La “Casa da Tè” 茶 館 (“cháguăn”) è un’opera teatrale di Lăo Shĕ 老 舍 pubblicata nel 1957 e messa in scena per la prima volta dalla Compagnia d’Arte del Teatro del Popolo di Pechino il 29 marzo 1958.
Il dramma in tre atti , ambientato nella casa da tè di Wáng Lìfā 王利发 a Pechino, copre circa un cinquantennio di storia cinese.
Il primo atto si svolge nel 1898, l’anno del fallito tentativo di riforma stroncato nel sangue dagli ambienti più conservatori. L’avversione per gli stranieri, che sfocerà due anni più tardi nella rivolta dei Boxer, è palpabile nei discorsi dei clienti della casa da tè. È evidente anche l’atmosfera di decadenza e di degrado morale che si respira negli ultimi decenni della dinastia Qīng. I contadini poveri, oppressi dalla miseria, sono obbligati a vendere le loro figlie. Kāng Liù 康 六 è costretto dal mezzano Liú Mázĭ 刘麻子a cedere come concubina la figlia Kāng Sùnzhĭ 康顺子 al vecchio eunuco Páng 庞太监, che occupa un posto importante presso la Corte Imperiale.
Vent’anni dopo, la Cina è diventata una repubblica, ma la situazione sociale non è cambiata. Le classi più umili vivono sempre in condizioni di grande povertà. Kāng Sùnzhĭ, rimasta sola, ha difficoltà a nutrire il figlio adottivo Kāng Dàlì 康大力. Si propone allora come cameriera a Wáng Lìfā, i cui affari tuttavia non vanno più così bene come un tempo. Nella casa da tè Kăng Sùnzhĭ incontra Liú Mázĭ e vorrebbe vendicarsi del male che le ha fatto, ma, prima che possa fare qualunque cosa, Liú Mázĭ rimane vittima dei propri intrighi.
Il terzo atto si svolge nel 1946, dopo la fine dell’occupazione giapponese. I nazionalisti del Guómíndăng cercano di riprendere il controllo della città, ma, la popolazione, affamata, manifesta violentemente contro il regime. Uno dei capi della rivolta è Kāng Dàlì, il figlio di Kāng Sùnzhĭ. Nel frattempo il figlio di Liú Mázĭ cerca di mettere le mani sulla casa da tè, che è ormai fuori moda e ha perso la sua clientela tradizionale, per trasformarla in un bordello. Wáng Lífā convoca un’ultima volta i suoi vecchi amici, poi, al termine di una mesta cerimonia d’addio, si suicida.
Il dramma di Lăo Shĕ è famoso perché, con la sua folla di personaggi ( circa una sessantina) appartenenti a tutte le classi della popolazione, dipinge un affresco molto vivido e particolareggiato della vita a Pechino durante gli anni tumultuosi che vanno dalla fine del XIX° secolo alla metà del XX° secolo e riflette tutti i grandi problemi politici e sociali che la Cina si trovò a dover affrontare in quel periodo.
Sul valore artistico dell’opera, non tutti concordano. Alcuni critici mettono in rilievo che, proprio in ragione del gran numero dei personaggi, i vari caratteri sono rappresentati in maniera abbastanza sommaria senza quell’approfondimento psicologico che ha dato vita, ad esempio nella drammaturgia occidentale, a talune figure indimenticabili.
La casa da tè
Atto Primo
Sulla soglia della casa da tè, il gestore del locale, Wáng Lìfā, saluta Táng Tiĕzuĭ. (1)
王利发:唐先生,你外边蹓跶吧!
Wáng Lìfā: Il signor Táng sta facendo una passeggiata?
唐铁嘴:王掌柜,捧捧唐铁嘴吧!送给我碗茶喝,我就先给您相相面吧!手相奉送,不取分文!今年是光绪二十四年,戊戌。
您贵庚是……
Táng Tiĕzuĭ: Hai usato proprio il termine giusto, caro Wáng (2), il “signor” Táng Tiĕzuĭ ! (3) Se mi offri una tazza di tè, posso predirti il futuro. Da’ qua la mano! Te la leggo gratis. Vediamo un po’... Siamo nel ventiquattresimo anno di regno dell’imperatore Guāngxù. È il trentacinquesimo anno del ciclo sessagesimale.(4) Quando sei nato?....
王利发:算了吧,我送给你一碗茶喝,你就甭卖那套生意口啦!用不着相面,咱们既在江湖内,都是苦命人!
坐下!我告诉你,你要是不戒了大烟,就永远交不了好运!这是我的相法,比你的更灵验!
Wáng: Lascia perdere! Ti offro una tazza di tè anche se non mi predici la buona sorte. Non ce n’è bisogno. Alla gente del popolo, come siamo noi, il destino può riservare soltanto miserie. Quanto a te, ti dico che, se non smetti di fumare oppio, non avrai mai fortuna. Questa è la mia previsione ed è più esatta delle tue.
松二爷
常四爷:您喝这个!
Sōng il secondo e Cháng il quarto (5) (offrendo agli altri avventori un assaggio del loro tè): Provate questo tè!
*
松二爷:好象又有事儿?
常四爷:反正打不起来!要真打的话 ,早到城外头去啦;到茶馆来干吗?
Sōng (parlando a Cháng) Sembra che ci siano pasticci in vista. (6)
Cháng: Non credo proprio. Se avessero realmente voluto affrontarsi, si sarebbero già dati appuntamento fuori città. Che senso avrebbe venire qui nella casa da tè?
二德子:你这是对谁甩闲话呢?
常四爷:你问我哪?花钱喝茶,难道还教谁管着吗?
Èrdézĭ (intromettendosi con tono irritato): Di chi stai parlando?
Cháng: Che te ne importa? Sto bevendo la mia tazza di té e l’ho pagata. Non potresti pensare ai fatti tuoi?
松二爷:我说这位爷,您是营里当差的吧?来,坐下喝一碗,我们也都是外场人。
二德子:你管我当差不当差呢!
常四爷:要抖威风,跟洋人干去,洋人厉害!英法联军烧了圆明园,尊家吃着官饷,可没见您去冲锋打仗!
二德子:甭说打洋人不打,我先管教管教你!
Sōng: (rivolgendosi a Èrdézĭ) :Va bene, signore (7). Lei è un membro delle forze di sicurezza (8), non è vero? Venga, sediamoci a bere una tazza di tè insieme. Siamo tutti persone civili (9)
Èrdézĭ: Saresti tu che mi dici che cosa devo fare o non fare?
Cháng: Se vuoi far vedere che sei un duro, prenditela con gli stranieri. Quelli sono dei duri anche loro. Tu sei un soldato pagato dal governo, ma non mi sembra di avervi visti combattere quando gli Inglesi e i Francesi hanno bruciato il Palazzo d’Estate. (10)
Èrdézĭ: Al diavolo gli stranieri. La darò a te una bella lezione!
王利发: 哥儿们,都是街面上的朋友,有话好说。德爷,您后边坐!
Wáng (intervenendo in fretta per evitare una rissa): Cari miei (11), qui siamo tutti vicini di casa e amici. Se avete qualcosa da discutere, parlatene insieme con calma. Dé, perché non vai a sederti con gli altri nel cortile interno? (12)
(Èrdézĭ ignora Wáng e, mentre si avvicina a Cháng gesticolando con aria minacciosa rovescia una tazza da tè che cade a terra e si frantuma).
