WÁNG WÉI 王 維
Wáng Wéi王 維 (699 d.C. – 761 d.C.) (1), famoso poeta, pittore, musicista e uomo politico dell’epoca Táng, nacque a Qíxiàn 祁 縣 , non lontano dalla città di Tàiyuán 太 原nello Shānxī 山 西, in una famiglia aristocratica. Più tardi suo padre si trasferì a Púzhōu 蒲 州, oggi Yŏngjìshì 永 济 市 nello Shānxī 山 西.
La famiglia paterna, i Wáng 王, e la famiglia materna, i Cūi 崔, appartenevano alle “Sette Grandi Famiglie”(七 姓 “qī xìng”), alle quali l’imperatore Gāozōng 唐 高 宗 aveva vietato, con un editto del 659 d.C., di stabilire relazioni matrimoniali tra di loro, per paura che diventassero in tal modo così potenti da minacciare la stabilità dell’Impero. All’epoca della nascita di Wáng Wéi quel divieto era ormai stato dimenticato.
Cresciuto in un ambito familiare molto influenzato dalla dottrina buddhista mahāyāna,scelse come nome di cortesia Mójié 摩 詰, che, aggiunto al nome personale Wé i維, formava il nome Wéimójié 維 摩 詰, trascrizione cinese del sanscrito Vimalakīrti (2). Fu con questo nome che, in seguito, prese l’abitudine di firmare le sue poesie.
In un epitaffio che compose per il monaco Dàoguāng 道 光 (683 d.C-739 d.C) dichiara che seguì per un decennio l’insegnamento di questo maestro del Buddhismo Chán, senza però precisare in quale periodo ciò avvenne.(3)
Primo di cinque fratelli, dimostrò una grande precocità nello studio e, a soli diciannove anni, si recò nella capitale Chang’Ān長 安 per prepararvi l’esame d’ammissione al pubblico impiego.Nell’attesa dell’esame acquistò una certa notorietà grazie alle sue doti poetiche ed alla sua abilità nel suonare la “pípá”( 琵 琶 ). Si dice che, proprio in questo periodo, abbia composto la famosa poesia intitolata “Il Canto della Sorgente dei Peschi” ( 桃 源 行 “táo yuán xíng”).
Nel 721 d.C., appena ventiduenne, superò l’esame, classificandosi al primo posto fra tutti i concorrenti ed ottenendo così l’ambito titolo di “zhuàng yuān” 狀 元.
Fu subito nominato “maestro di musica aggiunto”( 大 樂 承 “dà yuè chéng”) presso la Corte, ma, poco tempo dopo, fu trasferito al posto, molto meno prestigioso, di responsabile di un magazzino di cereali (司倉 参軍 “sī cáng shēn jūn””) nella provincia di Jìzhōu 冀 州. Secondo la tradizione, Wáng Wéi sarebbe stato così punito per aver lasciato che alcuni musicisti e danzatori alle sue dipendenze eseguissero la “Danza del Leone”( 舞 獅 “wŭshī”) in un contesto non appropriato (probabilmente al di fuori di una delle occasioni solenni per cui tale danza era prevista).
Dopo aver trascorso quattro anni a Jìzhōu, il poeta si trasferì nel 726 d.C a Línshàng, dove rimase per qualche tempo, e, più tardi, nel 728 d.C. fece ritorno a Cháng’Ān, dove strinse amicizia con il poeta Mèng Hàorán 孟浩 然.
In ogni caso, la sua carriera rimase bloccata per almeno una decina d’anni.
Nel frattempo doveva essersi sposato, non si sa precisamente quando, ma la moglie morì in giovane età. Dopo la morte della moglie, nel 731 d.C., non si risposò più.
