Wáng Shípéng 王十朋 (1112-1171), originario di Yuèqīng 乐清 nel Wēnzhōu 温州 (attuale provincia del Zhèjiāng 浙江), fu un politico e un letterato che visse sotto la dinastia dei Sòng meridionali 南宋. Giovane colto e brillante, superò l’esame imperiale nel 27° anno dell’era Shàoxīng 绍兴 (1157) classificandosi al primo posto della graduatoria. Nominato giudice della prefettura di Shàoxīng 绍兴府, ricoprì in seguito cariche sempre più importanti e prestigiose. Dopo l'ascesa al trono dell'imperatore Xiàozōng 宋孝宗, fu inviato a governare successivamente Ráozhōu 饶州, Kuízhōu 夔州, Húzhōu 湖州 e Quánzhōu 泉州. Morì nel settimo anno dell’era Qiándào 乾道 (1171), dopo essersi ritirato a a vita privata.
Wáng Shípéng fu un uomo di grande integrità morale, diligenza e pietà filiale. Profondo conoscitore dei classici e della storia, fu uno scrittore molto prolifico. Le sue opere, raccolte in 54 volumi, furono pubblicate dai figli Wáng Wénlǐ 王闻礼 e Wáng Wénshī 王闻诗. Fra esse figura la raccolta di poesie e saggi conosciuta come“L’ Antologia del Ruscello delle Prugne” (梅溪集 “méi xī jí “).
Prugne
Mi ritorna sempre in mente (1)
il canto del poeta per Zĭjiē (2)
Le prugne s’ addensan sui rami
mentre il sole tramonta.(3)
Se avesse offerto ghiaccio e prugne (4)
nei giorni della canicola, (5)
Dōnglíng non avrebbe dovuto
saper coltivare meloni.(6)
NOTE
1) La traduzione letterale di 長念 (“cháng niàn”) sarebbe “ricordo a lungo”, che ho pensato di poter rendere senza discostarmi troppo dal senso originale con “mi ritorna sempre in mente”.
2) È qui citata una poesia che figura nella più antica raccolta poetica cinese, il “Libro delle Odi” (詩經 “shī jīng”), intitolata “Sulla collina cresce la canapa” ( 丘中有麻 “qiū zhōng yǒu má “). La poesia è il numero 74 della raccolta e fa parte della sezione 1,,, “Canti degli Stati (風/风 “guó fēng”), capitolo 6 ,“Canti dello Stato di Wáng” (王风 “wáng fēng”).
Il testo è il seguente:
丘中有麻,彼留子嗟。彼留子嗟,将其来施施。
丘中有麦,彼留子国。彼留子国,将其来食。
丘中有李,彼留之子。彼留之子,贻我佩玖。
“Sulla collina dove cresce la canapa
è trattenuto Zĭjiē.
Ah, se potesse venire gioioso da me.
Sulla collina dove cresce il grano
è trattenuto Zĭguó.
Ah, se potesse mangiare con me.
Sulla collina dove crescon le prugne
è trattenuto il nobile giovane.
Ah, se potesse regalarmi dei monili.
3) L’espressione 攲斜 (”qī xié”) ha il senso di “storto”, “inclinato”. Ho quindi interpretato 日攲斜 (“rí qī xié”) come “il sole (che) ha i raggi inclinati”, cioè “il sole (che ) tramonta”. L’immagine è molto suggestiva.
4) Nei giorni della calura estiva, le prugne venivano tenute in un piatto pieno di ghiaccio per mantenerle fresche. Si potrebbe dire che questo accorgimento era, a quell’epoca, l’equivalente dei nostri frigoriferi.
5) Il termine 炎天 (“yán tiān”), letteralmente “i giorni del fuoco”, “i giorni ardenti”, rimanda manifestamente al periodo della canicola.
6) Ci si riferisce qui a Shào Píng 邵平, marchese di Dōnglíng 東陵, che perse il suo feudo con la caduta della dinastia Qín alla fine del III° secolo a.C., ma si rifece una vita diventando un apprezzato coltivatore di meloni. Il poeta gli propone qui scherzosamente una carriera alternativa: quella del coltivatore di prugne.
李
長念詩人詠子嗟,
團欒繞樹日攲斜。
冰盤行薦炎天實,
不用東陵學種瓜。