常四爷:你要怎么着?
Cháng (rivolgendosi a Èrdézĭ): Che cosa vuoi?
二德子:怎么着?我碰不了洋人,还碰不了你吗?
Èrdézĭ: Che cosa voglio? Se non posso prendermela con gli stranieri, posso almeno prendermela con te?.
马五爷:二德子,你威风啊
Mă il quinto: Sei davvero un bel tipo (13),Èrdézĭ. Ah, ah...
二德子:喝,马五爷,您在这儿哪?我可眼拙,没看见您!
Èrdézĭ: Oh,signor Mă! Siete qui? Scusate, non vi avevo visto..
马五爷:有什么事好好地说,干吗动不动地就讲打?
Mă: Se c’è un problema, dovresti cercare di risolverlo discutendo in modo amichevole. A che ti serve andare in giro minacciando la gente?
二德子:嗻!您说的对!我到头坐坐去。李三,这儿的茶钱
我候啦!
Èrdézĭ: Oh...! Avete proprio detto bene. Vado subito a sedermi con gli altri nel cortile interno.( rivolgendosi al cameriere Lĭ il terzo) Lĭ, ecco i soldi .Per questo tavolo offro io.
常四爷:这位爷,您圣明,您给评评理!
Cháng (rivolgendosi al signor Mă): Lei, signore, è una persona intelligente. Lei è uno che ragiona!
马五爷:我还有事,再见!
Mă: Ho ancora degli affari da sbrigare. Arrivederci! ( si alza bruscamente dal tavolino e se ne va).
*
常四爷:邪!这倒是个怪人
Cháng (sorpreso): Oh, che strano tipo!
王利发:您不知道这是马五爷呀?怪不得您也得罪了他!
Wáng: Non sai chi è il signor Mă? È chiaro che l’hai offeso.
常四爷:我也得罪了他?我今天出门没挑好日子!
Cháng: L’ho offeso? Oggi è un giorno in cui avrei fatto meglio a non uscire di casa.
王利发:刚才您说洋人怎样,他就是吃洋饭的。信洋教,说洋话,
有事情可以一直地找宛平县的县太爷去,
要不怎么连官面上都不惹他呢
Wáng (a bassa voce): Hai criticato gli stranieri e lui lavora per gli stranieri. S’è convertito alla loro religione, parla la loro lingua. È uno che quando vuole ottenere qualcosa va direttamente dal magistrato della contea di Wănpíng.(14) Persino i funzionari hanno paura di provocarlo!
常四爷:哼,我就不佩服吃洋饭的!
Cháng: Beh! In ogni caso, io non apprezzo chi è al servizio degli stranieri.
王利发:说话请留点神!李三,再给这儿沏一碗来!
Wáng: Per favore non parliamone più.(15) , Lĭ portaci una tazza di tè.
松二爷 盖碗多少钱?我赔!外场人不作老娘们事!
Sōng: Quanto costa la tazza che s’è rotta? Ve la rimborso io. I gentiluomini non si comportano come donnette isteriche.
王利发 不忙,待会儿再算吧!(走开)
Wáng: Non c’è fretta. Vedremo più tardi. (si allontana)
Entra Liú il butterato accompagnato da Kāng il sesto.
刘麻子 您二位真早班儿!(掏出鼻烟壶,倒烟)您试试这个!刚装来的,地道的英国造,又细又纯
Liú: Vi trovo qui presto, oggi, signori (tira fuori una boccetta di tabacco da fiuto e ne offre una presa a Sōng e Cháng)
Provate questo!...è appena arrivato merce inglese di prima qualità.
常四爷 唉!连鼻烟也得从外洋来!这得往外流多少银子啊
Cháng: Ahimè! Adesso importiamo persino il tabacco da fiuto...Pensate solo a quanto argento la Cina dà via per pagare questa roba.
刘麻子 咱们大清国有的是金山银山,永远花不完!您坐着,我办点小事
Liú: Il nostro grande impero Qīng possiede montagne d’oro e... d’argento. Non riusciremo mai a spendere tutto. State pure comodi. Ho solo un affaruccio da discutere. (si siede ad un tavolino con Kāng).
刘麻子 说说吧,十两银子行不行?你说干脆的!我忙,没工夫专伺候你!
Liú: Bene!. Che cosa c’è ancora da dire? Che cosa ne pensi di dieci tael d’argento? (16) Rispondimi subito sì o no. Sono troppo occupato per perdere tempo con te.
康六 刘爷!十五岁的大姑娘,就值十两银子吗?
Kāng: Signor Liú! È possibile che una ragazza di quindici anni valga soltanto dieci tael?
刘麻子 卖到窑子去,也许多拿一两八钱的,可是你又不肯
Liú: Se tu la vendessi ad un bordello potresti forse guadagnare qualcosa di più..Ma non vuoi farlo...
康六 那是我的亲女儿!我能够
Kàng: È la mia cara bambina. Come potrei?
刘麻子 有女儿,你可养活不起,这怪谁呢
Liù: È la tua cara bambina, ma tu non sei in grado di nutrirla...È forse colpa mia?
康六 那不是因为乡下种地的都没法子混了吗?一家大小要是一天能吃上一
顿粥,我要还想卖女儿,我就不是人
Kāng: Lo faccio perché noi contadini non riusciamo più a tirare avanti di questi tempi. Se avessimo soltanto una scodella di semolino a testa da mangiare ogni giorno, non venderei di certo mia figlia...come oserei fare una cosa del genere?
刘麻子 那是你们乡下的事,我管不着。我受你之托,教你不吃亏,又教你女儿有个吃饱饭的地方,这还不好吗?
Liú: Questo è un problema tuo, non mio. Mi hai chiesto aiuto ed io t’ho fatto una buona proposta.Ho trovato per tua figlia un posto dove potrà mangiare a sazietà. Non ti basta?
康六 到底给谁呢?
Kāng: A chi pensate di venderla?
刘麻子 我一说,你必定从心眼里乐意!一位在宫里当差的
Liú: Ti dico una cosa che ti farà piacere: è un funzionario di palazzo.
康六 宫里当差的谁要个乡下丫头呢?
Kāng: È mai possibile che un funzionario di palazzo abbia voglia di prendersi come concubina una ragazza di campagna?
刘麻子 那不是你女儿的命好吗?
Liú: Che cosa te ne importa? Non è una fortuna per tua figlia?
康六 谁呢?
Kāng: Ma chi è?
刘麻子 庞总管!你也听说过庞总管吧?伺候着太后,红的不得了,连家里打醋的瓶子都是玛瑙的
Liú: Il capo degli eunuchi, Páng. Ne avrai certamente sentito parlare. È l’assistente dell’imperatrice madre ed è una persona molto conosciuta. È così ricco che persino le bottiglie in cui conserva l’aceto sono fatte di pietra preziosa.
康六 刘大爷,把女儿给太监作老婆,我怎么对得起人呢?
Kāng: Signor Liú!. Come potrò ancora guardare in faccia mia figlia se la vendo perché sia data in moglie ad un eunuco?.
刘麻子 卖女儿,无论怎么卖,也对不起女儿!你糊涂!你看,姑娘一过门,吃的是珍馐美味,穿的是绫罗绸缎,这不是造化吗?怎样,摇头不算点头算,来个干脆的!
Liú: A chiunque tu la venda, non avrai più il coraggio di guardarla in faccia. Sei uno stupido! Pensa soltanto che in quella casa tua figlia mangerà piatti prelibati ed indosserà abiti di broccato. Non è una vera fortuna?. Allora, deciditi e concludiamo l’affare.