Recatosi a Luòyáng nel 734 d.C., dedicò una poesia al ministro Zhāng Jŭlíng 張 九 齡 , la cui amicizia doveva successivamente agevolarlo nella sua carriera. Alcuni autori sostengono che, in realtà, indirizzò al ministro una domanda volta ad ottenere una nomina nella capitale. Le due cose non mi sembrano escludersi reciprocamente: un poeta ha il grande vantaggio di poter chiedere con bei versi ed eleganti allegorie cose che i comuni mortali devono implorare con banali ed avvilenti suppliche.
In attesa della risposta di Zhāng Jŭlíng, Wáng Wéi si ritirò, per un periodo di meditazione, sul Sōngshān 嵩 山 nella provincia di Henán 河 南 , dove sorgeva il celebre tempio di Shàolín 少 林 寺 , storicamente collegato allo sviluppo della dottrina Chán (禪 家 “chánjiā”) in Cina.
Ritornato a Luòyáng nel 735 d.C., vi fu nominato “memorialista della destra”(右 拾 遗 “yòushíyi”)(4) e ,nell’inverno di quello stesso anno, seguì l’Imperatore a Cháng’Ān, dove fu promosso al rango di “censore imperiale” (监 察 御 史 “jiāncháyùshĭ”) nell’ambito dell’Ufficio Investigativo ( 察 院 “chá yuàn”), competente per il controllo dei funzionari, l’organizzazione di ispezioni nelle province, l’amministrazione delle prigioni e l’esecuzione delle condanne. (5)
La caduta in disgrazia di Zhāng Jŭlíng 張 九 齡, sostituito agli inizi del 737 d.C. da Lĭ Línfŭ 李林甫, privò di un potente protettore Wáng Wéi, il quale fu inviato in missione a Liángzhōu 涼 州 , sulla frontiera nord-occidentale dell’Impero, da dove , scaduto il suo mandato,ritornò a Cháng’Ān nel 738 o nel 739 d.C.
Wáng Wéi approfittò di questo periodo di temporanea disoccupazione per visitare la suggestiva regione di Lántián 藍 田 ai piedi del monte Zhōngnán 中 南 山 a sud della capitale, dove fece amicizia con il letterato Péi Dí 裴 迪.
Nel 740 d.C. fu nominato all’Ufficio di Palazzo del Censorato ( 殿 院“dian yuàn”), cui spettava organizzare le udienze imperiali, custodire i simboli imperiali e gestire la pubblica sicurezza nella capitale, con il rango di “vice censore di palazzo”( 殿 中 侍 御 史 “dianzhōngshìyùshĭ” ).
Nell’inverno dello stesso anno fu inviato come ispettore a Xiāngyáng 襄 陽 nel Húbĕi 湖 北 e a Yĭngzhōu 郢 州 e, nell’estate dell’anno successivo, visitò il Língnán 嶺 南 , vale a dire le regioni meridionali dell’Impero.
Alla fine del 741 d.C. ritornò al Nord e rese visita al monaco Xuán 璇 , maestro della dottrina Chán( 禪 師 “chánshī”), nel famoso tempio di WăguānsÌ 瓦 官 寺 a Jiànkāng 健 康 . In quell’occasione compose una poesia intitolata “ In visita al saggio Xuán” (謁 璇 禪 師 “yè xuán chánshī”).
Durante l’anno 742 d.C. fu promosso “consigliere della sinistra”( 左 補 闕 ”zuòbŭjuè”) presso l’Ufficio Investigativo del Censorato.
Gli impegni lavorativi non lo assorbirono tuttavia troppo, giacché, a partire dal 741 d.C., trascorse lunghi periodi di riposo e di meditazione nella suggestiva regione montagnosa dello Zhōngnan 中 南 , circostanza che aiuta forse a comprendere perché, durante un quindicennio, la carriera amministrativa di Wáng Wéi procedette in modo abbastanza tranquillo, senza quei rapidi avanzamenti che caratterizzano spesso il “cursus honorum” dei funzionari più attivi e dinamici.
