La poesia che segue fa parte di una serie di liriche intitolata “Pensieri sparsi di un giorno d’autunno – Dieci poesie composte mentre mi trovavo a Wúzhōng”( 秋 日 雜 感 客 吳 中 作 十 首 “qiū rì zá găn kè Wúzhōng zuò shí shŏu”). Wúzhōng 吳 中 è un quartiere di Sūzhōu 蘇 州 in cui Chén Zĭlóng 陳 子 龍 trascorse qualche tempo nell’autunno del 1646 dopo aver lasciato le forze ribelli che operavano nella zona del lago Tài 太 湖 . Molte immagini sono tratte da antiche poesie, altre potrebbero esserlo, anche se non è facile chiarirne l’origine e il significato.
Pensieri sparsi di un giorno d’autunno- Seconda poesia (1)
Cammino e borbotto,
poi mi siedo e gemo.
Son triste e solo,
in autunno.
Mare tempestoso,
nuvole sul fiume.
Malinconia
della sera.
Dubito che il Cielo
esista davvero.
Per questo, sempre
m’ubriaco.
Quanto mi rattrista,
incessantemente
dissimulare
la tristezza.
Girasoli intorno
a un pozzo deserto .(2)
Nuovi spiriti
s’affollano.(3)
Vago solitario
in mezzo ai meloni
pensando al vecchio
marchese Zhào.(4)
Ho sentito dire
sopra i Cinque Laghi.(5)
Devo abbeverare
il cavallo.(6)
Ma dov’apparirà,
là sull’onda azzurra,
la barchetta dei
pescatori?(7)
NOTE
1) Ho tradotto con “pensieri sparsi” l’espressione 雜 感 (“zá găn”), letteralmente “sentimenti misti”, ”impressioni diverse”, perché l’autore intende riferirsi ai pensieri eterogenei, in apparenza non legati tra di loro da alcun filo logico, che gli vengono in mente, a volte sollecitati dalle condizioni atmosferiche, da un paesaggio o dalla vista di un oggetto, nel corso di una passeggiata autunnale. In realtà questi pensieri hanno tutti un denominatore comune: essi esprimono la tristezza del poeta di fronte all’imminente rovina del suo paese. Il pessimismo di Chén Zĭlóng appare più che giustificato. Infatti, quando egli scrive questi versi, i partigiani dei Míng hanno già subito una serie impressionante di rovesci: nella primavera del 1645 è stato sconfitto l’imperatore Hóng Guāng 紅 光 , nell’autunno dello stesso anno è stata repressa l’insurrezione di Sōngjiāng 松 江 e nell’estate del 1646 è stato catturato e ucciso il capo ribelle Wú Yì 吳 易.
2) Il pozzo intorno a cui crescono i girasoli richiama alla mente del poeta un’antica canzone popolare: “ A quindici anni andai alla guerra”( 十 五 從 軍 征 “shí wŭ cóng jūn zhēng”) in cui figura il verso seguente: “Sul bordo del pozzo crescono girasoli selvatici (井 上 生 旅 葵 “jĭng shàng shēng lǚ kuí”).La poesia descrive l’amarezza di un veterano che torna al paese dopo decenni di battaglie e trova deserta e abbandonata la casa natale.
3) L’espressione 新 鬼 (“xĭn guĭ” “nuovi spiriti”) è tratta da una poesia di Dú Fŭ intitolata “Il Canto dei carri da guerra” (兵 車 行 “bīng chē xíng”) e si riferisce agli innumerevoli soldati caduti durante le campagne di conquista condotte dalla dinastia Táng nell’Asia Centrale. Il richiamo all’insieme di guerre, rivolte e carestie che hanno appena portato alla caduta della dinastia Míng è evidente.
