In questa poesia intitolata "La canzone di Cháng Gān"長 干 行 ("Cháng Gān Xíng") Lĭ Bái ci descrive con molta delicatezza i tormenti di una giovane sposa il cui marito è dovuto partire per un lungo viaggio dal quale non si sa quando farà ritorno.
Una raffinata sensibilità psicologica permette al poeta di immedesimarsi con la fanciulla ed è veramente dalla viva voce di lei che ci sembra di ascoltare le varie tappe della sua breve storia: i giochi infantili, il matrimonio in tenera età, la timidezza, il nascere della confidenza e dell'amore, la partenza del marito, l'ansia, la tristezza, la solitudine, la speranza di rivedere presto l'uomo amato.
Tanto è il desiderio di riabbracciarlo che la donna si dichiara disposta ad andargli incontro fino a Cháng Fēng Shā 長 風 沙, il più vicino porto fluviale sullo Yángzĭjiāng 揚 子 江 ad una distanza di circa 200 miglia da Cháng Gān. Si trattava , a quei tempi, di un viaggio lungo e difficoltoso, e lo era ancora di più per una ragazza mai uscita dal proprio villaggio.
Una versione poetica inglese del testo è stata elaborata da Ezra Pound, a partire da una traduzione letterale dal giapponese di Ernest Fenollosa, con il titolo “The river merchant’s wife: a letter”.
LA CANZONE DI CHÁNG GĀN
Quando ero ancora una bambina coi capelli corti,
mi divertivo a cogliere fiori dinanzi alla porta
ed un ragazzetto in sella ad un cavallo di bambù
mi inseguiva tra le aiuole tirandomi prugne verdi.
Eravamo vicini di casa,nel villaggio di Cháng Gān.
Eravamo piccoli e non ci trovavamo male insieme.
Ma, a quattordici anni sono diventata tua moglie.
Ero così timida che non osavo mostrare il mio viso
e sedevo a testa china,in un angolo,contro il muro.
Potevano chiamarmi mille volte, non mi giravo mai.
All'età di quindici anni ho cominciato a sorridere
ed a desiderare di poter sempre stare insieme a te,
a pensare che nulla avrebbe potuto separarmi da te.
Quante speranze avevamo a quell'epoca, tu ed io !
Allorché ho compiuto sedici anni sei andato lontano
a navigare sul fiume vorticoso tra Qū Táng e Yàn Yù. (1)
Trascorsi cinque mesi non riuscivo più a resistere
e soffrivo pensando alle urla delle scimmie tra le gole.
Davanti alla soglia di casa un verde strato di musco,
ormai così denso che non si riesce più a spazzarlo via,
ha finito per coprire le orme dei tuoi passi esitanti.
Cadono presto le foglie ai soffi del vento d'autunno.
Sono passati otto mesi ed ora sono giunte le farfalle,
che volano appaiate sull'erba del giardino dell'ovest.
Il vederle così è un tormento che mi strazia il cuore.
Siedo inerte e temo che il mio bel viso appassisca.
Di mattina o di sera, non appena oltre le Tre Rapide, (2)
spedisci subito una lettera perché lo si sappia a casa.
Per poterci riabbracciare non c'è distanza che tenga:
ti correrò incontro, d'un fiato, fino a Cháng Fēng Shā.
E continua a piangere, e si fa sempre più pallida.
NOTE
(1) La Gola di Qū Táng (瞿 塘 峽 Qū Táng Xiá) era una delle famose Tre Gole ( 三 峽 “sānxiá") dello Yángzĭjiāng 揚 子 江. Lunga 8 chilometri, era
larga solo 150 metri ed era circondata da altissime pareti rocciose. Il Yàn Yù 灩 澦 era un enorme scoglio, molto pericoloso per la
navigazione, situato all’entrata della gola.
(2) Le Tre Gole 三 峽 ( Qūtán 瞿 塘 挾, Wŭ 巫 峽 e Xīlíng 西 陵 峽 ) erano una zona in cui lo Yāngzĭyāng 揚 子 江 si restringeva per una lunghezza di circa 120 chilometri. Le rapide che si formavano nelle gole erano assai suggestive, ma molto rischiose per i naviganti.
Fai clic qui per effettuare modifiche.