Un tema ricorrente nell'antica poesia cinese è quello della fanciulla che soffre una delusione d'amore.
Spesso i poeti traevano lo spunto per questi componimenti dalla vita della corte, dove proprio le dame più importanti, cioè le concubine imperiali, erano particolarmente esposte al rischio dell'abbandono.
Anche le più belle erano infatti costrette ad affrontare ogni giorno la concorrenza spietata di centinaia di altre donne e potevano essere dimenticate da un momento all'altro se una rivale fortunata riusciva a soppiantarle nel cuore del sovrano.
L'amara esperienza personale della dama Bān Jiéyú 班 媎 妤 , che fu per qualche tempo la favorita dell'imperatore Chéng della dinastia Hàn 漢 成 帝 , ma dovette poi ritirarsi di fronte all'intraprendente Zhào Fēiyàn 趙 飛 燕 , si riflette nei suoi delicati versi, soffusi di tristezza e di malinconia.
DISPIACERI D'AMORE
LA CANZONE DEL RIMPIANTO (怨 歌 行 "Yuàn Gē Xíng") di Bān Jiéyú 班 婕 妤 (48 a.C- 2 d.C)
Una nuova, flessibile, candida seta di Qí, (1)
fresca e pura come lo sono gelo e neve,
ho usato per cucire un allegro ventaglio
rotondo, rotondo come la luna piena.
Lo nascondi, o signore, nella tua manica,
lo agiti e produce una leggera brezza.
Spesso temo che giunga la festa dell'autunno
quando il vento gelido scaccia i calori estivi.
Dimenticato nello scatolone delle cose inutili,
a metà del cammino perderà favore ed affetto.
(1) Il Regno di Qí 齊 國 fu l'ultimo degli antichi Stati cinesi ad essere conquistato dal Regno di Qín 秦 國 nel 221 a.C.
DELUSIONE SULLA SCALINATA DI GIADA ( 玉 階 怨 "Yù Jiē Yuàn" ) di Xiè Tiào 謝 眺 (464 d.C-499 d.C.)
Ha abbassato ormai le cortine di perle
e guarda lo svolazzare delle falene.
Tutta la notte ha cucito un abito di seta.
"Quando riuscirò infine a dimenticarti?".
DELUSIONE SULLA SCALINATA DI GIADA ( 玉 階 怨 "Yu Jiē Yuàn") di Lĭ Bái 李 白 (701 d.C.-762 d.C.)
La bianca brina che ricopre la scalinata di giada
ha intriso nella notte le delicate calze di seta.
La fanciulla riavvolge le cortine di cristallo
che tintinnano mentre contempla la luna d'autunno.
AMORE AMARO (怨 清 "Yuan Qing") di Li Bai 李 白 ( 701 d.C.-762 d.C.)
Riavvolge le cortine iridate
e poi siede, rigida e accigliata.
Si può solo vedere che ha pianto,
ma non si sa chi la fa soffrire.
SUL TONO DI "LA CANZONETTA DEL PALAZZO" (後 宮 詞 "Hòu Gōng Cí") di Bái Jūyì 白 居 易 (772 d.C.-846 d.C.)
Il fazzolettino è umido di pianto. Non riesce a prender sonno.
A notte alta, le giungono dal palazzo echi di canti e musiche.
Sa d'essere ancor bella, non è vecchia, eppure lui la trascura.
La testa china su un cesto di profumi, attende, triste, l'alba.