Polvere di limpida giada.(1) Ricamo di seta purpurea.(2)
Grigliato nella padella assume Mescolato nella tazza lievita
un dorato colore di pistilli.(3) lasciando sui bordi una schiuma(4)
Quando termina la notte ti invita Prima che sorga l’alba ti prepara
ad accompagnare la luna splendente. ad affrontare le brume del mattino.
Nei tempi dei nostri antenati ed adesso Chi sarebbe in grado di dire la stessa cosa nessuno si è mai stancato di degustarlo. dopo essersi ben ubriacato con il vino?
NOTE
(1) Letteralmente :” Macinarlo (è come) scolpire bianca giada”. Il poeta intende in questo modo sottolineare quanto il tè sia prezioso.
(2) Letteralmente :”Filtrarlo (è come) tessere seta purpurea”. Il termine罗 “luó” indica la rete a maglie strette usata per cacciare o pescare e ,per analogia, anche il tessuto sottilissimo che può essere utilizzato per filtrare un liquido nonché l’atto del filtrare.
(3) Il 铫 “diāo” è definito dai dizionari come “ un recipiente con manico usato per farci bollire dentro acqua od erbe medicinali “. Qui il termine si riferisce al recipiente in cui veniva grigliato il tè. L’espressione 前 茶 (“qián chá”, in giapponese “sencha”) significa infatti “tè grigliato”.
(4) Un commentatore cinese ci spiega che l’espressione 曲 尘 花 ( “qū chén huā”) equivale a 饽 沫 (“bómèi”), la schiuma che si forma sulla superficie dell’acqua quando si prepara il tè.