Huáng Jĭngrén 黃 景 仁, conosciuto sotto lo pseudonimo di Huáng Zhòngzè 黃 仲 則 ,nacque nel 1749 a Wŭjìn 武 進, presso la città di Chángzhōu 常 州 nel Jiāngsū 江 蘇
La famiglia vantava tra i suoi antenati il famoso poeta dell’epoca Sòng 宋 代 Huáng Tíngjiān 黃 庭 堅 .
Il nonno Huáng Dàyuè 黃 大 樂 era un ufficiale superiore dell’esercito (校 官 “xiàoguān”) di stanza a Gāochún 高 淳 nei pressi di Nánjīng 南 京.
Il padre Huáng Zhīshàn 黃 之 掞 era funzionario della contea. La madre proveniva dalla famiglia Tú 屠.
A quattro anni venne a mancargli il padre.
La sua educazione fu curata dalla madre, che doveva essere una persona assai colta. All’età di otto anni era già in grado di comporre poesie.
L’infanzia e l’adolescenza di Huáng Jĭngrén vennero funestate , oltre che dalla prematura morte del padre, da una serie di altri lutti familiari: a tredici anni perse la nonna, a quattordici il nonno, a sedici il fratello maggiore, morto di malattia, e rimase solo con la madre ormai anziana.
Appena sedicenne partecipò agli esami pubblici distrettuali (童 子 識 “tóngzĭshí”), classificandosi primo fra tremila candidati. Nel 1766 divenne allievo dell’Accademia Imperiale ( 博 士 第 子 員 “bóshìdízĭyuán”) e fu mandato a studiare a Dìnglĭ 氿 里 presso la città di Yíxíng 宜 興 nella parte meridionale del Jiāngsū 江 蘇.
Qui fece amicizia con Wáng Zhōng 王 中 (1745-1794), che doveva più tardi diventare un famoso letterato.
Lo stesso anno conobbe a Jiāngyĭn 江 陰 Hóng Liàngjí 洪 亮 吉(1746-1809), insieme al quale formò una coppia letteraria più tardi conosciuta con la sigla “Hóng Huáng” 洪 黃 . Si racconta che i due adolescenti si sfidarono nell’imitazione dei grandi poeti classici. Dopo tre mesi Hóng dovette riconoscere che Huáng aveva vinto la sfida.
Malgrado questi promettenti inizi, Huáng Jĭngrén non riuscì mai a superare gli esami che avrebbero potuto aprirgli la strada di una brillante carriera nell’amministrazione statale. Ben sei tentativi (il primo all’età di 20 anni, i successivi a 22, 26, 29, 31 e 32 anni) si conclusero con altrettanti insuccessi.Tali ripetuti fallimenti si possono forse spiegare con una serie di fattori (in particolare la mancanza di un appoggio familiare, le misere condizioni economiche, la salute cagionevole ) che verosimilmente gli impedirono di seguire la lunga e rigorosa preparazione indispensabile per affrontare la prova.
Ciònonostante, le sue eccellenti qualità poetiche vennero ben presto riconosciute da tutti. Wáng Zhōng王 中dichiarò che egli era l’unico letterato contemporaneo in grado di padroneggiare perfettamente le tecniche e lo stile dei poeti che erano fioriti sotto le dinastie Hàn 漢 朝 , Wéi 衛 朝 e Táng 唐 朝 . Hóng Liàngjí 洪 亮 吉 lo paragonò a Lĭ Bái e a Dù Fŭ.
Nel 1767 Huáng Jĭngrén sposò una donna della famiglia Zhào 趙 .
Nel 1768 cominciò a viaggiare e visitò il Zhèjiāng 浙 江 , l’Ānhuī 安 徽 , il Jiāngxī 江 西 , il Húnán 湖 南 ed altre province.
Nel Húnán incontrò lo scrittore Wáng Táiyuè 王 太 岳 (1722-1785), nell’Ānhuī fu ospite dell’accademico Zhū Yún朱 筠 (1729-1781).
A Căishíjí 采 石 矶 di fronte alla casa in cui aveva abitato Lĭ Bái, improvvisò una poesia intitolata:”Poema composto in stato di ebrezza durante una festa con il Maestro Sìhé nella casa di Lĭ Bái” (笥 河 先 生 偕 宴 太 白 樓 醉 中 作 歌 “sìhé xiānshēng xié yàn tàibó lóu zuì zhōng zuò gē”)
Le sue disagiate condizioni economiche lo costrinsero a viaggiare in continuazione alla ricerca disperata di mezzi di sostentamento.
Nel 1775, a 27 anni, si recò a Pechino.
L’anno successivo ottenne, per decreto imperiale, un modesto impiego presso la Sala del Valore Marziale (武 英 殿 “wŭyīngdiàn”), nome con cui era tradizionalmente conosciuta la Biblioteca Imperiale, che in quell’edificio aveva sede.
Nel 1778 fece pratica, come funzionario , presso il Servizio del Cerimoniale (鴻 臚 寺 “hónglúsì”) sotto la guida di Wáng Chăng 王 昶.
