Yáng Wànlĭ 楊 萬 里 (1127d.C-1206d.C.), poeta molto famoso all’epoca dei Sòng Meridionali 南 宋, subì l’influenza del buddhismo Chán 禪, che si riflette in modo assai evidente nelle sue opere.
Significative sono, a questo riguardo, due poesie che riporto qui di seguito.
CHE COS’È LA POESIA?
Se dite che la poesia è fatta di parole,
vi risponderò che un buon poeta non ha bisogno di parole.
Se dite che la poesia è fatta di concetti,
vi risponderò che un buon poeta non ha bisogno di concetti.
“Ma allora” mi direte” senza parole né concetti
dove sta la poesia?”.
“Togliete le parole” vi risponderò “togliete i concetti,
e troverete ancora poesia”.
NOTA
Ho tradotto questa poesia da una versione inglese, non essendo riuscito per ora a reperire su Internet l’originale cinese.
NON LEGGERE LIBRI!
Non leggere libri!
Non recitare poesie!
Leggendo libri,
gli occhi s’inaridiscono
ed appaiono le nude orbite.
Recitando poesie,
ogni parola
fa vomitare l‘anima.
Dicono che leggere libri è divertente,
che recitare poesie è una bella cosa,
ma se le tue labbra emettono costantemente
un suono simile al frinire di un insetto
nella stagione autunnale,
finirai col trasformarti
in un vecchio emaciato,
e, anche ammesso che tu
non diventi un vecchio decrepito,
chi ti sta intorno
si seccherà di ascoltarti.
È molto meglio chiudere gli occhi,
sedere tranquillo nella tua stanza,
tirar giù le cortine delle finestre,
spazzare il pavimento,
bruciare incenso.
È bello ascoltare il vento e la pioggia,
fare una passeggiata
quando ti senti pieno di energia
e andare a dormire
quando ti senti stanco.
書莫讀書詩莫吟。
讀書兩眼枯見骨,吟詩個字嘔出心。
人言讀書樂,人言吟詩好,
口吻長作秋蟲聲,只令君瘦令君老。
君瘦君老且勿論,傍人聽之亦煩惱。
何如閉目坐齋房,下簾掃地自焚香。
聽風聽雨都有味,健來即行倦來睡。