康六 自古以来,哪有……他就给十两银子?
Kāng: Le cose sono sempre andate così fin dai tempi antichi. Mi darà soltanto dieci tael?
刘麻子 找遍了你们全村儿,找得出十两银子找不出?在乡下,五斤白面就换个孩子,你不是不知道!
Liú: In tutto il tuo villaggio non sareste in grado di mettere insieme dieci tael. In campagna un bambino viene venduto per cinque catti di farina .(17) Non dirmi che non lo sai.
康六 我,唉!我得跟姑娘商量一下
Kāng: Io...ecco...dovrei parlarne con mia figlia.
刘麻子 告诉你,过了这个村可没有这个店,耽误了事可别怨我!快去快来
Liú: Ti sto ripetendo che è un’ occasione unica. Se la lasci passare, non darne la colpa a me. Sbrigati!
康六 唉!我一会儿就回来
Kāng: Ahimè! Vado e torno subito...
刘麻子 我在这儿等着你
Liú: Ti aspetterò qui, nella casa da tè.
Kāng esce a passi lenti. Liú si alza dal tavolino e , mentre passa accanto a Sōng e Cháng, rivolge loro la parola
刘麻子 乡下人真难办事,永远没有个痛痛 快快!
Liú:Questi campagnoli sono una noia...una noia...Non riescono mai a decidersi.
松二爷 这号生意又不小吧
Sōng: Sospetto che tu ti ritaglierai la tua parte in questo affare. Non è vero?
刘麻子 也甜不到哪儿去,弄好了,赚个元宝!
Liú: In realtà non ci guadagno tantissimo. Ma se l’affare va in porto, ne ricaverò un bel lingotto.(18)
常四爷 乡下是怎么了?会弄得这么卖儿卖女的!
Cháng: Che cosa sta succedendo nelle campagne? I contadini sono veramente costretti a vendere i loro figli?
刘麻子 谁知道!要不怎么说,就是条狗也得托生在北京城里嘛!
Liú: Chi lo sa? Ma, vista la situazione, persino un cane preferirebbe nascere a Pechino.
常四爷 刘爷,您可真有个狠劲儿,给拉拢这路事!
Cháng: Devi veramente avere del pelo sullo stomaco per guadagnarti la vita con questo tipo di commercio.
刘麻子 我要不分心,他们还许找不到买主呢! 您看这个!
Liú : Se non facessi io da intermediario, non riuscirebbero nemmeno a trovare un compratore. ( cambia di colpo discorso e tira fuori un orologio da taschino che mostra a Sōng) Ti piace?
松二爷 (接表)好体面的小表!
Sōng (prendendolo in mano): È proprio un bell’orologio!.
刘麻子 您听听,嘎登嘎登地响!
Liú: Senti che ticchettio!
松二爷 (听)这得多少钱?
Sōng: Quanto vuoi?
刘麻子 您爱吗?就让给您!一句话,五两银子!您玩够了,不爱再要了,我还照数退钱!东西真地道,传家的玩艺!
Liú:Ti interessa? Allora prendilo. Cinque tael d’argento. Affare fatto. Se te ne stanchi, puoi ridarmelo per lo stesso prezzo. Prodotto di prima qualità. Qualcosa che fa piacere avere in casa...
常四爷 我这儿正咂摸这个味儿:咱们一个人身上有多少洋玩艺儿啊!老刘,就看你身上吧:洋鼻烟,洋表,洋缎大衫,洋布裤褂
Cháng: Mi sto domandando perché dobbiamo andare tutti pazzi per i prodotti stranieri Guardati Liù!: una boccetta di tabacco da fiuto inglese..un orologio di importazione..una tunica di seta d’origine forestiera...giacca e pantaloni fabbricati all’estero...
刘麻子 洋东西可真是漂亮呢!我要是穿一身土布,像个乡下脑壳,谁还理我呀!
Liú: Ma sono le cose straniere che ti danno un tocco di autentica eleganza. Se io andassi in giro vestito di stoffa cinese come un contadinaccio qualunque, chi si accorgerebbe di me?
常四爷 我老觉乎着咱们的大缎子,川绸,更体面!
Cháng: Eppure io continuo a pensare che la nostra seta, il broccato del Sìchuān (19), sia molto più raffinata.
刘麻子 松二爷,留下这个表吧,这年月,带着这么好的洋表,会教人另眼看待!是不是这么说,您哪?
Liú: Allora, Sōng, me lo compri questo orologio? In questi tempi un bell’orologio straniero ti dà un tono, non è vero? Che ne dici?
松二爷 (真爱表,但又嫌贵)我……
Sōng: ( un po’ esitante per il prezzo elevato dell’oggetto): Sì...ma...
刘麻子 您先戴几天,改日再给钱!
Liú: Prendilo per qualche giorno. Me lo pagherai più tardi.
Entra Huáng il grassone che soffre di tracoma e ci vede poco. Saluta gli avventori della sala, scambiandoli per quelli che invece si sono riuniti nel cortile.
黄胖子 哥儿们,都瞧我啦!我请安了!都是自家兄弟,别伤了和气呀!
Huáng: Ragazzi...buongiorno. Vi saluto tutti. Siamo una sola grande famiglia. Cerchiamo di non litigare e di restare in armonia tra di noi!
王利发 这不是他们,他们在后院哪
Wáng: I tuoi amici non sono qui. Sono nel cortile interno.
黄胖子 我看不大清楚啊!掌柜的,预备烂肉面,有我黄胖子,谁也打不起来
Huáng: Ah! Purtroppo, ci vedo poco. Capo, fa preparare della pasta al ragù (20). Finché sarò presente io, qui non ci sarà alcuna rissa.
两边已经见了面,您快来吧!
Érdézĭ ( facendosi avanti a salutarlo): Gli altri membri dei due gruppi sono già arrivati. Prego, affrettatevi.
I due escono nel cortile.
Un vecchio venditore ambulante entra nella sala da tè e, dopo aver cercato invano di vendere la sua mercanzia agli avventori della sala, fa per dirigersi verso il cortile interno, ma il cameriere Lĭ lo blocca.
李三 老大爷,您外边]吧!后院里,人家正说和事呢,没人买您的东西!
Lĭ: Hei, nonno. Prova da un’altra parte. Stanno cercando di risolvere una vertenza. Non sono interessati alle tue cianfrusaglie. Tieni! Bevi una tazza di tè! (gli porge una tazza di tè che è rimasta sul vassoio).
松二爷 李三 ...他们到底为了什么事,要这么拿刀动杖的?
Sōng (rivolto a Lĭ): Lĭ ,di che cosa discutono?
Lĭ ( a bassa voce): Sembra che si tratti di un piccione...a quanto pare, è volato via alla casa del padrone e chi l’ha trovato si rifiuta di restituirlo al legittimo proprietario. Ahi! Meno ne parliamo e meglio è...Nonno, devi essere molto anziano
Il vecchio (mentre beve il tè): Molte grazie. Ho ottantadue anni...ma non ho nessuno che si occupi di me...Al giorno d’oggi si ha più cura dei piccioni che degli uomini. Ahi! (dopo aver finito la tazza si allontana a passo lento).
Entra Qín Zhòngyì, vestito all’ultima moda e con l’aria molto soddisfatta di se stesso.
