Come abbiamo già visto, le riflessioni di Dù Mù tendono costantemente al pessimismo. Nel caso di questa poesia, è difficile dire se egli intenda riferirsi, in particolare, al fallimento delle proprie ambizioni personali o, in generale, alla disillusione degli uomini che non riescono mai a conseguire, nella vita, gli ideali di felicità e perfezione a cui aspirano.
Poesia estemporanea (1)
Chi (2) potrà mai raccontare la vita (3)
che noi conduciamo qui tra gli uomini? (4)
Quando si è giovani tutto è semplice.
Passano gli anni e le cose cambiano.
Oggi ci lanciamo sull’oceano
animati da ambiziose speranze.
Ma noi non approderemo mai a Pénglái,
non diventeremo degli Immortali. (5)
NOTE
1) Il termine 偶 題 (ŏu tì”), vale a dire “argomento improvvisato”,”tema accidentale”, indica una poesia estemporanea composta seguendo l’ispirazione del momento.
2) Anticamente il termine 或 (“huò”) poteva essere usato come pronome indefinito nel senso di “qualcuno” o come pronome interrogativo nel significato di “chi?”. Mi sembra che il poeta abbia voluto dare alla frase un valore interrogativo.
3) Il termine 傳 (“chuán”) vuol dire “consegnare”, “trasmettere”, “diffondere”,”tramandare”. L’ho dunque tradotto con il verbo “raccontare”.
4) 人 間 (“rén jiān”) è “il mondo degli uomini”. Nella cosmologia buddhista il termine indica uno dei sei “regni della reincarnazione” ( 六 道 “liù dào”) che sono: il regno degli dei (天 道 “tiān dào”), il regno dei semidei (修 羅 道 “āxiúliú dào”), il regno degli uomini (人 間 道 “rén jiān dào”), il regno degli animali (畜 生 道 “chūshēng dào”), il regno degli spiriti affamati (餓 鬼 道 “èguĭ dào”) e il regno infernale (地 獄道 “dìyù dào”).
5) Nella mitologia cinese la favolosa Pénglái 蓬 萊 è l’Isola dei Beati, dove abitano gli Immortali (仙 “xiān”).
偶 題
道 在 人 间 或 可 传
小 还 轻 变 已 多 年
今 来 海 上 升 高 望
不 到 蓬 莱 不 是 仙
Ŏu Tì
dào zài rén jiān huò kĕ chuán
shăo hái hēng biàn yĭ duŏ nián
jīn lái hăi shàng shēng gāo wàng
bù dào péng lái bù shì xiān