4) Il termine 瓜 (”guā”) rimanda alla storia del “vecchio marchese” (故 候 ). Zhào Píng 召 平 , marchese di Dōnglíng 東 陵 , privato del suo feudo quando la dinastia Qín 秦 朝 fu soppiantata dalla dinastia Hán 漢 朝 , dovette guadagnarsi la vita coltivando e vendendo meloni. La vicenda di Zhào ci ricorda quanto siano fragili le istituzioni umane e come anche l’impero più potente possa sfaldarsi e crollare nel giro di pochi anni.
5) Il termine 五 湖 (“wŭ hú i cinque laghi”) era abitualmente utilizzato per indicare la zona del lago Tài (太 湖 “tài hú”). La spiegazione più naturale è quindi quella di pensare che Chén Zĭlóng manifesti qui l’amarezza provata quando gli è stato riferito che gli insorti che operavano sulle rive del lago sono stati sconfitti e che il loro capo, attirato in un’imboscata, è stato catturato e ucciso.
Il termine di cui sopra figura anche nell’espressione 五 湖 四 海 (“i cinque laghi e e i quattro mari” “wŭ hú sì hăi”), generalmente usata per indicare l’insieme del territorio dell’Impero, che nella concezione dei Cinesi, coincideva con il mondo. In tale contesto, i cinque laghi sono, di solito, il Dóngtíng 洞 庭 湖 , il Póyáng 鄱 陽 胡 , il Tài 太 湖 , il Cháo 巢 胡 e il Hóngzé 洪 澤 湖 .
6) Anche questa è una citazione da un’antica poesia di Chéng Lín 陳 琳 ( seconda metà del secondo secolo d.C.- 217 d.C.) ” Ho abbeverato il cavallo sotto la Grande Muraglia e l’acqua fredda gli è penetrata nelle ossa”( “飲 馬 長 城 窟 水 寒 傷 馬 骨 “yĭn mă cháng chéng kū, shuĭ hán shāng mă gú”). La poesia descrive la triste sorte delle centinaia di migliaia di contadini-soldati requisiti dal Primo Imperatore per costruire la Grande Muraglia. Le terribili condizioni di lavoro provocarono tra questi uomini una mortalità elevatissima.
7) Il riferimento alla barca dei pescatori è forse una considerazione filosofica sull’inconsistenza delle vicende umane. Il poeta desidererebbe poter contemplare la situazione con l’occhio sereno e disincantato di un vecchio pescatore. Si vedano ad esempio i versi della poesia che funge da introduzione al Romanzo dei Tre regni (三 國 演 義 “sānguó yănyì”):
“ ...vecchi pescatori canuti, sulle loro barche in mezzo al fiume, hanno contemplato innumerevoli volte la luna autunnale ed altrettante volte hanno sentito soffiare la brezza della primavera.
Felici e contenti di un bicchiere di vino, quanto hanno parlato e quanto hanno riso dei grandi avvenimenti di ieri e di oggi!.”
(白發漁樵江渚上,慣看秋月春風。一壺濁酒喜相逢:古今多少事,都付笑談中) .
La speranza di veder apparire una barca di pescatori può anche indicare il desiderio di ritornare ad una vita pacifica e serena, che la guerra e i disordini hanno da lungo tempo reso impossibile.
Qiū Rì Zá Găn
xíng yĭn zuò xiāo dú bēi qiū
hăi wù jiāng yún yĭn mù chóu
bù xìn yŏu tiān cháng sì zuì
zuì lián wú dì kě mái yōu
huāng huāng kuí jĭng duō xīn guĭ
jì jì guā tián shī gù hòu
jiàn shuō wŭ hú gōng yĭn mă
cāng làng hé chŭ zhuó yú zhōu
秋 日 杂 感
行 吟 坐 萧 独 悲 秋
海 霧 江 雲 引 暮 愁
不 信 有 天 常 似 醉
最 憐 無 地 可 埋 憂
荒 荒 葵 井 多 新 鬼
寂 寂 瓜 田 詩 故 候
見 說 五 湖 供 飲 馬
滄 浪 何 處 著 漁 舟