哎哟!秦二爷,您怎么这样闲在,会想起下茶馆来了?也没带个底下人?
Wáng: Oh, signor Qín! Come fa a trovare il tempo di passare qui da me... vestito in modo così elegante ...e senza neppure un domestico che la accompagni.
秦仲义 来看看,看看你这年轻小伙子会作生意不会!
Qín : Son passato a dare un’occhiata... giusto per vedere in che modo un giovanotto come te riesce a far andare avanti un locale come questo.
王利发 唉,一边作一边学吧,指着这个吃饭嘛。谁叫我爸爸死的早,我不干不行啊!好在照顾主儿都是我父亲的老朋友,我有不周到的地方,都肯包涵,闭闭眼就过去了。在街面上混饭吃,人缘儿顶要紧。我按着我父亲遗留下的
老办法,多说好话,多请安,讨人人的喜欢,就不会出大岔子!您坐下,我给 您沏碗小叶茶去
Wáng: Ahimè! Ho imparato lavorando. Dovevo pur mangiare! Mio padre è morto giovane ed io non avevo altra scelta. Per fortuna, i clienti dello stabilimento sono tutti vecchi amici di mio padre e, se io sbaglio, sono disposti a perdonare i miei errori e a chiudere un occhio. Quando si deve gestire un locale pubblico per vivere, la cosa più importante è saper mantenere buoni rapporti con la gente. Io mi comporto come si comportava mio padre: con molta gentilezza e con molto rispetto per tutti. Ciò che i clienti desiderano è esser trattati bene. In questo modo si evitano guai. Prego,si sieda. Le preparerò una tazza del mio miglior tè. (21)
秦仲义 我不喝!也不坐着!
Qín: Non sono venuto qui per consumare e non intendo sedermi.
王利发 坐一坐!有您在我这儿坐坐,我脸上有光!
Wáng: Per favore, si trattenga un momento. La sua visita mi onora.
秦仲义 也好吧!(坐)可是,用不着奉承我!
Qín: Va bene!. (si siede) Ma non otterrai niente da me con le tue cerimonie.
王利发 李三,沏一碗高的来!二爷,府上都好?您的事情都顺心吧?
Wáng: Lĭ, una tazza del nostro miglior tè. Signor Qín, come sta la famiglia? Gli affari vanno bene?
秦仲义 不怎么太好!
Qín: Non così bene come dovrebbero.
王利发 您怕什么呢?那么多的买卖,您的小手指头都比我的腰还粗!
Wáng: Di che cosa si preoccupa, signor Qín. Il suo dito mignolo è ancora più largo della mia cintola.(22)
唐铁嘴 (凑过来)这位爷好相貌,真是天庭饱满,地阁方圆,虽无宰相之权,而有陶朱之富!
Táng l’indovino (avvicinandosi). Questo signore ha la faccia d’un uomo fortunato. Fronte spaziosa (23) e mascella volitiva (24). Non sono forse i tratti di un primo ministro, ma di certo quelli di un ricchissimo commerciante. (25)
秦仲义 躲开我!去!
Qín: Lasciami in pace! Togliti dai piedi!
王利发 先生,你喝够了茶,该外边活动活动去!(把唐铁嘴轻轻推开)
Wáng: Signor Táng... ha già bevuto la sua tazza di tè... ha certamente qualcos’altro da fare (lo spinge gentilmente via).
唐铁嘴 唉!(垂头走出去)
Táng: Ahi! ( se ne va tutto mogio)
秦仲义 小王,这儿的房租是不是得往上提那么一提呢?当年你爸爸给我的那点租钱,还不够我喝茶用的呢!
Qín: Caro Wáng. Non pensi che sia venuto il momento d’aumentare l’affitto che paghi per questo locale? I quattro soldi che mi dava tuo padre non mi bastano più neppure per comprarmi il tè.
二爷,您说的对,太对了!可是,这点小事用不着您分心,您派管事的来一趟,我跟他商量,该长多少租钱,我一定照办!是!
Wáng: Ha ragione, signor Qín. Ha ragione. Ma non c’è bisogno che si disturbi personalmente per queste piccolezze. Mi mandi uno dei suoi collaboratori per discuterne ed io pagherò ciò che concorderemo. Pagherò senz’altro.
秦仲义 你这小子,比你爸爸还滑!哼,等着吧,早晚我把房子收回去
Qín: Furbacchione! Sei persino più scafato di tuo padre.(26).. Hum! Vedremo...Prima o poi dovrò riprendermi questo locale.
王利发 您甭吓唬着我玩,我知道您多么照应我,心疼我,决不会叫我挑着
Wang: Non si diverta a farmi paura, signor Qín. So che lei mi vuol bene e che si preoccupa per me. Sono sicuro... che non mi metterà mai in mezzo alla strada.
秦仲义 你等着瞧吧!
Qín: Aspetta e... vedremo.
Si presenta sulla soglia una contadina con una bimba d’una decina d’anni. La bimba ha dei fili di paglia nei capelli, segno che è offerta in vendita. Lĭ non vorrebbe lasciarle entrare, ma poi si impietosisce. Le due donne si fanno avanti timorose ed esitanti. Le risate e le chiacchiere degli avventori si spengono di colpo).
小妞 妈,我饿!我饿!
Bambina: Mamma! Ho fame...ho fame.
秦仲义 (对王利发)轰出去!
Qín: (a Wáng ) Cacciale via!
王利发 是!出去吧,这里坐不住!
Wáng: Subito! Andate via! Non potete stare qui.
乡妇 哪位行行好?要这个孩子,二两银子
La contadina: C’è tra di voi un’anima buona che voglia comprare questa bambina per due tael?
常四爷 李三,要两个烂肉面,带她们到门外吃去
Cháng: Per favore, Lĭ, accompagnale fuori e dà loro due scodelle di pasta al ragù. Sul mio conto.
李三 是啦!(过去对乡妇)起来,门口等着去,我给你们端面来
Lĭ: D’accordo. ( si rivolge alla donna) Aspettatemi fuori, accanto all’entrata, e vi porterò un po’ di pasta.
乡妇 (立起,抹泪往外走,好像忘了孩子;走了两步,又转回身来,搂住小妞吻她)宝贝!宝贝!
La contadina (si avvia da sola verso la porta, come se avesse dimenticato la bambina, ma,dopo pochi passi si volta, attira a sé la figlia e la abbraccia): Tesoro mio! Tesoro mio!
王利发 快着点吧 常四爷,您是积德行好,赏给她们面吃!可是,我告诉您:这路事儿太多了,太对了!谁也管不了!(对秦仲义)二爷,您看我说的对不对?
Wáng: Forza! Forza! Andate via. (poi, rivolgendosi a Cháng): Signor Cháng, è molto generoso, da parte, sua offrire un piatto di pasta a quelle poverette, ma a che cosa serve? Lo sa anche lei che ce ne sono migliaia nelle stesse condizioni e nessuno può farci nulla. (voltandosi verso Qín) Che cosa ne pensa, signor Qín. Non è d’accordo anche lei?.
常四爷 (对松二爷)二爷,我看哪,大清国要完!
Cháng (a parte,rivolgendosi a Sōng): Ciò che penso io è che il grande impero Qīng...è agli sgoccioli.
秦仲义 (老气横秋地)完不完,并不在乎有人给穷人们一碗面吃没有。小王,说真的,我真想收回这里的房子
Qín (con aria sprezzante): Non so se il grande impero Qīng stia per finire o no... di certo, per salvarlo non basta regalare due scodelle di cibo ai poveri...Wáng, a dirti la verità, sto proprio pensando di riprendermi questo locale...
