante il periodo dei Tre Regni 三国时, la residenza di Lù Jì 陆绩, prefetto di Wúyùlín 吴郁林. Nella stessa zona risiedeva sotto la dinastia dei Jìn orientali 东晋朝, lo studioso Dài Yí 戴颐. Alla fine della dinastia Táng 唐朝, vi si trovava anche la casa del poeta Lù Guīméng 陆龟蒙.
Un primo giardino fu creato sul sito durante il regno di Shàoxīng 紹興 (1131-1162) della dinastia dei Sòng meridionali 南宋朝.
Durante la dinastia Yuán 元朝questo giardino divenne il giardino del tempio di Dàhóng 大弘寺, ma in occasione della conquista di Sῡzhōu, da parte dei Míng 明, nel 1367, il tempio andò bruciato.
Nei primi anni di regno dell'imperatore Zhèngdé 明正德 (1506-1521), il sito era ancora occupato dalle rovine del tempio.
Wáng Xiànchén 王献臣, funzionario della dinastia Míng, la cui carriera era stata punteggiata da un continuo alternarsi di promozioni e di retrocessioni, rinunciò nel 1509 al suo ultimo incarico ufficiale come magistrato della contea di Yongjiā 永嘉 nella provincia di Zhèjiāng 浙江 e nel 1510, in occasione della morte del padre, decise di ritirarsi in pensione nella sua casa natale di Sῡzhōu, dove iniziò la creazione di un vasto giardino sulle rovine del tempio di Dàhóng.
Wáng Xiànchén, essendosi ispirato, per la creazione del giardino, al famoso poeta ufficiale della dinastia Jìn 晋, Pān Yuè 潘岳, che, nella sua “Rapsodia della vita oziosa”( 闲居赋 “xiánjū fù”) aveva scritto:
«Mi godo una vita spensierata piantando alberi e costruendo la mia casa ... irrigo le verdure dell'orto per i pasti del giorno e della sera... una vita del genere si adatta bene a un umile funzionario come me... “
lo chiamò per questa ragione “Il Giardino dell’ Umile Amministratore” ((拙政园 “zhuōzhèng yuán”).
Queste parole esprimevano bene il desiderio di Wáng di ritirarsi dalla politica e di condurre una vita da eremita alla maniera di Tao Yuānmíng 陶渊明.
Il giardino, pensato per esprimere il suo gusto raffinato, richiese 16 anni per terminarne la costruzione e ricevette subito molta attenzione da parte di numerosi artisti.
Il famoso pittore 文征明 Wén Zhēngmíng, nativo di Sῡzhōu e amico di Wáng, pubblicò nel 1535 un album intitolato “Il Giardino dell’Umile Amministratore di Wáng” (王氏拙政园记 “wáng shì zhuō zhèng yuán jì”), che conteneva 31 disegni del giardino, ciascuno accompagnato da una poesia. Nel 1551, Wén dipinse altre otto scene del giardino.
Dopo la morte di Wáng Xiànchén, il giardino passò nelle mani del figlio, che fu costretto a cederlo al ricco Xú Shǎoquán 徐少泉per saldare i propri debiti di gioco. La famiglia Xú visse per parecchio tempo nel giardino , ma in seguito i discendenti di Xú Shǎoquán decisero di trasferirsi altrove, lasciando il luogo in uno stato di degrado e di abbandono.
Nel 1631 la parte orientale venne separata dal resto del giardino e acquistata da Wáng Xīnyī 王心一购, sottosegretario al Ministero della Giustizia, che vi apportò numerose modifiche nel corso dei quattro anni successivi. Dopo il completamento dei lavori, la parte orientale fu ribattezzata “La dimora del giardino del ritorno alla campagna” (归田园居 ”guī tiányuán jū”).
La parte centrale e la parte occidentale del giardino subirono vicende più complesse. Quando i Qīng 清 conquistarono la città di Sῡzhōu, l’area fu occupata dal comandante della guarnigione. Gli eredi della famiglia Xú, ancora proprietari del terreno, lo vendettero allora allo studioso Chén Zhīlín 陈之遴 per duemila pezzi d’oro, ma l’acquirente, in seguito processato e condannato all’esilio per ragioni politiche, non potè mai godere della lussuosa residenza che vi aveva fatto costruire. Successivamente, il giardino fu restituito al figlio di Chén Zhīlín e da questo venduto al genero di Wú Sānguì 吴三桂, Wáng Yǒngníng 王永宁. Quando Wú Sānguì si ribellò all’imperatore, Wáng Yǒngníng 王永宁 fu condannato a morte ed il giardino fu nuovamente confiscato. (4)
La parte centrale fu acquistata nel 1738 da Jiǎng Qǐ 蒋棨, governatore del Jiāngsῡ 江苏 , che dopo ampi lavori di ristrutturazione lo ribattezzò “Giardino Rinnovato” ( 复园” fù yuán”). Contemporaneamente la parte occidentale veniva acquistata dal prefetto Yè Shìkuān 叶士宽 e ribattezzata “Giardino dei Libri”( 书园 “shῡyuán”).
