Fra le arti che fiorirono all’apogeo della dinastia Táng 唐 朝 vi fu anche quella della danza, il cui sviluppo fu favorito dalla fondazione, presso la corte imperiale, di un’apposita accademia , “Il Giardino dei Peri” ( 梨 园 “lí yuán” ), in cui si insegnavano la musica, il canto, la recitazione ed appunto la danza.
Lo stesso imperatore Xuánzōng 玄 宗 , musicista e compositore di un certo talento, creò per la sua favorita Yáng Guìfēi 杨 贵 妃 un famoso balletto intitolato “Il vestito color dell’arcobaleno ed il mantello di piume”( 霓 裳 羽 衣 ”ní cháng yú yì” ).
La poesia di Dù Fŭ esprime la nostalgia di questo periodo glorioso, del quale, dopo la rivolta di Ān Lùshān 安 禄 山 e gli sconvolgimenti politici e sociali che le hanno fatto seguito, rimane solo un pallido ricordo.
CANTO COMPOSTO GUARDANDO UN’ALLIEVA DELLA PRIMA BALLERINA GŌNGSŪN ESEGUIRE LA DANZA DELLA SPADA (1)
( 觀 公 孫 大 娘 第 子 舞 劍 器 行 并 序 Guān Gōngsūn dà niáng dì zĭ wŭ jiàn qì xíng bìng xù)
C’era una volta una famosa ballerina, la signora Gōngsūn,
la sola che, danzando con la spada (2) , era capace di attirare
da ogni dove innumerevoli spettatori e di togliergli il fiato.
Il cielo e la terra sussultavano al ritmo dei suoi movimenti,
scattanti come quelli di Hòu Yì (3) quando , con le sue frecce,
trafisse i nove soli e vigorosi come i gesti degli immortali
che guidano a schiera le loro carrozze trainate dai draghi.(4)
All’inizio era un uragano, sembrava uno scoppio di furore,
alla fine una luminosa quiete si stendeva sulle placide onde.
Quelle labbra purpuree, quelle maniche trapunte di perle,
a suo tempo, non ebbero rivali ed ora, trascorsi tanti anni ,
ho incontrato una sua allieva, che me ne ricorda il profumo,
una deliziosa fanciulla di Línyĭng (5), che ho ammirata a Báidì,(6)
che danza a meraviglia quei ritmi, con brio davvero divino.
Noi, che conoscevamo queste danze, ne parliamo tra noi,
commossi e rattristati al pensiero di come cambia il mondo.
Ottomila donne abitavano il palazzo del defunto imperatore,
ma Gōngsūn era la prima e l’unica nella danza delle spade.
Cinquant’anni sono trascorsi da allora, in un batter di ciglia,
vento e polvere penetrano dappertutto,la dinastia tramonta,
i ragazzi del Giardino dei Peri (7) sono svaniti come fossero fumo.
Un paio di danzatrici si sforzano di riflettere un tremulo sole.
Dinanzi ai mausolei imperiali crescono ormai cespugli di rovi ,
nel roccioso borgo di Qútáng (8) non s’ode che il fruscio dell’erba.
I lenti archi ed i rapidi flauti non fanno più sentire la loro voce.
Al culmine dell’allegria, spunta ad est la luna, nasce il rimpianto.
Per noi, vecchi senza meta, c’è solo vuoto, tristezza e malattia.
NOTE
1) Questa poesia può essere datata in modo preciso grazie ad una prefazione dello stesso Dù Fŭ : “Il 19° giorno del decimo mese del secondo anno dell’era Dàlì 大 曆 (767 d.C.), trovandomi a Kuífŭ 夔 府 , ospite del funzionario Yuānchí 元 持 , ebbi occasione di vedere una fanciulla di Língyĭng 臨 潁, chiamata Lĭ 李 , che eseguiva la Danza della Spada. Ammirai la sua abilità e le domandai chi le avesse insegnato l’arte della danza. Mi rispose che la sua maestra era stata la signora Gōngsūn 公 孫 氏 . Mi ricordai allora che nel terzo anno dell’era Kāiyuān 開 元 (717 d.C.), a Yănchéng 郾 城 , quand’ero ancora bambino, avevo visto danzare la signora Gōngsūn. Era la sola, in tutto il Teatro Imperiale, che sapesse eseguire la Danza della Spada. Ora è vecchia e dimenticata ed anche la sua allieva non è più un’adolescente. Ho scritto questa poesia per esprimere la mia nostalgia. Zhāng Xù di Wú 吳 張 旭 , il grande maestro della calligrafia “căoshū” 草 書 , trasse ispirazione dalle danze della signora Gōngsūn, quando costei diede alcuni spettacoli nel distretto di Yè 鄴 . Basti questo per giudicare delle doti di una tale artista”.