Fu in quegli anni che, con i suoi risparmi di funzionario relativamente ben pagato ed i guadagni derivanti dalla vendita dei suoi dipinti, poté comprare a Lántián un terreno che era appartenuto al poeta Sòng Zhīwén 宋 之 問detto Wăng Chuān 輞 川 e costruirvi una villa. In questa villa fece erigere un altare buddhista per la madre e quando costei morì, nel 748 d.C., vi trascorse i tradizionali tre anni di lutto, che visse in maniera rigorosissima, secondo l’antica tradizione confuciana.
Terminato il periodo di lutto, si rimise,nel 751 d.C. , a disposizione dell’amministrazione imperiale.
Quando, nel 756 d.C. , le truppe di Ān Lùshān occuparono Cháng’Ān, Wáng Wéi, che era malato, non poté allontanarsi dalla città prima del loro arrivo e fu quindi catturato. Confinato, in un primo tempo, nel monastero di Pŭtí菩 提 寺, fu poi condotto a Luòyáng, dove gli fu richiesto di collaborare con il governo dei ribelli.
Dopo aver vanamente tentato di eludere la proposta ( secondo la tradizione, si sarebbe finto sordo ed avrebbe ingerito sostanze che gli avrebbero causato piaghe nella bocca rendendogli difficile l'uso della parola), fu infine obbligato ad accettare un incarico, nel quale nondimeno si impegnò assai poco.
Questa involontaria collaborazione con i rivoltosi gli valse tuttavia,nel 757 d.C., quando le forze governative ricacciarono gli insorti, l’arresto ed un’ accusa di tradimento.
Per dimostrare la propria innocenza addusse come prova una poesia intitolata “Il Laghetto di Smeraldo Ghiacciato” (凝 壁 池 “níng bì chí”), scritta durante il periodo controverso, dalla quale traspariva la sua fedeltà alla dinastia Táng.(6) Gli fu però di molto aiuto anche l’intervento del fratello minore Wáng Jìn 王 縉, che si era distinto in particolare per aver difeso con successo la citta di Tàiyuán 太 原 nello Shānxī 山 西 dagli attacchi dei ribelli.
Si dedicò allora a pratiche buddhiste.
Liberato e riabilitato, ottenne dapprima una modesta carica come “attendente al seguito del principe ereditario” (“tàizĭ zhōngchóng” 太 子 中 充). (7)
Nel 759 d.C. fu riammesso al posto precedentemente occupato ed ulteriormente promosso, fino ad ottenere il posto di “maggiordomo imperiale”( 给 事 中. “jìshīzhōng”).
Nel suo ultimo anno di vita, 761 d.C., svolgeva le funzioni di vice-primo ministro della destra (尚 书 右 丞 “shangshū yòuchéng). (8)
Morì nel settimo mese del 761 d.C. ( secondo anno dell’era 上 元 “shàng yuān” dell’imperatoreDàizōng 唐 代 宗 ) (9) e fu sepolto a Lántián.
Fu conosciuto anche con i soprannomi di “ Buddha della Poesia” (“Shīfó 詩 佛), per la sua adesione alla dottrina buddhista, e di “Wáng, il vice- primo ministro della Destra ( “Wáng yuòchéng” 王 右 承 ), con riferimento alla funzione più importante da lui svolta nel corso della sua carriera.
Della sua produzione poetica sopravvivono circa quattrocento liriche, che furono per la prima volta raccolte e pubblicate, su ordine imperiale, dal fratello minore Wáng Jìn.
La sua poesia è caratterizzata da suggestive descrizioni di paesaggi montani e fluviali con poca ed irrilevante presenza umana. La contemplazione di grandi scenari naturali in cui l’uomo appare piccolo ed insignificante si può considerare come un tipo di ispirazione poetica indubbiamente influenzato dalla dottrina buddhista. Non è però opportuno inoltrarsi troppo su questa via, cercando a tutti i costi nei versi di Wáng Wéi un significato religioso e filosofico. Come osserva giustamente un commentatore: “ Se, quando il poeta contempla le nuvole che coprono il Monte Zhōngnán, noi cominciamo a dire che le nuvole sono l’allegoria delle illusioni umane e che la montagna rappresenta la realtà del mondo, rischiamo di sfigurare la poesia e di distruggerne l’incanto”.