Dal 1860 al 1863, il giardino fu la residenza di Lĭ Xiùchéng 李秀成, detto il “Principe Leale (忠王 “zhōng wáng”) , uno dei principali capi militari del Regno Celeste della Pace suprema ( 太平天国 “tàipíng tiānguó”), e venne di nuovo rimodellato. Si dice che l'aspetto attuale del giardino risalga a questo periodo.
Il “Giardino dei Libri” fu acquistato da un mercante di Sῡzhōu, Zhāng Lǚqiān 张履谦, nel 1877 e ribattezzato “Giardino Annesso" ( 补园 “bǔ yuán”).
Nel 1949, le tre le parti del giardino furono infine riunite dal governo cinese e successivamente restaurate e aperte al pubblico nel 1952.
Nel 1997 il giardino è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall' UNESCO.
Si suppone che Cáo Xuéquín 曹雪芹, autore de “Il Sogno della Camera Rossa” (红楼梦 “hónglóu méng”), abbia vissuto nel giardino durante la sua adolescenza, intorno al 1735. Tra gli studiosi cinesi, si ritiene che gran parte del giardino del suo romanzo sia stato ispirato allo scenario del Giardino dell'Umile Amministratore.
Descrizione
Come tutti i giardini classici cinesi, il Giardino dell'Umile Amministratore consiste nella riproduzione artificiale di più ambienti naturali, divisi tra loro da elementi come padiglioni, ponti a zig zag o alte rocce appositamente disposti in modo che occludano alla vista le altre zone del giardino, facendo immergere completamente il visitatore in un ambiente alla volta. In totale, il giardino è diviso in tre parti. La zona orientale è ampia e spaziosa, mentre quella occidentale è caratterizzata dalla presenza di edifici dalla struttura caratteristica. L’ultima zona, quella centrale, è la principale e ospita un piccolo museo.
Il giardino di oggi consiste, come si è visto di tre parti: il Giardino Centrale, chiamato specificamente “Giardino dell’Umile Amministratore” (拙政园 “zhuōzhèng yuán”), il Giardino Orientale, un tempo chiamato “Dimora del Giardino del Ritorno alla Campagna”( 归田园居”guī tiányuán jū”), ed il Giardino Occidentale , un tempo detto “Giardino dei Libri”( 书园 “shῡyuán”) ed ora chiamato, in modo un po’ burocratico, “Giardino Annesso” ( 补园 “bǔ yuán”), ciascuno dei quali ha un suo inconfondibile carattere.
Il Giardino Orientale
Il Giardino Orientale , un tempo chiamato “Dimora del Giardino del Ritorno alla Campagna”( 归田园居”guī tiányuán jū”) , costruito nel 1635, è il primo che si incontra non appena si entra nel parco, in quanto è situato a destra dell’ingresso principale. La sua apparenza attuale è prevalentemente frutto di un recente restauro, vista la situazione di degrado e di abbandono in cui è stato lasciato per alcuni secoli. È costituito da un vasto prato, con uno stagno al centro, movimentato da numerose collinette ed abbellito da boschetti di pini, macchie di bambù, alberi isolati, fiori e giardini rocciosi. Il prato è circondato da un bosco di alberi di mirto crespo 漾藻 (“zǐwēī”) con riferimento al Segretariato di Stato della Dinastia Táng che aveva sede nel “Palazzo del Mirto Crespo" (紫微宮 “zǐwēī gōng”).