王利发 您别那么办哪,二爷!
Wáng: Ma...non può farmi una cosa simile, signor Qín!
秦仲义 我不但收回房子,而且把乡下的地,城里的买卖也都卖了
Qín: Ti dirò che non penso soltanto di riprendermi il mio locale. Sto progettando di vendere la mia terra e tutto ciò che possiedo in città.
王利发 那为什么呢?
Wáng: Perché?
秦仲义 把本钱拢到一块儿,开工厂
Qín: Per mettere insieme tutto il mio capitale e aprire una fabbrica.
王利发 开工厂?
Wáng: Aprire una fabbrica?
秦仲义 ,顶大顶大的工厂!那才救得了穷人,那才能抵制外货,那才能救国!(对王利发说而眼看着常四爷)唉,我跟你说这些干什么,你不懂
Qín: Sì...una grande fabbrica...un’enorme fabbrica..Soltanto in questo modo potremo aiutare i poveri, evitare le importazioni dall’estero e salvare l’impero. (parla a Wáng, ma sta fissando Cháng)
Ahimè! A che cosa serve raccontarti tutto questo? Non sei in grado di capire.
王利发 您就专为别人,把财产都出手,不顾自己了吗
Wáng: Lei vorrebbe vendere tutto ciò che possiede per il bene degli altri... senza pensare ai propri interessi?
秦仲义 你不懂!只有那么办,国家才能富强!好啦,我该走啦。我亲眼看见了,你的生意不错,你甭在耍无赖,不长房钱
Qín: Non puoi capire...è la sola possibilità di rafforzare il nostro paese ...Lasciamo stare...Oh, devo andar via...Ho potuto constatare di persona che stai facendo dei buoni affari qui... Non contarmi più storie se ti chiedo un aumento dell’affitto.
王利发 您等等,我给您叫车去!
Wáng: Aspetti! Farò chiamare un carretto con un mulo.
秦仲义 用不着,我愿意!
Qín: Non preoccuparti...preferisco camminare.
Si dirige verso la porta, Wáng lo accompagna.
Entra l’eunuco Páng, sorretto da un domestico che porta una pipa ad acqua.
庞太监: 哟!秦二爷!
Páng: (sorpreso) Oh! Il signor Qín!
秦仲义:庞老爷!这两天您心里安顿了吧?
Qín: Mastro Páng! In questi giorni vi sentite di nuovo più tranquillo, non è vero?
庞太监:那还用说吗?天下太平了,圣旨下来,谭嗣同问斩!告诉您,谁敢改祖宗的章程,谁就掉脑袋!
Páng: C’è bisogno di dirlo, signor Qín?. L’ordine è stato ristabilito È stato emanato un editto imperiale che condanna Tán Sitong (27) alla pena di morte.Ve lo assicuro io, chiunque si azzardi a cambiare le leggi volute dai nostri antenati pagherà con la testa la propria audacia.
Nella sala non si sente più volare una mosca. Tutti gli avventori stanno ascoltando con attenzione.
秦仲义:我早就知道!
Qín: Lo so perfettamente.
庞太监:您聪明,二爷,要不然您怎么发财呢!
Páng: So bene che siete una persona intelligente, signor Qín. Se non fosse così, come sareste riuscito a fare tanti soldi?
秦仲义:我那点财产,不值一提!
Qín: Oh, non sono poi così ricco.
庞太监:太客气了吧?您看,全北京城谁不知道秦二爷!您比作官的还厉害呢!听说呀,好些财主都讲维新!
Páng:Non siete un po’troppo modesto?. Tutta Pechino vi conosce. Siete più importante di parecchi grandi dignitari. A proposito, ho sentito dire che molti ricchi parlano della necessità di riforme...
秦仲义:不能这么说,我那点威风在您的面前可就施展不出来了!哈哈哈!
Qín: (fingendo di non aver sentito l’ultima frase) No, no, assolutamente no! Non ho neppure l’ombra del prestigio che possiede una persona come voi...(ride ostentatamente)
庞太监:说得好,咱们就八仙过海,各显其能吧!哈哈哈!
Páng: (ridendo con condiscendenza) Ben detto! Come gli Otto Immortali che attraversano l’Oceano...ciascuno di noi ha le proprie doti e le proprie qualità...non è vero? (28)
秦仲义: 改天过去给您请安,再见!
Qín: Mi riprometto di rendervi visita, uno di questi giorni. Arrivederci .(esce)
*
庞太监:哼,凭这么个小财主也敢跟我逗嘴皮子,年头真是改了!刘麻子在这儿哪?
Páng: Hum! Un arricchito com è costui ha il coraggio di attaccar discorso con me...Temo che i tempi stiano veramente cambiando. (a Wáng) È qui Liú il butterato?
王利发:总管,您里边歇着吧!
Wáng: Eccellenza! Si accomodi.
Liú il butterato, che si era tenuto in disparte per non interferire nella conversazione tra Páng e Qín, si avvicina.
刘麻子:喝,我的老爷子!您吉祥!我等了您好大半天了!
Liú: Oh, mio onorato Maestro!...Che la fortuna vi assista! Vi ho aspettato per tutta la mattinata.
Liú accompagna Páng ad un tavolino. Sòng ‘Ēnzĭ e Wú Xiángzĭ vengono a rendergli omaggio: Páng bisbiglia loro qualcosa. Gli altri avventori ricominciano a parlare tra di loro.
茶客甲: 谭嗣同是谁?
Primo avventore: Chi sarebbe questo Tán Sìtóng?
茶客乙:好象听说过!反正犯了大罪,要不,怎么会问斩呀!
Secondo avventore: È un nome che mi dice qualcosa. In ogni caso deve aver compiuto un crimine veramente grave. Sennò, perché l’avrebbero condannato a morte?
茶客丙:这两三个月了,有些作官的,念书的,乱折腾乱闹,咱们怎能知道他们捣的什么鬼呀!
Terzo avventore: Era da qualche mese che gruppi di funzionari e di studenti stavano piantando casino. Chissà che cosa volevano fare?
茶客丁:得!不管怎么说,我的铁杆庄稼又保住了!姓谭的,还有那个康有为,不是说叫旗兵不关钱粮,去自谋生计吗?心眼多毒!
Quarto avventore: Boh! Che cosa ce ne importa? Il mio soldo è di nuovo sicuro.(29) Quel tizio...Tán...ed il suo amico Kāng Yŏuwéi (30) non volevano toglierci il nostro reddito garantito e farci lavorare come la gente qualunque? Che razza di idea!
茶客丙:一份钱粮倒叫上头克扣去一大半,咱们也不好过!
Terzo avventore: Sono gli alti funzionari che si mangiano quasi tutto. A noi resta poco...
茶客丁:那总比没有强啊!好死不如赖活着,叫我去自己谋生,非死不可!
Quarto avventore: Anche poco è pur sempre meglio di niente!.Come dice il proverbio, è meglio vivere male che morire bene! (31) Come farei a sopravvivere se dovessi cercarmi un lavoro?
王利发:诸位主顾,咱们还是莫谈国事吧!
Wáng : Scusatemi, signori. Qui non si parla di politica.
Gli avventori tornano a parlare del più o del meno.
Páng ,seduto, si rivolge a Liú, che lo ascolta rispettosamente in piedi.
