TAPPA SERALE NEL DISTRETTO DI XŪYÍ (1)
Ammainiamo le vele
e ci ancoriamo
presso il villaggio di Huái.(2)
La barca dondola sul fiume,
accanto all'imbarcadero.
Un'improvvisa raffica di vento
increspa la superficie dell'acqua.
Si fa sera, il sole si perde
nell'oscurità che avanza.
La gente sta tornando a casa.
Svaniscono i contorni delle montagne.
Un volo di oche selvatiche discende
tra la sabbia, nel bianco canneto.
Solo nella notte,
penso al valico di Qín (3)
ed ascolto i rintocchi delle campane
mentre attendo invano il sonno.
NOTE
1) Xūyí 吁 眙 縣 è una contea della provinciadi Jiāngsū 江 蘇 省 che rientra nella prefettura di 淮 安 Huái’an, un tempo Huáiyīn 淮 陰.
2) Il fiume Huái 淮 河 , lungo 1078 km, nasce nel Hénán 河 南 , scorre attraverso l’Ānhuī 安 徽 e lo Jiāngsū 江 蘇 e si getta infine nello Yángzĭ 揚 子 江 a Jiāngdū 江 都 .Dalla poesia non risulta chiaro se il villaggio presso cui è ancorata la barca sia effettivamente chiamato Huái 淮, nel qual caso potrebbe corrispondere all’attuale città di Huái’Ān 淮 安, o sia semplicemente un villaggio situato sulle rive del fiume Huái.
3) L’espressione “valico di Qín”( 秦 關 “qínguān” ) richiama alla mente “le montagne di Qín”( 秦 嶺 “qínlíng” ), nel sud dello Shănxi 陝 西 , che, insieme con il fiume Huái, costituiscono la frontiera naturale tra la Cina Settentrionale e la Cina Meridionale. Menzionando queste montagne, oltre le quali si trova Cháng’Ān, il poeta intende esprimere la sua nostalgia per la città da cui proviene, che è, al tempo stesso, la capitale dell’Impero.