Yuán Hàowén 元好問 (1190 d.C.-1157 d.C.), nativo di Xīnzhōu 忻州 nell’attuale Shānxī 山西, fu un noto compositore di canzonette (詞 “cí” ) e di “canzoni letterarie (散曲; “sănqŭ”).
La storia che ha ispirato la poesia qui riportata è la seguente:
Nel quarto anno dell’era Tàihé 太和 (1205 d.C.), Yuán Hàowén si stava recando a Bìngzhōu 并州 per sostenervi un esame.
Durante una sosta presso il fiume Fén, incontrò un cacciatore che gli mostrò i corpi di due anatre selvatiche e gli raccontò una curiosa storia.
Egli aveva catturato un’anatra selvatica che s’era impigliata nelle sue reti e l’aveva uccisa.
Il compagno dell’anatra aveva continuato a lungo a volare intorno alle reti emettendo lamenti strazianti, poi, salito a grande altezza, s’era lasciato cadere in picchiata sfracellandosi al suolo.
Il poeta commosso comprò le due anatre e le seppellì insieme sulla riva del fiume Fén , poi compose, in ricordo del loro amore, una canzone intitolata “La Tomba delle Anatre Selvatiche”.
LA TOMBA DELLE ANATRE SELVATICHE
Vi domando, uomini, che cos`è questo amore
che impegna una coppia per la vita e la morte?
Dal sud al nord volavano le due anatre,
vecchie ali che conoscevan gelo e calura.
Bello è lo stare insieme, amaro l’addio.
S’aman d’una passione che è come la pazzia. (1)
Un sol pensiero deve averlo tormentato:
per chi volare solitario, senza sosta,
per infinite leghe di grigie nubi,
su mille scuri monti ammantati di neve?
Su questo cammino che costeggia il fiume Fén (2)
tacciono ora desolati flauti e tamburi.
Vaga la nebbia sulle distese di rovi,
fra cui non serve, ahimè, evocare lo spirito.(3)
Geme il dio della montagna tra vento e pioggia.
Il Cielo, geloso di queste anatre, non crede
che torneranno ad essere gialla polvere
come se fossero rigogoli o rondini.
Mille autunni vivranno, un tempo senza fine,
aspettando che dei poeti inebriati,
vengano a cantare qui sul loro tumulo.
问世间情是何物,直教生死相许。
天南地北双飞客,老翅几回寒暑。
欢乐趣,离别苦,就中更有痴儿女。
君应有语,渺万里层云,千山暮雪,只影向谁去。
横汾路,寂寞当年箫鼓,荒烟依旧平楚。
招魂楚些何嗟及,山鬼暗啼风雨。
天也妒,未信与,莺儿燕子俱黄土。
千秋万古,为留待骚人,狂歌痛饮,来访雁邱处。
NOTE
1) ll verso 就中更有痴儿女 (“jiù zhōng gèng yǒu chī érnǚ”) si legge letteralmente “tra di loro più di una coppia pazza”, sottintendendo che si tratta di pazzia d’amore.
2) Il fiume Fén, affluente del Fiume Giallo, scorre nella regione dello Shānxī ed è lungo 694 km.
3) L’espressione 招魂 (“zhāohún”) si riferisce all’antica cerimonia del “richiamo dell’anima”. Questo rito di origine sciamanica, utilizzato in origine come pratica con cui si sperava di risvegliare coloro che erano caduti in coma, divenne più tardi parte dei riti funebri tradizionali.