I principali edifici che vi si possono ammirare sono:
La “Sala del Sorgo Profumato”( 秫香馆 “ shú xiāng guǎn “ ), che è una sala a cinque campate aperta su quattro lati con tetto a due falde. Il nome deriva dai campi di sorgo che un tempo esistevano nei pressi del giardino. (5)
Il “Padiglione della Sorgente Celeste”( 天泉亭 “tiān quán tíng”), che è una costruzione ottagonale con alte gronde, circondata da un maestoso corridoio serpentino. Il padiglione è circondato da prati, fiori e alberi. Il suo nome deriva dal fatto che al centro del suo pavimento si trova un antico pozzo che, secondo la leggenda, era il pozzo del tempio di Dàhóng 大弘寺, fondato ai tempi della della dinastia Yuán. (6)
Il”Padiglione del Loto” (芙蓉榭 “fúróng xiè”) che è un elegante chiosco in riva al lago, con una bella vista sui fiori di loto durante l'estate. (7)
Questi edifici sono allineati su un asse nord-sud, mentre il “Padiglione da cui si guarda lontano “( 放眼亭 “fàng yăn tíng”) sta in cima a una collinetta in mezzo allo stagno. Il nome del padiglione deriva da un verso di Bái Jūyì 白居易: “Guardiamo in lontananza le montagne azzurrine”( 放眼看青山 “fàng yǎn kān qīng shān”).(8)
La “Sala della Neve d’Orchidee” (兰雪堂 “lánxuè táng”) è la sala più importante del Giardino Orientale. Al centro della sala c'è uno schermo decorato con un panorama del giardino sul lato sud sud e con un dipinto di bambù sul lato nord. ll nome della sala è tratto da un verso del’”Inno d’addio a Lǔ “ ( 别鲁颂 “bié lǔ sòng”) di “Lĭ Bái 李白:
“La brezza sparge neve d’orchidee”( 清风洒兰雪 “qīngfēng sǎ lán xuě”). (9)
Il Giardino Centrale
Il Giardino centrale, chiamato specificamente “Giardino dell’Umile Amministratore” (拙政园 “zhuōzhèng yuán”), costituisce l’essenza dell'intero parco e l'attrazione principale del sito.
Esso è composta di molti paesaggi raggruppati intorno allo “Stagno dell’Onda Impetuosa”. All'interno dello stagno, tre isolette ricreano lo scenario delle mitiche isole del mare di Bóhăi. (10)
Cominciamo la visita di questa sezione del giardino partendo dal suo margine nord-orientale, dove, attraversando un ponte tortuoso e seguendo un piccolo sentiero che conduce verso est, il visitatore giunge al “Padiglione delle Increspature Azzurre” (绿漪亭 “ lǜyī tíng”), un padiglione quadrato con tetto a due falde e grondaie volanti. (11) Il piccolo edificio è aperto su tutti i lati e sporge sullo stagno, affinché i visitatori possano godere il riflesso dei salici durante l ‘inverno.
Di lì, volgendo verso sud, un lungo corridoio conduce al “Padiglione nascosto della Sterculia e dei Bambù” (梧竹幽居 “wúzhú yōu jū”). (12)
Questo padiglione, il cui nome deriva dall’espressione popolare” dove c´è un boschetto di bambù ci sono case e dove cresce una sterculia arriverà una fenice portatrice di buona fortuna”, è un edificio quadrato, a forma di chiosco, costruito sotto la dinastia Qīng. Contrariamente a ciò che è d’uso per gli altri padiglioni, è sorretto da muri, anziché da colonne. In ciascuna delle quattro pareti imbiancate è aperta una finestra circolare, che permette al visitatore seduto su una panca di pietra al centro del locale di ammirare, volgendosi nelle varie direzioni, quattro diversi panorami. All’interno del padiglione si trova una tavoletta che riporta i caratteri 梧竹幽居 dipinti da Wén Zhēngmíng. Sulla parete occidentale figura invece un distico dipinto da Zhào Zhīqiān 赵之谦 (13), famoso pittore e calligrafo della tarda epoca Qīng 清, che recita:
” Prendi in prestito la fresca brezza e la chiara luna.
Ammira l’acqua che scorre e le montagne silenti”.
Superato un piccolo ponte, si vede, in direzione nord-ovest, il “Padiglione dell'Attesa del Gelo” (待霜亭“dài shuāng tíng”) (14), conosciuto anche come il “Padiglione delle Arance”. Esso si trova su un isoletta in mezzo allo “Stagno dell’Onda Impetuosa. Circondato dall'acqua su tutti i lati, ha intorno il “Padiglione nascosto della Sterculia e dei Bambù” (梧竹幽居 “wúzhú yōu jū”), il “Padiglione della Neve Profumata e delle Nuvole Lussureggianti”(雪香云蔚亭 ”xuě xiāng yún wèi tíng”), il “Padiglione dei Ricami di Seta (绣绮亭 “xiùqī tíng)”) e il “Padiglione delle Increspature Azzurre” (绿漪亭 “ lǜyī tíng”). Il suo nome deriva da un verso del poeta dell’epoca Táng 唐 Wéi Yìngwù韦应物:"Il lago Dòngtíng deve aspettare che i boschi si coprano di gelo".
