Lù Yóu 陸 游 ( 1125 d.C.-1209 d.C.) visse in un periodo particolarmente tumultuoso della storia cinese e divenne famoso per il suo fervente amor di patria.
Si stacca dai toni abituali della sua produzione, questa poesiola in onore del gatto di casa.
Lù Yóu
陸遊
Dopo che i miei libri erano stati rosicchiati più volte dai topi, riuscii a procurarmi un gatto che diede loro la caccia tutti i giorni ed arrivò a un passo dallo sterminarli completamente. Ecco perché ho scritto questa poesia.
鼠屢敗吾書偶得貍奴捕殺無虚日羣鼠㡬空為賦此詩
“Coraggio da vendere”
Non ho domestici intorno.
Accendo io stesso l’incenso.
Il gatto mi tien compagnia
nel mio studio solitario.(1)
Quando il giorno scivola via,
eccoci al caldo nel letto.
Ascoltiamo nella notte
clessidre e suon di tamburi.(2)
Lui, “coraggio da vendere”, (3)
non pago di sbudellare
tutti i ratti che sorprende,
li cerca nelle lor tane.
Il magro rancio di pesce
è proprio ben meritato,
altro che saltar tra i fiori
inseguendo le farfalle.
NOTE
1) Il termine 禪房 (“chán fáng”), che indicava originariamente la sala in cui i monaci buddhisti pregavano e meditavano, passò poi, per translato, ad indicare anche lo studio dei letterati.
2) Le clessidre (ad acqua o a sabbia) erano piazzate presso il letto ed un orecchio attento poteva percepire il rumore della goccia d’acqua che colava o il fruscio del filo di sabbia che scorreva verso il basso.
I tamburi delle caserme scandivano le ore della notte ( che, nell’antica Cina, corrispondevano ai turni di guardia dei soldati) e svolgevano una funzione analoga a quella che, in Europa, era svolta dalle campane delle chiese.
3) Con l’espressione 賈勇 (“gǔ yǒng”), letteralmente “comprare coraggio”, si fa riferimento ad un episodio narrato dal”Commentario di Zuǒ”( 左傳 “zuǒ zhuàn”) al “Libro delle Primavere e degli Autunni” ( 春秋 ”chǔn qiῡ”) nella parte relativa al secondo anno di regno del duca Chéng di Lǔ (·成公二年 “chéng gōng èr nián”). Nel 589 a.C. il generale Gāo Gù 高固, dopo aver guidato le truppe del regno di Qí 齊 ad un vittorioso assalto contro le truppe del regno di Jìn 晋, si vantò della sua impresa dicendo: “Chi ha bisogno di coraggio venga a comprarlo da me, che ne ho in abbondanza”( 欲勇者,賈余餘勇 ” yù yǒng zhě, gǔ yú yú yǒng”).
服役無人自炷香,
貍奴乃肯伴禪房。
晝眠共藉床敷暖,
夜坐同聞漏鼔長。
賈勇遂能空鼠穴,
策勛何止履胡腸。
魚飧雖薄真無媿,
不向花間捕蝶忙。