庞太监:怎么说?一个乡下丫头,要二百银子?
Páng: Come sarebbe a dire?...Dieci tael d’argento per una contadinotta?
刘麻子:乡下人,可长得俊呀!带进城来,好好地一打扮、调教,准保是又好看,又有规矩!我给您办事,比给我亲爸爸作事都更尽心,一丝一毫不能马虎!
Liù: Una contadinotta, sì...ma veramente carina. Qui in città, se la si trucca come si deve e le si insegnano un po’ di buone maniere, posso garantire che ne uscirà fuori non solo una bella ragazza, ma anche una personcina distinta. Mi sono impegnato per voi più di quanto avrei fatto per il mio stesso padre. Non ho lasciato nulla al caso.
Riappare sulla soglia Táng l’indovino.
王利发:铁嘴,你怎么又回来了?
Wáng: Perché sei tornato?
唐铁嘴:街上兵荒马乱的,不知道是怎么回事!
Táng: Ci sono soldati e poliziotti dappertutto (32)...non capisco cosa stia succedendo.
庞太监:还能不搜查搜查谭嗣同的余党吗?唐铁嘴,你放心,没人抓你!
Páng: Stanno certamente cercando i complici di Tán Sìtóng. Tranquillizzati, Táng. Nessuno ce l’ha con te.
唐铁嘴:嗻,总管,您要能赏给我几个烟泡儿,我可就更有出息了。
Táng: Grazie, Eccellenza.Se potessi tirare un paio di boccate dalla pipa che state fumando, sarei ancor più contento.
Molti avventori intuiscono che in città sta accadendo qualcosa di grave e, alla spicciolata, lasciano la casa da tè.
松二爷: 咱们也该走啦吧!天不早啦!
Sōng: Si sta facendo tardi. Forse dovremmo andarcene anche noi.
常四爷:嗻!走吧!
Cháng: Hai ragione. Andiamocene!.
Due uomini in abito grigio , i già menzionati Sòng ‘Ēnzĭ e Wú Xiángzĭ, sbarrano loro la strada.
宋恩子: 等等!
Sòng ‘Ēnzi: Un momento, per favore!
常四爷:怎么啦?
Cháng: Che succede?
宋恩子:刚才你说“大清国要完”?
Sòng ‘Ēnzi: Non hai appena detto che il grande impero Qīng è agli sgoccioli?
常四爷:我,我爱大清国,怕它完了!
Cháng: Io avrei detto questo? Io amo il nostro grande impero e gli auguro di durare a lungo.
吴祥子:你听见了?他是这么说的吗?
Wú Xiángzĭ ( rivolto a Sōng ): Tu l’hai sentito, non è vero? Non ha detto proprio questo?
松二爷:哥儿们,我们天天在这儿喝茶。王掌柜知道:我们都是地道老好人!
Sōng : Amici! Noi veniamo qui ogni giorno a bere una tazza di tè. Wáng, il gestore, ci conosce bene. Siamo entrambi sudditi onesti e leali...
吴祥子:问你听见了没有?
Wú Xiángzĭ: Ti ho chiesto se hai sentito ciò che il tuo amico ha detto!
松二爷:那,有话好说,二位请坐!
Sōng : Va bene... Se c’è qualche problema, sediamoci e parliamone con calma...
宋恩子: 你不说,连你也锁了走!他说“大清国要完”,就是跟谭嗣同一党
Sòng ‘Ēnzĭ: Se non ci dici ciò che hai sentito, finirai anche tu in galera. Ha detto chiaramente che il grande impero Qīng è agli sgoccioli. È un seguace di Tán Sìtóng...
松二爷: 我,我听见了,他是说……
Sōng : Ecco..io...io ...ho sentito... che diceva...
宋恩子:走!
Wú Xiángzĭ (a Cháng): Avanti! Vieni con me!
常四爷:上哪儿?事情要交代明白了啊!
Cháng: Dove dovrei andare? Esigo spiegazioni!.
宋恩子:你还想拒捕吗?我这儿可带着“王法”呢!
Sòng ‘Ēnzi: Resistenza a pubblico ufficiale? Va bene. Ho portato con me gli strumenti per dare esecuzione alla legge.
Tira fuori dalla manica i ferri.
常四爷:告诉你们,我可是旗人
Cháng: State attenti! Io sono un Manciù.(32)
吴祥子:旗人当汉奸,罪加一等!锁上他!
Wú Xiangzĭ: Peggio! In tal caso, il tuo tradimento è ancora più grave. Ammanettiamolo!
吴祥子:旗人当汉奸,罪加一等!锁上他!
Cháng: Non c’è bisogno di ammanettarmi. Non scappo.
宋恩子:量你也跑不了!你也走一趟,到堂上实话实说,没你的事!
Sòng ‘Ēnzi: Sta’ sicuro che non scapperai comunque! (poi, rivolgendosi a Sōng) Tu verrai con noi in tribunale a testimoniare. Se dirai la verità, potrai tornare a casa.
Huáng il grassone e tre o quattro altri arrivano dal giardino.
黄胖子:得啦,一天云雾散,算我没白跑腿!
Huáng (mormora soddisfatto fra sé): Bene!. È andata!. Tutto si è risolto nel migliore dei modi. Ho fatto bene a venire.
松二爷:黄爷!黄爷!
Sōng : Signor Huáng! Signor Huáng!
黄胖子:谁呀?
Huáng (stropicciandosi gli occhi) Chi mi chiama?
松二爷:我!松二!您过来,给说句好话!
Sōng : Sono io, signor Huáng. Sono Sōng . Per favore, venga qui a mettere una buona parola per noi.
黄胖子:哟,宋爷,吴爷,二位爷办案啊?请吧!
Huáng (riconoscendo i poliziotti in borghese): Ah! Siete voi?. Signor Sòng. Signor Wú. State procedendo ad un arresto? Vi prego, fate il vostro dovere!
松二爷:黄爷,帮帮忙,给美言两句!
Sōng: Signor Huáng! Ci aiuti, per favore! Faccia qualcosa per noi!
黄胖子:官厅儿管不了的事,我管!官厅儿能管的事呀,我不便多嘴!
Huáng: Se c’è uno che è sempre disposto a dare una mano, quello sono proprio io, ma, quando c’è di mezzo la polizia, preferisco non immischiarmi. (si rivolge agli altri avventori come per chiederne l’approvazione) Giusto?
众:嗻!对!
Gli altri avventori: Più che giusto!
I poliziotti portano via gli arrestati.
松二爷:看着点我们的鸟笼子!
Sōng (a Wáng, mentre viene portato via): Prenditi cura delle nostre gabbie con gli uccelli. (34)
王利发:您放心,我给送到家里去
Wáng: Non si preoccupi! Ve le farò mandare a casa.
黄胖子:哟,老爷在这儿哪?听说要安份儿家,我先给您道喜!
Huáng (dopo essere stato informato della presenza di Páng): Oh! Anche lei qui, signor Páng? Ho sentito dire che sta per prender moglie...Congratulazioni!
庞太监:等吃喜酒吧!
Páng: Verrà al banchetto di nozze, signor Huáng? Ci conto.
Huáng: Grazie. Questo invito è un grande onore per me. (esce)
黄胖子:您赏脸!您赏脸!
La contadina riporta al bancone le scodelle vuote. La bambina la segue..
小妞:妈!我还饿!
La bambina: Mamma, ho ancora fame.