Poiché la famiglia viveva ai limiti della miseria, si truccò il volto e recitò anche come attore di strada, in una compagnia di guitti, per guadagnare qualcosa in più.
Riuscì infine a farsi assumere dal governatore dello Shănxī 陝 西 Bì Yuán 毕 沅 , che gli offrì un posto di assistente ( 縣 承 “xiànchéng””). Bì Yuán era un grande ammiratore di Huáng Jĭngrén e si racconta che gli avesse donato mille monete d’argento per una sua poesia intitolata "Meditazioni d’autunno alle porte della capitale” ( 都 门 秋 思 “dū mén qiū sī”).
Nel 1783 Huáng Jĭngrén lasciò Pechino per sfuggire alle pressioni dei creditori e attraversò le montagne del Tàiháng 太 行 dirigendosi verso lo Shănxī 陝 西, ma, giunto a Xī’ān 西 安, cadde malato e fu trasportato a Yùnchéng 運 城 presso Jiĕzhōu 解 州 nello Shānxī 山 西
Qui morì il 25° giorno del 4° mese lunare in casa del funzionario che sovraintendeva ai trasporti di sale nel Hédōng東 河 Shĕn Yèfù 沈 業 富.
Aveva 35 anni.
L’amico Hóng Liàngjí si occupó dei suoi funerali.
Sebbene Huáng Jĭngrén fosse in stretti rapporti con i maggiori esponenti della cultura del suo tempo, come Bì Yuán, Wáng Cháng e Wēng Fānggāng 翁 方 綱 ,egli si considerò sempre un “povero letterato” e concepì la propria opera nel contesto tradizionale che associava la poesia all’espressione del giusto sdegno contro le ingiustizie della società. Testimonianza di questo atteggiamento è la seguente osservazione: “Nove letterati su dieci sono guardati con disprezzo. Essi soli sono emarginati come dei buoni a nulla”.
Mentre la cultura ufficiale non vedeva nella poesia che un passatempo intellettuale tra molti altri, Huáng Jĭngrén ne fece l’unica passione della propria vita.Si spiega così perché, rigettando il formalismo della Scuola Stilistica (格 調 說 “gētiáoshuō”), capeggiata da Shĕn Déqián 沈 德 潛 , che rifuggiva da ogni innovazione e da ogni audacia, egli aderisse alla cosiddetta Scuola Spirituale, capeggiata da Yuán Méi 袁 枚 , che, ponendo in primo piano l”ispirazione naturale” (靈 機 “língyī”), invitava i poeti ad esprimere in piena libertà le loro emozioni e i loro sentimenti e a non aver paura di dar libero corso alla propria immaginazione.,
Al momento della sua morte Huáng Jĭngrén aveva già scritto quasi duemila poesie, di cui solo 1300 circa ci sono pervenute, forse perché Wēng Fānggāng e Wáng Cháng, che ne curarono la raccolta e la pubblicazione, si lasciarono guidare, nella loro selezione, da criteri formali, e non compresero appieno la forza dell’opera di Huáng.
Malgrado ciò, le peculiarità dello stile di Huáng appaiono evidenti.
Nel trattare i temi della povertà e delle privazioni, egli si rifà a due poeti dell’epoca Táng: Mèng Jiāo 孟 郊 e Jiă Dăo 賈 島 , conosciuti come i “Poeti delle Canzoni Amare” (苦 吟 詩 人 “kŭ yín shīrén”).
Un esempio di questo tipo di poesia è quello che è considerato il suo capolavoro: “Meditazioni d’autunno alle porte della capitale” ( 都 门 秋 思 “dū mén qiū sī”).
In altri poemi, la facilità della sua vena ricorda quella di Lĭ Bái.
Sebbene Huáng tenda a fantasticare e ad astrarsi dalla realtà, ciò non gli impedisce di conservare il senso dell’ironia. In una lirica dedicata all’anno nuovo troviamo i seguenti versi: “Ogni volta spreco la vigilia di Capodanno scrivendo poesie. Accanto alla lampada, di nascosto, i miei figli sovente ridono di me”.
Molte sue poesie invocano il coraggio di difendere la dignità umana, magari in forma velata, come avviene nel “Canto della cattura della tigre” (補 虎 行 “bŭ hŭ xíng”), ispirato ad uno spettacolo di circo che il poeta aveva visto a Pechino. La tigre prigioniera, che accetta di essere umiliata, pur emettendo di tanto in tanto feroci ruggiti “per intrattenere il pubblico”, è un’allegoria della triste condizione degli uomini che si piegano all’ingiustizia anche quando dovrebbero invece resistere e ribellarsi.
Dal punto di vista stilistico, Huáng Jĭngrén fu un cultore del verso di sette sillabe che risaliva all’epoca Táng. Egli usò questo tipo di verso con così perfetta maestria che, secondo Hóng Liàngjí ,“coloro che leggevano le sue poesie credevano che Lĭ Bái fosse ritornato in vita”.