UN INDOVINELLO
Se ne omettiamo il titolo, che potrebbe essere stato aggiunto da altri a fini esplicativi, la poesia che segue, opera di Huáng Tíngjiān 黃 庭 堅 ( 1045 d.C.- 1105 d.C. ), famoso poeta dell’epoca Sòng 宋 朝, presenta la classica struttura di un indovinello. Essa ci offre infatti una successione di indizi, sempre più precisi, che dovrebbero alla fine portarci a scoprire chi è la persona o che cos’è l’oggetto a cui ci si riferisce. La sola differenza rispetto ad un normale indovinello è che tutti gli indizi sono di natura letteraria e richiedono quindi per essere compresi una formazione culturale piuttosto vasta ed approfondita. Io sono giunto alla soluzione grazie al titolo della poesia ed alle esaurienti spiegazioni fornite da J.D. Schmidt nel suo libro “Stone Lake The poetry of Fan Chengda 1126-1193), Cambridge University Press, Prima Edizione 1992, ma lascio al lettore il piacere di scoprirla lui stesso.
Per il gusto del vino si ubriaca 愛 酒 醉 魂 在
aì jiŭ zuì hún zài
ed il parlare non gli è più d’aiuto.(1) 能 言 机 事 疏
néng yán jī shì shū
Quanti zoccoli usò in tutta una vita?(2) 平 生 兩 屐 屐
píng shēng jĭ liăng jī
Dietro di sé cinque carri di libri.(3) 身 后 五 車 書
shēn hòu wū chē shū
Puoi vederlo nelle riunioni dei re. (4) 物 色 看 王 會
wù sè kàn wáng huì
Le sue imprese nel Canale di Pietra.(5) 勛 勞 在 石 渠
xūn láo zài shí qú
Un solo pelo può salvare il mondo. 撥 毛 能 濟 世
bō máo néng jì shì
Bisognerebbe proprio dirlo a Yáng Zhū.(6) 端 為 謝 楊 朱
duān wèi xiè yáng zhū
INDIZI
Gli indizi riguardano persone, animali o cose con cui l’oggetto dell’indovinello può essere messo in rapporto.
Essi sono:
(1) L’orango.
Di questa scimmia antropomorfa, il Huáyáng Guózhì 華 楊 國 志, opera storica in dodici volumi scritta da Cháng Qú 常 璩 (291 d.C. – 361 d.C.) dice, al quarto volume: “猩猩愛喝酒,又愛穿屐。獵人將酒和屐放在路上來誘捕它們。( "L’orango beve volentieri il vino ed ama indossare gli zoccoli. I cacciatori piazzano vino e zoccoli sul cammino che esso è solito percorrere per adescarlo e poterlo catturare”).
Il “Libro dei Riti” ( 禮 記 “lĭjì”), nel suo primo capitolo intitolato 曲 禮 (“qūlĭ”) cioè “Le regole della decenza”, afferma (parte prima,par.9): “猩猩能言,不離禽獸。( "L’orango sa dire qualche parola, ma resta comunque una bestia”).
(2) Il letterato Ruăn Fú 阮 孚 (278 d.C.-326 d.C.)
Il poeta passa dall’orango al letterato con il pretesto che entrambi condividono la passione per gli zoccoli. L’aneddoto cui si fa qui riferimento è narrato nel capitolo 49 del “Libro dei Jìn” ( 晉 書 “Jìnshū”), “Biografia di Ruăn Fú ( 阮 孚 傳 “Ruăn Fú zhuàn”), par. 4:“ Zŭ Yuē 祖 約 pensava solo ad accumulare soldi, Ruăn Fú 阮 孚andava pazzo per gli zoccoli di legno. Entrambi erano ossessionati dalle rispettive passioni ed era difficile dire se una fosse meglio dell’altra. Un giorno, mentre Zŭ Yuē stava contemplando il suo tesoro, si presentò un visitatore. Zŭ Yuē, chiaramente a disagio, cercò di nascondere ciò che stava facendo. Quando lo stesso visitatore si presentò a casa di Ruăn Fú, lo trovò che stava lucidando la sua collezione di zoccoli. Ruăn Fú non si scompose per nulla e continuò tranquillo la sua attività, limitandosi ad osservare: “未知一生能著幾兩屐?””Chissà quante paia di zoccoli riuscirò a portare nel corso della mia vita? ”. Il visitatore ne dedusse che la passione di Ruăn Fú era preferibile a quella di Zŭ Yuē.”
