IL NOSTRADAMUS CINESE
Anche i Cinesi posseggono i loro libri di profezie.
Uno dei più famosi è il “Tuī Bèi Tú” ( 推 背 圖 ), che può essere paragonato alle “Centurie” di Nostradamus non solo per il carattere assai oscuro delle sue predizioni ma anche per il fatto di essere scritto in quartine.
Il curioso titolo dell’opera “ La Carta della Spinta nella Schiena” deriva dall’ultimo dei disegni che vi figurano nel quale si vede un uomo spingerne un altro.
Rifacendosi alla quartina che accompagna il disegno, la leggenda spiega in questo modo l’origine del titolo:
Lĭ Chúnfèng 李 淳 風 (602 d.C.-670 d.C) , matematico ed astrologo al servizio dei Táng, si sarebbe impegnato nel tentativo di prevedere, grazie allo studio del “Libro dei Mutamenti” (易 經 “yì jīng”), la storia dei millenni a venire. L’amico Yuán Tiāngāng 袁 天 罡 avrebbe cercato di dissuaderlo da tale ciclopica impresa spingendolo via dalla scrivania e facendogli notare che sarebbe stato più saggio prendersi un po’di riposo e sottoporsi ad un massaggio ristoratore.
Non sappiamo se sia in conseguenza dell’intervento di Yuán Tiāngāng che il Tūi Bèi Tú copre- a quel che si dice- uno spazio di soli duemila anni ed è composto di soli 60 disegni piuttosto enigmatici accompagnati da un pari numero di quartine altrettanto misteriose.
Molte edizioni del libro contengono disegni e testi diversi o presentano testi e disegni in un ordine differente. Nel corso dei secoli successivi alla sua composizione il Tūi Bèi Tú fu infatti spudoratamente usato (e manipolato) sia dai governanti per consolidare il loro potere agli occhi del popolo sia da numerosi ribelli per mostrare che il destino prevedeva la caduta della dinastia regnante.
Il libro fu per lungo tempo bandito dalla circolazione nella Repubblica Popolare Cinese e venne furiosamente attaccato, durante la Rivoluzione Culturale, come uno dei simboli dei “Quattro Vecchiumi” (四 旧 “sì jiù”), vale a dire: vecchie consuetudini, vecchia cultura, vecchie abitudini e vecchie idee.
Come per le profezie di Nostradamus, l’interpretazione dei testi - che non si distinguono di certo per la loro chiarezza - è lasciata all’immaginazione del lettore. I collegamenti che vengono trovati con gli avvenimenti più importanti verificatisi a livello nazionale ed internazionale possono talvolta apparire un po’ forzati.
Secondo l’opinione prevalente, 55 dei 60 avvenimenti predetti dal Tūi Bèi Tú si sarebbero già verificati.
È quindi interessante esaminare con attenzione il disegno n.56 e la relativa quartina.
Il disegno rappresenta due soldati in piedi sulle opposte rive di un fiume. Essi tengono le loro lance puntate verso il basso, ma sputano invece fuoco dalle bocche. Sullo sfondo, due pesci si affrontano saltando fuori dall’acqua, mentre due uccelli volano l’uno incontro all’altro con intenzioni manifestamente ostili.
Il testo della profezia recita:
飛 者 非 鳥 fēi zhĕ fēi niăo Ciò che vola non è un uccello
潛 者 非 魚 qián zhĕ fēi yú Ciò che è sommerso non è un pesce.
戰 不 在 兵 zhàn bú zài bīng La guerra non tocca più ai soldati .
造 化 游 戲 zào huà yŏu xī È diventata un gioco di destrezza.
Nella “divinazione” ( 頌 “sòng)”si legge:
海 疆 萬 里 盡 雲 煙 hăi qiáng wán lĭ jìn yún yān
Alle frontiere dell’oceano, per innumerevoli miglia, una nube mortale.
上 迄 雲 霄 下 及 泉 shàng qí yún xiāo xià fān quán
In alto si diffondono oscure nuvole, in basso dilaga una fontana.
金 母 木 公 工 幻 弄 jīn mŭ mù gōng gōng huàn nòng
Xīwángmŭ e Mùgōng compiono prodigi mai visti.
干 戈 未 接 禍 連 天 gān gē wèi jiē huò lián tiān
La violenza non è controllata, i disastri giungono fino al cielo.
È evidente che dall’insieme delle immagini e dei versi ciascuno può trarre le conclusioni che più gli aggradano.
Numerosi elementi ( i soldati separati dall’acqua = guerra tra continenti; oggetti volanti che non sono uccelli = aerei e missili; oggetti sommersi che non sono pesci = sommergibili; guerra che non tocca più ai soldati = bombardamenti di città e di obiettivi civili; nube mortale alle frontiere dell’oceano = bombe atomiche sul Giappone; oscure nuvole in alto = fungo dell’esplosione nucleare) potrebbero benissimo giustificare - a mio parere e per coloro che credono alle profezie - un riferimento alle vicende della Seconda Guerra Mondiale.
Coloro che non si accontentano di questa soluzione accomodante obiettano che, come risulta in modo indiscutibile dagli ultimi due versi della prima quartina, la guerra ivi predetta è una “guerra ad altissimo contenuto tecnologico”, che non si svolge più tra soldati, bensì fra tecnici specializzati per i quali essa diventa una specie di “gioco”informatico, anche se i suoi effetti sono sempre più distruttivi. In altre parole, si tratterebbe della Terza Guerra Mondiale, che potrebbe, per esempio, essere combattuta fra Cina e Stati Uniti per il controllo del Pacifico.
A questo punto, non resta che fermarci e sperare che, quando Yuán Tiāngāng intervenne per convincere l’amico a prendersi un po’ di riposo, la stanchezza avesse già confuso le idee di Lĭ Chùnféng in modo tale da rendere del tutto inaffidabili le sue predizioni.