Procedendo ancora verso sud, si arriva al “Padiglione della Neve Profumata e delle Nuvole Lussureggianti”(雪香云蔚亭 ”xuě xiāng yún wèi tíng”) (15) che è il padiglione invernale tra i padiglioni delle quattro stagioni nel Giardino dell'Umile Amministratore. Situato nel punto più alto del giardino, sulla cima di un’isoletta che sorge nella parte occidentale del grande stagno del loto, offre una magnifica vista sul lago e sulla “Sala del Profumo Lontano”( 远香堂 “yuánxiāng táng) ), la sala principale del Giardino dell'Umile Amministratore. È un padiglione rettangolare elegante e semplice. Il nome è curioso e richiede una spiegazione. Come può esistere, infatti, un profumo della neve, se la neve è priva di qualsiasi odore? In realtà, l’espressione “profumo della neve” si riferisce metaforicamente alla fragranza delle prugne bianche. L’espressione (云蔚” yŭnwèi"), letteralmente “nuvole rigogliose”, si riferisce, da parte sua, ai fiori aromatici e ai verdi alberi delle montagne, che avvolgono le persone come nuvole profumate e brillanti. Sul muro si può leggere un’iscrizione del poeta Wáng Jĭ (16):
“Il frinire delle cicale accentua la serenità dei boschi,
i trilli degli uccelli sottolineano la pace delle colline”.
Quindi, andando verso sud-ovest, attraverso un piccolo ponte con balaustre in pietra, si giunge al “Padiglione dei Ricami di Seta” (绣绮亭 “ xiù qǐ tíng”) all'ombra di alberi secolari sulle piccole colline ad est della “Sala del Profumo Lontano”(远香堂 “yuánxiāng táng). Il padiglione, situato all’estremità orientale della “Sala del Profumo Lontano”, ha forma rettangolare su tre campate rette da otto pilastri. (17)
(segue)
NOTE
1) Il "Giardino dell'Umile Amministratore" è situato al n°178 di Dōngbĕi Jiĕ (东北 街 178 号) nella città di Sῡzhōu 苏州, provincia del Jiāngsῡ 江苏.
2) Il “Giardino dell’Umile Amministratore” misura 78 mŭ (亩) (5,2 ha) di superficie.
3) La città di Sῡzhōu è famosa da secoli per la bellezza dei suoi edifici e dei suoi giardini. Un antico proverbio cinese recita, a questo riguardo: 上有天堂, 下有蘇杭 (“ shàng yǒu tiāntáng, xià yǒu sūháng”), vale a dire “In cielo c’è il Paradiso, in terra ci sono Sῡzhōu e Hángzhōu”.
4) Wú Sānguì 吴三桂 (1612-1678) fu un generale cinese, che, nel 1644, si schierò dalla parte degli invasori manciù, provocando in tal modo la caduta della dinastia Míng e l’insediamento della dinastia Qīng. Molti anni più tardi, si ribellò ai Manciù e si proclamò lui stesso Imperatore, ma la sua ribellione fu rapidamente repressa.
5) Cliccare: https://en.wikipedia.org/wiki/Humble_Administrator%27s_Garden#/media/File:Humble_garden_sweet_rice_house.jpg
6) Cliccare: https://en.wikipedia.org/wiki/File:Humble_garden_celestial_spring.jpg
7) Cliccare: Humble garden lotus pavilion - Humble Administrator's Garden - Wikipedia
8) Cliccare: https://en.wikipedia.org/wiki/Humble_Administrator%27s_Garden#/media/File:Humble_garden_look_away.jpg
9) Cliccare: https://en.wikipedia.org/wiki/Humble_Administrator%27s_Garden#/media/File:Humble_garden_orchid_hall.jpg
10) La leggenda parla di tre isole misteriose, nascoste nel Mare Orientale (Dōnghăi 東海 o Bóhăi 渤海), in cui vivevano gli Immortali. I nomi di queste tre isole erano: Pénglái 蓬萊, Fāngzhàng 方丈e Yíngzhōu 瀛洲.
11) Cliccare: Suzhou Zhuozheng Yuan 2015.04.23 08-16-42 - Humble Administrator's Garden - Wikipedia
12) Cliccare: https://en.wikipedia.org/wiki/Humble_Administrator%27s_Garden#/media/File:Humble_garden_simalax_pavilion.jpg
13) Zhào Zhīqiān 赵之谦 (1829-1884) fu un famoso calligrafo e pittore originario di Kuàjī 会稽 (ora Shàoxīng 会稽) nel Zhèjiāng 浙江.
14) Cliccare: Humble garden unknown pavilion 1 - Humble Administrator's Garden - Wikipedia
15) Cliccare: https://en.wikipedia.org/wiki/Humble_Administrator%27s_Garden#/media/File:Humble_garden_unknown_pavilion_2.jpg
16) Wáng Jĭ 王畿 (1498-1583) fu un importante scrittore e filosofo dell’epoca Míng. Appartenne alla Scuola Neo-Confuciana.
17) Cliccare: 绣绮亭图片_百度百科