Kuífŭ 夔 府 è l’antico nome dell’attuale città di Fèngjié 奉 节 nel Sìchuān 四 川 , che è situata sulle rive dello Yángzĭjiāng 揚 子 江 qualche chilometro a monte della Gola di Qútáng 瞿 塘 峽 .
2) Le “danze della spada” (劍 器 舞 “jiàn qì wŭ ) erano danze di origine guerresca, che avevano poi assunto un significato culturale più vasto, svincolandosi dal contesto originario, e che potevano perciò essere eseguite anche dalle donne. Liáng Yŭshēng 粱 羽 生 nella sua opera “I cavalieri erranti dell’impero Táng” ( 大 唐 游 俠 傳 “dà táng yóu xiá zhuàn”) ne cita alcune: “La danza della spada del fiume occidentale” ( 西 河 劍 器 渾 脫 “xī hé jiàn qì hún tuō” ), “La grande rappresentazione del generale Péi” ( 裴 將 軍 滿 堂 勢, “péi jiān gjūn măn táng shì” ),” La sinfonia del quartiere”( 鄰 里 曲 ”línlĭ qū” ).
Nella prefazione riportata alla nota n.1, Dù Fŭ ricorda di aver visto la signora Gōngsūn eseguire una danza detta 劍 器 渾 脫 ”jiàn qì hún tuō”, termine che si potrebbe tradurre come “danza acrobatica con le spade”. Occorre, in proposito, precisare che tale ballo era il risultato della mescolanza di due diverse tradizioni popolari. Infatti, “jiàn qì” 劍 器 era la danza marziale sviluppatasi nelle regioni della Cina centrale, mentre “hún tuō” 渾 脫 era un ballo acrobatico, caratterizzato da salti , guizzi, capriole ed altri movimenti assai vivaci,.che proveniva dai territori occidentali dell’Impero, zone di recente conquista, abitate in larga misura da popolazioni barbare.
3) Secondo la mitologia cinese esistevano nei tempi più antichi dieci soli che illuminavano a turno il mondo. Un giorno, i dieci soli decisero di fare una passeggiata tutti insieme. Questo gesto irresponsabile rischiava di distruggere la vita sulla terra per i disastri provocati dal calore insopportabile. L’imperatore, disperato, chiese al famoso arciere Hòu Yì 后 翼 di intervenire per salvare l’umanità e questi, afferrato l’arco, trafisse in rapida successione, con le sue frecce, nove soli. A questo punto, l’imperatore lo pregò di risparmiare l’ultimo, affinché il mondo non cadesse nell’oscurità e nel gelo.
Dal punto di vista storico, sembra potersi affermare che Hòu Yì 后 翼 fosse il capo di una tribù barbara, vissuto verso il 2100 a.C.e noto per la sua grande abilità nel tiro con l’arco.
4) Gli Immortali erano spesso raffigurati su cocchi celesti trainati da draghi. Vista la natura impetuosa e ribelle dei draghi, la guida dei cocchi richiedeva gesti fermi e vigorosi.
5) L’allieva della signora Gōngsūn si chiamava Lĭ Shí Èr Niáng. 李 十 二 娘 ed era originaria di Línyĭng 臨 潁 nel Hénán 河 南.
6) Báidì 白帝 o, per esteso, Báidìchéng 白 帝 城 (“La Città dell’Imperatore Bianco”), situata lungo il corso dello Yángzĭjiāng 揚 子 江 , nei pressi della Gola di Qútáng 瞿 塘 峽 , era stata residenza imperiale ai tempi di Liú Bèi 劉 備 , nel periodo dei Tre Regni 三 國 . A Báidìchéng erano stati eretti i mausolei dell’imperatore Liú Bèi e del suo famoso consigliere Zhūgé Liàng 諸 葛 亮 .
7) Il “Giardino dei Peri” (梨 园 “lí yuán”) era l’accademia di musica, canto e recitazione fondata dall’imperatore Xuánzōng. Essa traeva il nome dal luogo in cui si svolgevano le sue lezioni.
8) Dù Fŭ 杜 甫 abitò nei pressi della Gola di Qútáng 瞿 塘 峽 per quasi due anni, dalla tarda primavera del 766 d.C. alla fine del 767 d.C.