La poesia di Lĭ Hè 李賀 (790 d.C.-816 d.C.) qui di seguito riportata ci appare singolarmente moderna non per il tema, che non è di per sé molto originale, bensì per la freschezza delle notazioni psicologiche.
Una bella fanciulla si spazzola i capelli
È l ‘alba.
La bella fanciulla (1) sogna (2)
accanto alle fredde cortine di seta.
I capelli profumati, raccolti in crocchia (3),
sono mezzi nascosti dal cuscino di sandalo. (4)
Cigola la carrucola del pozzo (5),
par di sentire scricchiolio di giada.
Sussulta (6) il volto leggiadro (7)
ridestandosi di colpo dal sonno.
Una coppia di fenici (8) orna lo specchio,
terso come ruscello d’autunno.
In piedi accanto al letto d’avorio,
libera, guardandosi nello specchio,
una cascata di fragranti
nuvole di seta. (9)
Il delicato pettine di giada (10) scivola sulla chioma
senza rumore.
Le agili dita avvolgono in una treccia
i capelli corvini.
La fanciulla infila lo spillone
nella ricca, soffice capigliatura,
dai riflessi bluastri. (11)
Basterà a sostenerne il peso?
La radiosa brezza primaverile,
che si infila dappertutto,
snerva la bella, (12)
la riempie di un grazioso languore.(13)
Diciott’anni appena ed una chioma
così ricca e folta!
Finalmente ha terminato la sua toilette,
l’acconciatura è in ordine.
La fanciulla (14) fa qualche passo,
come un’anatra selvatica sulla sabbia,
poi volta la schiena ai presenti, (15)
e si allontana senza dire una parola.
Dove sta andando?
Giù per le scale, in giardino,
a spezzare un rametto
di fiori di ciliegio.
NOTE
1) La poesia menziona esplicitamente Xī Shī 西 施, famosa bellezza del Periodo degli Stati Combattenti (戰 國 時 代 “zhànguó shídài”), ma ho preferito tradurre “la bella fanciulla” perché la lirica non contiene alcuno specifico riferimento a Xī Shī , che vi è citata soltanto come personificazione di una bella donna.
2) La fanciulla è ancora immersa nel sonno e sogna.
3) Il termine 堕髻 (“duòjì”) indica l’acconciatura femminile conosciuta come “crocchia”, ”treccia arrotolata” o, con parola francese, “chignon”.
4) Letteralmente “mezza nascosta dal (cuscino di) legno di sandalo” ( 半 沉 檀 ”bàn chén tán”). Nell’antica Cina I cuscini non erano morbidi drappi riempiti di piume, bensì rigidi poggiatesta in legno.
5) Il cigolio della carrucola del pozzo è un dettaglio realistico che ci mostra il risveglio della casa all’alba. I servitori riempiono I secchi d’acqua necessari per la toilette del mattino.
6) Letteralmente “si solleva spaventato” (惊 起 “jīng qĭ”). L’improvviso rumore desta la fanciulla dai suoi piacevoli sogni e la fa sussultare di spavento.
7) Ho reso con “volto leggiadro” il termine “fiori di loto” (芙 蓉 “fúróng”) che è usato in poesia come metafora del volto femminile. Un’opera del periodo Hàn 汉 朝, intitolata “Note miscellanee della capitale occidentale” ( 西 京 杂 记 “xījīng zájì”), così spiega, nel suo secondo volume, l’origine della metafora: “L’aspetto di una persona saggia è bello ed armonioso. Le sue sopracciglia sono come montagne che si ammirano all’orizzonte, il suo volto ricorda i fiori di loto. Da ciò è nato l’uso del termine “fiori di loto” per indicare una bella donna.”
8) Il “luán” (鸾) è un uccello mitico apparentato alla fenice (凤 凰; “fènghuáng”). Si distingue da quest’ultima per il colore azzurro del suo piumaggio, mentre le piume della fenice sono rossicce.
9) Una analoga metafora è usata nella “Canzone dell’Eterno Rimpianto” (長 恨 歌 "cháng hèn gē") da Bái Jūyì 白 居 易 , che riprende quasi letteralmente un verso del poema “Una Pura Serena Melodia”( 清 平 調 “qīng píng diào") di Lĭ Bài 李 白: “Come nuvole erano i suoi capelli, come un fiore il suo viso”.
10) Il carattere 钗 (“chāi”) può indicare il “pettine” o lo“spillone per tener fermi i capelli”. Propendo qui per il primo senso perché la fanciulla ha appena sciolto i capelli e deve quindi pettinarli. Quando lo stesso carattere ritorna, dopo alcuni versi, allorché la fanciulla raccoglie di nuovo la chioma in una crocchia, il suo significato è ovviamente quello di “spillone”.
Il termine 腻 (“nì”) ha come prima accezione quella di “unto”, ”oleoso”. Non mi sembra tuttavia che sia questo ciò che ha voluto intendere il poeta. È perciò opportuno riferirsi ad un’altra sfumatura di significato. L’aggettivo può infatti anche indicare qualcosa di liscio”,”setoso”,”soffice”, “rilucente”, in altre parole “elegante” e “delicato” come i pettini di giada usati dalle belle dell’antica Cina.
11) Il termine 翠 (“cuì”) indicava una sfumatura di colore che poteva andare dal verdazzurro al “blu elettrico”, come nel piumaggio del martin pescatore. Era, nei tempi più antichi, il colore dei paramenti e degli stendardi imperiali.
12) Il termine 恼 (“nāo”) è tradotto dai dizionari con “essere infelice”, “essere irritato”. Il poeta rende qui con molta efficacia la stizza della bella che avrebbe preferito godersi ancora un po’ il tepore della primavera nel suo bel letto d’avorio.
13) L’espressione 娇 慵 (“jiāo yōng”) composta dai caratteri 娇 “jiăo”, che significa “grazioso”, ”seducente”, e 慵 “yōng”, che significa “pigro”,“indolente”, “languido” , rispecchia perfettamente l’atteggiamento della fanciulla, che si pettina con gusto ed eleganza, ma con lentezza e quasi a malincuore, come fiaccata dalla fatica di un così grave impegno.
14) Il termine 云 裾 (“yún jū”) significa letteralmente “camicia di nuvole”, da intendersi nel senso di camicia vaporosa, leggera, che fluttua come una nuvola. Poiché tali camicie erano indossate dalle fanciulle in fiore, esso è diventato ben presto sinonimo di donna bella ed elegante. È questa l’interpretazione che ho preferito. Un’altra possibile traduzione sarebbe la seguente: “Indossata una vaporosa vestaglia (ella fa qualche passo)”.
15) Letteralmente “volta la schiena alla gente” (背 人“bèi rén”).
李賀
美人梳头
西施晓梦绡帐寒,香鬟堕髻半沉檀。
辘轳咿哑转鸣玉,惊起芙蓉睡新足。
双鸾开镜秋水光,解鬟临镜立象床。
一编香丝云撒地,玉钗落处无声腻。
纡手却盘老鸦色,翠滑宝钗簪不得。
春 风烂漫恼娇慵,十八鬟多无气力。
妆成婑鬌欹不斜,云裾数步踏雁沙。
背人不语向何处?下阶自折樱桃花。
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