Wáng Shì 王氏
La rondine solitaria (1)
孤 燕 gù yàn
L’anno scorso partì senza compagno
ed a marzo ritorna, ancora sola.
Sul cuor pesa l’amor del vecchio amico.
Mai più potrà volar di nuovo in coppia.
昔年无偶去,今春犹独归。 xī nián wú oŭ qù, jīn chūn yóu dú guī
故人恩义重,不忍复双飞。 gù rén ēn yì zhòng, bù rĕn fù shuāng fēi
NOTA
1) Leggiamo la storia di Wáng Shì 王氏 nel quinto capitolo, paragrafi 8 e 9, del 女 鏡 (nǚ jīng “Lo specchio delle donne”), opera di Xià Shùfāng 夏 樹 芳 (1551 d.C.-1635d.C.), letterato dell’epoca Míng 明 朝 :
“8.La moglie di Wèi Jìngyú.
9.La moglie di Wèi Jìngyú si chiamava Yújīng e proveniva dalla famiglia Wáng di Bàchéng. Dopo sedici anni di matrimonio Wèi Jìngyú morì. I genitori della donna volevano rimaritarla. Ella li pregò di aspettare, promettendo che avrebbe pensato alla possibilità di risposarsi, e così essi non insistettero. Nella casa dove abitava avevano fatto il nido le rondini. Una coppia di rondini svolazzava sempre intorno. Poi, d’improvviso, ne rimase una sola. Il pensiero commosso della donna andava sempre al nido e la spingeva a riflettere. L’autunno successivo la rondine migrò come aveva sempre fatto. La donna compose perciò una poesia che diceva: “ L’anno scorso partì senza compagno ed a marzo ritorna ancora sola. Sul cuor pesa l’amor del vecchio amico. Mai più potrà volar di nuovo in coppia”. In seguito la vedova fedele si ammalò. La rondine volava intorno squittendo con tristezza. I domestici parlavano di questo fatto. Wáng Jīng morì e fu seppellita in una tomba nei sobborghi meridionali della città. La rondine volò sulla sua tomba e vi si lasciò morire. Quando il tempo è sereno e splende la luna, la gente vede Yújīng e la rondine fluttuare insieme sull’acqua del fiume Bà.”
女鏡卷五
8。 衛敬瑜妻
9。衛敬瑜妻名玉京。霸城王氏女也。年十六而敬瑜亡。父母欲嫁之。截耳置盤中為誓。乃止。所居戶有燕巢。常雙飛來去。所居戶有燕巢。常雙飛來去。後忽孤飛。女感其偏棲。乃以縷系腳為驗。後歲燕來。猶帶前縷。女因為詩曰。昔年無偶去。今春猶獨歸。故人恩義重。不忍複雙飛。後貞女病卒。燕來環繞哀鳴。家人語曰。玉京死。墳在南郭。遂至墳所亦死。每風清月明。人見玉京與燕同游灞水之上。