王利发:唉!出去吧!
Wáng: Ah! Adesso, andate via!
乡妇:走吧,乖!
La contadina: Vieni, piccola mia.
小妞:不卖妞妞啦?妈!不卖啦?妈!
La bambina: Non mi venderai, mamma! È vero che non mi venderai?
乡妇:乖!
La contadina: Bambina mia! (la porta fuori piangendo)
Entra Kàng, che porta con sé la figlia Shùnzĭ. Si fermano dinanzi al bancone.
康六:姑娘!顺子!爸爸不是人,是畜生!可你叫我怎办呢?你不找个吃饭的地方,你饿死!我不弄到手几两银子,就得叫东家活活地打死!你呀,顺子,认命吧,积德吧!
Kàng: Shùnzĭ, figlia mia...tuo padre non è un uomo, è una una bestia!...ma che ci posso fare? Se non troviamo un posto in cui qualcuno ti dia da mangiare, morirai di fame...E se io non riesco a trovare qualche soldo per pagare l’affitto della terra, il padrone farà morire anche me...Non avevamo altra scelta. Per favore, non rendermi le cose ancor più difficili...
康顺子:我,我……
Shùnzĭ (incapace di parlare) Io...io
刘麻子:你们回来啦?点头啦?好!来见见总管!给总管磕头
Liú (avvicinandosi in fretta): Ah! Siete di ritorno! Allora, d’accordo? Molto bene. Venite a conoscere Sua Eccellenza...Inginocchiatevi!
康顺子: 我……
Sunzhi: Io... (si sente mancare)
康六:顺子!顺子!
Kàng (sostenendola perché non cada a terra): Shùnzĭ! Shùnzĭ!
刘麻子:怎么啦?
Liú: Che cosa succede?
康六:又饿又气,昏过去了!顺子!顺子!
Kàng: È così affamata, è così turbata...è svenuta. Shùnzĭ! Shùnzĭ!
庞太监:就要活的,可不要死的!
Páng (irritato): Volevo una ragazza in buona salute, non una che non si regge in piedi.
茶客甲:将!你完啦!
Il Primo Avventore (che gioca a scacchi con il Secondo Avventore): Scacco matto! Hai perso!
Cala il sipario.
NOTE
1) Nel testo originale le “indicazioni di scena” sono numerose e assai dettagliate. Per non appesantire la traduzione mi sono limitato a riportare, in rosso, quelle che appaiono essenziali alla comprensione delle singole scene.
2) Táng si rivolge a Wáng chiamandolo 掌柜 (“zhăngguì”), cioè “negoziante”, “proprietario di una bottega”.
3) La particella finale 吧(“ba”) esprime l’accordo del parlante con quanto è stato detto in precedenza L’aggettivo 捧捧 (“péng péng”) indica qualcuno che incute “rispetto e timore”. In sostanza la risposta si può leggere come segue: “Hai davvero ragione. Io sono proprio un signore, cioè una persona la cui presenza incute rispetto e timore”. La frase è ovviamente ironica. Il “signor” Táng, che cerca di sbarcare il lunario interpretando la fisionomia delle persone o leggendo loro la mano, è ben cosciente di essere un poveraccio.
4) È qui indicato l’anno in cui si svolge l’azione. Si tratta del ventiquattresimo anno di regno dell’imperatore Guāngxù 光绪, salito al trono nel 1875 e del trentacinquesimo anno 戊戌 (“wù xū”) del ciclo sessagesimale iniziato nel 1864. Nel calendario occidentale tale anno corrisponde al 1898.
5) Ciascun personaggio è menzionato aggiungendo al nome un numero ordinale che, secondo la tradizione, indica il suo rango nella gerarchia familiare e l’appellativo 爷(“yé”), cioè “nonno”, che è il titolo di rispetto attribuito agli uomini maturi, un equivalente del nostro “signore” (ad es. 常四爷 Cháng Sìyé: il signor Cháng il quarto). Per ragioni di semplicità mi sono astenuto dal ripetere il numero ordinale ogni volta che viene menzionato il nome di un personaggio.
6) Sōng e Cháng hanno appena visto entrare un gruppo di persone poco raccomandabili, tra cui un certo Èrdézĭ, un soldato noto come picchiatore. Sōng osserva che si rischia uno scontro tra bande rivali. Cháng gli risponde, giustamente, che se gli energumeni avessero voluto affrontarsi si sarebbero dati appuntamento in qualche luogo isolato fuori città. Il fatto che si riuniscano nella sala da té dimostra invece che intendono discutere pacificamente.
7) Il termine 位爷(“wèi yé”) sembra essere un titolo di rispetto che si può tradurre con “signore”.
8) Il termine “yíng lĭ” 营里, vale a dire “accampamento”, “caserma”, lascia pensare che Èrdézĭ appartenga all’Esercito della Bandiera Verde (绿 营 兵“lǜyíngbīng”). Si designavano con questo nome le truppe composte di militari di etnia Hàn che la dinastia Qíng lasciò sussistere, a fianco dell’esercito manciù, quando conquistò la Cina. Sebbene fossero talvolta utilizzate anche in combattimento, queste truppe erano sparse, in piccoli o piccolissimi contigenti, su tutto il territorio ed erano principalmente destinate a compiti di gendarmeria e di mantenimento dell’ordine pubblico. La loro disciplina era assai scadente e il loro spirito combattivo era molto basso. Si spiega così che Cháng rimproveri a Èrdezĭ di essere soltanto un fanfarone e di non aver mai realmente affrontato gli stranieri.
9) Il termine 外场人 (“wàichăngrén”), letteralmente “gente che sta fuori”, indica coloro che sono abituati a muoversi in società e che conoscono quindi le buone maniere.
10) Il Vecchio Palazzo d’Estate ( in cinese 圓 明 園“yuánmíngyuán”, vale a dire “Il Giardino del Perfetto Splendore”) fu saccheggiato e distrutto dai soldati del corpo di spedizione anglo-francese nell’ottobre del 1860, durante la Seconda Guerra dell’Oppio. L’accusa di Cháng colpisce Èrdézĭ come membro di un esercito che aveva combattuto poco e male nel 1860 e che non si sarebbe di certo comportato meglio in eventuali futuri scontri con gli Occidentali.
11) Il termine 哥们 “gēmen” (哥儿们“gērmen” nella pronuncia pechinese) indica colloquialmente, nella Cina Settentrionale, i compagni e gli amici.
12) La riunione delle due bande rivali doveva svolgersi nel cortile interno della sala da tè. Wáng invita Èrdézĭ ad evitare la rissa ed a raggiungere i suoi compagni nel cortile.
13) L’aggettivo 威风 (“wēifēng”) significa “grandioso e terrificante”. Qui è ovviamente usato con intenzione sarcastica.
14) Wănpíng 宛平 e Dàxīng 大興 erano le due contee in cui era un tempo suddiviso il territorio della città di Pechino.
15) L’atteggiamento prudente del ristoratore rimarrà identico quale che sia il regime del paese. Sotto qualsiasi governo, un cartello farà sempre bella mostra nella sala della casa da tè: “Qui non si parla di politica”.
16) Un “tael” (两 “liăng”) equivale a circa 37 grammi d’argento.
17) Un “catti” (斤 “jīn”) è un’unita di peso pari a circa 600 grammi.