(3) Il filosofo Huìshī 惠 施 (380 a.C.-305 a.C).
Più che naturale il passaggio da un letterato, anche se amante degli zoccoli, ad un filosofo che ha lasciato tonnellate di libri.
Il Zhuāngzĭ 莊 子 ci racconta infatti al capitolo 33, intitolato “Sotto il Cielo ”( 天下 “tiān xià”), quanto segue:" 惠施多方,其書五車。”Huìshī fu un uomo di molte qualità. I suoi libri potrebbero riempire riempire cinque carri interi “.
(4) La Riunione dei Principi. 王 會 (“wánghuì”)
La fonte di questo indizio sembra essere un commento di Kŏng Zháo 孔晁 , studioso dell’epoca Jìn, al Yìzhōushū( 逸 周 書 “Libro perduto dei Zhōu”), in cui si afferma, con riferimento ad una riunione di principi menzionata al capitolo 59 di tale opera (王 會 解) quanto segue: “Zhèng Xuán ( 鄭 玄) ritiene che questo sia stato il più grande incontro svoltosi fin dalla fondazione dell’Impero Zhōu, con la partecipazione di un gran numero di feudatari giunti da tutti gli angoli del paese. In tale occasione furono anche inviate lettere ai paesi stranieri”.
La riunione di cui si fa cenno potrebbe essere quella convocata dal re Xuān di Zhōu 周 宣 王 nel suo nono anno di regno (818 a.C.), menzionata da Hán Yù 韓 愈 nella sua poesia ”I tamburi di pietra” ( 石 鼓 “shí gŭ”).
(5) Il Canale di Pietra. 石 渠 (“shíqú”)
Il Padiglione del Canale di Pietra fu costruito dal primo imperatore della dinastia Hán, Gāo Zŭ 高 祖 (206 a.C.-194 a.C.), per conservarvi libri e mappe della precedente dinastia. L’imperatore Xuān Dì 宣 帝 (73 a.C.-48 a.C.) vi alloggiò eminenti eruditi confuciani incaricati di pubblicare le opere del Maestro. Chéng Dì 成帝 (33 a.C-7 a.C) ne fece la biblioteca imperiale.
La fonte cui il poeta si riferisce é il “Saggio dedicato alla capitale occidentale” ( 西 都 賦 “xīdūfù”) di Bān Gù 班 固 (32 d.C-92 d.C) in cui si legge:” 天 祿﹐石 渠﹐典 籍 之府” ”Tiānlù e Shíqú sono gli edifici in cui si conservano i documenti e gli annali”.
(6) Il filosofo Yáng Zhū 楊 朱 (circa 440 a.C-360 a.C.)
Questo filosofo, il cui motto sarebbe stato “ciascuno per sé”, ci viene presentato da Mencio 孟 子 come un esempio di egoismo: “Yáng Zhū mi disse:“Se anche mi bastasse strapparmi un solo pelo per essere utile al mondo, non lo farei”.“杨朱氏为我,拔一毛而利天下, 不为也”.
Riassumendo, Huáng Tíngjiān si riferisce a qualcuno o a qualcosa che si può porre in rapporto con gli oranghi, con i libri, con le lettere, con le biblioteche e con i peli. Qual è la soluzione dell’indovinello?
La soluzione risulta dal titolo della poesia: “Risposta alla poesia di Qián Xié sul pennello di peli d’orango”.“和答 錢 勰詠 猩 猩毛 筆“.
L’oggetto misterioso è il pennello per scrivere o per dipingere, per la cui fabbricazione erano particolarmente ricercati i peli d’orango.
Fai clic qui per effettuare modifiche.