18) Il termine “yuánbăo” 元宝, sinonimo di “sycee” (dal cantonese 細 絲 “săisī”, che significa “pezzo di seta fine”), designa un tipo di lingotto usato come moneta in Cina durante il periodo imperiale. Questi lingotti non erano coniati dalla zecca, bensì prodotti dagli orefici. Di conseguenza, il loro peso e la purezza della lega di metallo potevano variare grandemente. I pesi standard erano: 50 tael (1850 grammi),10 tael (370 grammi), 5 tael (185 grammi) e 1 tael (37 grammi). Normalmente erano d’argento, ma esistevano anche lingotti d’oro.
19) Il Sìchuān 四 川 era famoso fin dai tempi antichi per la produzione di tessuti d’alta gamma, L‘attuale capoluogo della regione, Chéngdū 成 都 era noto come “la città del broccato” (錦 城 “ jīn chéng”) ai tempi dei Táng 唐 朝 , che vi avevano installato numerose fabbriche di broccato poste sotto il controllo di un funzionario chiamato l”ufficiale del broccato “ (錦 官 “jīn guān”).
20) Ho tradotto con “pasta al ragù” il termine 烂 肉 面 (“làn ròu miàn”), che indica un piatto di carne e pasta simile al nostro ragù.
21) Il testo cinese dice “un tè di foglioline” (小 叶 茶 “xiăoyé chá”). Infatti, quanto più piccole sono le foglie con cui è preparato l’infuso, tanto migliore è la qualità del tè.
22) Wáng usa qui una colorita espressione idiomatica (您的小手指头都比我的腰还粗 “nín de xiǎoshǒuzhǐ tou dōu bǐ wǒ de yāo hái cū”) per indicare le enormi disponibilità finanziarie del signor Qín.
23) La fisionomia di una persona veniva interpretata dagli indovini secondo alcuni criteri tradizionali. Il volto, ad esempio, era diviso in tre parti:
- la corte superiore (上庭 “shàngtìng” o 天庭 ”tiāntíng”), cioè la fronte;
- la corte di mezzo (中庭 “zhōngtíng”, cioè gli occhi, il naso e gli zigomi;
- la corte inferiore (下庭 “xià tíng”), cioè le guance, la bocca, il mento e la mascella.
La fronte spaziosa lasciava presagire che la persona avrebbe fatto fortuna già in giovane età.
24) Il termine 地 阁(“degé”) sembra essere un equivalente di 下庭 (“xiàtíng”). La mascella volitiva indicava che la ricchezza sarebbe stata conseguita in tarda età o mantenuta anche durante la vecchiaia.
25) Il testo cinese recita: 虽无宰相之权,而有陶朱之富 (suī wú zǎixiàng zhī quán, ér yǒu táo zhū zhī fù), vale a dire “sebbene non ci sia l’autorità di un primo ministro, tuttavia ci sono le ricchezze di Táo Zhū”.
Fàn Lì 藩 蠡, conosciuto anche come Táo Zhū Gōng 陶 朱 公, è considerato uno degli uomini più ricchi in tutta la storia della Cina. Nato nel 517 a.C. accumulò per tre volte, esercitando il commercio, enormi ricchezze e per tre volte le distribuì in beneficenza.
26) Il termine 滑 (“huá”) significa “scivoloso”,”evasivo”, “difficile da mettere alle strette”.
27) Tán Sìtóng 谭 嗣 同(1865-1898), letterato, filosofo e uomo politico, fu uno degli ispiratori della politica di riforme lanciata nel 1898 dall’imperatore Guāngxù 光 緒. La feroce opposizione degli ambienti conservatori, che facevano capo all’imperatrice vedova Cíxĭ 慈 禧, portò il 21 settembre 1898 ad un colpo di stato che esautorò l’imperatore e lo privò di qualsiasi potere effettivo. Tán Sìtong , arrestato e condannato a morte, fu giustiziato il 28 settembre 1898.
28) Gli Otto Immortali (八 仙 “bāxiān”) sono un gruppo di figure leggendarie della mitologia cinese. Ciascuno di essi è dotato di uno specifico potere. Si può vedere in loro una rappresentazione di tutta la società: fanno infatti parte di questo gruppo un nobile e un popolano, un ricco e un povero, un giovane e un vecchio, un ragazzo e una ragazza. Secondo la leggenda, durante un viaggio, gli Otto Immortali trovarono il loro cammino sbarrato dall’Oceano. Allora, uno di essi propose che, invece di volare sulle nubi, come era loro costume, attraversassero il mare sfruttando i poteri specifici di cui ciascuno di loro disponeva. Da questa storia è nato il proverbio: “Gli Otto Immortali attraversano il mare, ciascuno di essi rivela il suo divino potere”( 八仙過海,各顯神通 “bā xiān guò hǎi gè xiǎn shén tōng”), usato quando ci si vuole riferire ad una situazione in cui ogni membro di un gruppo mette a disposizione le proprie competenze e le proprie capacità per conseguire uno scopo comune.Nell’uso che ne fa Páng, la citazione vuole piuttosto significare che ciascuno deve occuparsi dei fatti propri : i commercianti pensino ai loro affari; alla politica ci penserà il governo.
29) Il gruppo di avventori che sta discutendo è costituito da persone di etnia manciù. I Manciù, che formavano la classe dominante sotto la dinastia Qīng, godevano di particolari privilegi. Uno di questi era il cosiddetto “raccolto garantito” (铁 杆 庄 稼 又 ”tiěgǎn zhuāngjià”), cioè il soldo pagato agli uomini per il loro servizio nell’esercito, che continuava in larga misura ad essere percepito anche quando l’interessato era posto in disponibilità e che, in caso di decesso, spettava alla vedova, come una sorta di pensione di reversibilità. I movimenti di riforma si proponevano di abolire tutti i privilegi riservati ai Manciù, tra cui figurava, accanto al “raccolto garantito”, anche l’esenzione dalle imposte.
30)Kāng Yŏuwéi 康有为 (1858-1927) fu uno dei capi del movimento riformista. Condannato a morte dopo il colpo di stato del 21 settembre 1898, si rifugiò dapprima in Giappone, poi negli Stati Uniti, dove continuò la propria azione politica.Rientrò in Cina dopo la proclamazione della repubblica.
31) In cinese, il proverbio citato suona così: 好死不如赖活着 (“hǎo sǐ bù rú lài huó zhe”).
32)Letteralmente:”soldati dispersi e cavalli imbizzarriti” (兵 荒 马 乱“bīnghuāngmǎluàn”). Espressione idiomatica in uso per indicare confuisone e disordine.
33) Letteralmente: “Io faccio parte delle Bandiere”( 我可是旗人”wǒ kěshì qí rén”). Era chiamata “Bandiera” (旗 “qí”) ciascuna delle otto divisioni che componevano l’esercito manciù, il quale era perciò anche chiamato “Le Otto Bandiere”( 八 旗 “bāqí”).Poiché le “Bandiere” costituivano, al tempo stesso, la base della struttura amministrativa della società manciù, dichiarare “sono un membro delle Bandiere” equivaleva a dire “sono un Manciù”.
34) Grazie all'appannaggio garantito di cui s'è detto alla nota n.29, gli uomini Manciù non avevano generalmente bisogno di lavorare e dovevano trovare il modo di trascorrere le giornate senza annoiarsi troppo. Uno dei loro passatempi preferiti era l'allevamento di uccelli canterini come gli usignoli e i tordi, che spesso portavano con sé, in piccole gabbie, quando uscivano di casa.