Wáng Wéi godette di grande reputazione anche per le sue qualità di pittore e di calligrafo.
Fu ritenuto il creatore della Scuola Meridionale del Paesaggio (山 水 南 家 “shānshŭi nánjiā”) ed il suo stile fu imitato da Wáng Shímĭn 王 時 敏 e dai Sei maestri del Primo Periodo Qíng( “Qíng Liŭ Jiā” 清 六 家). Gli si attribuisce inoltre l’invenzione della tecnica pittorica detta “ad inchiostro spezzato” (破 墨 “pōmò”), fondata sull’accostamento di diverse sfumature d’inchiostro per rendere l’idea della densità e della profondità nella rappresentazione delle rocce e delle montagne. (10)
Come nella sua poesia aveva prevalentemente descritto la natura, così, nei suoi dipinti, si dedicò soprattutto alla rappresentazione dei paesaggi (山 水 畫 “shānshŭihuà”).
Della sua opera pittorica non sembra essersi conservato nulla, salvo forse il ritratto dell’erudito Fú Shèng 伏胜, che gli viene normalmente attribuito. (11)
Sū Dōngpò 蘇 東 坡 riassunse le caratteristiche dell’arte di Wáng Wéi in una frase concisa ed efficace: “Quanto a Wáng Wéi, si potrebbe dire che le sua poesia è pittura e che la sua pittura è poesia”.
NOTE
1) L’anno di nascita e l’anno di morte di Wáng Wéi non sono accertati con assoluta sicurezza. Alcune fonti forniscono altre date, più o meno plausibili (692-761; 699-759; 701-761).
2) Vimalakīrti ( विमलकीर्ति )è il personaggio centrale del Vimalakīrti Nirdeśa Sūtra( विमलकीर्ति निर्देश सूत्र ), uno dei testi sacri del Buddhismo Mahāyāna, composto intorno al 1° secolo d.C. Vimalakīrti, pur essendo un semplice laico, dà prova nel sūtra di superiore saggezza. Mantenendo un assoluto silenzio durante una assemblea di Bodhisattva che discutono sull’essenza del “nulla”, egli dimostra infatti che è inutile tentare di definire la“realtà suprema”e si presenta come un precursore della “meditazione silenziosa”,che fu poi una caratteristica del Buddhismo Chán (禅 家 “chánjiā”)
3) La frase che figura sulla stele di Dàoguāng è la seguente: “ Per dieci anni sedetti umilmente ai suoi piedi ed ascoltai i suoi insegnamenti”.
4) I ministeri erano normalmente divisi in due dipartimenti: quello della sinistra e quello della destra, meno importante. Nel censorato, il dipartimento della sinistra controllava i funzionari ed i militari in servizio nella capitale, mentre quello della destra controllava i funzionari ed i militari di stanza nelle province.
5) Il “memorialista” (拾 遗 “shíyí”) era un funzionario di medio livello a cui spettava il compito di ricordare all’Imperatore eventuali dimenticanze nell’esercizio dei suoi poteri. Si trattava di un incarico molto delicato perché spesso, per motivi politici o anche per motivi puramente personali, il sovrano non gradiva ricevere osservazioni sul proprio operato.
6) La prefazione della poesia ne spiega concisamente l’origine:
“Quando ero recluso nel monastero di Pŭtí, Péi Dí venne a visitarmi e mi raccontò come i ribelli avessero costretto i musicisti di corte a suonare per loro presso il Laghetto di Smeraldo Ghiacciato. Sentendo ciò, mi misi a piangere. Composi in segreto questi versi e li diedi a Péi Dí.
万户伤心生野烟,百僚何日更朝天。秋槐叶落空宫里, 凝碧池 头奏管弦
“Da innumerevoli case colpiteal cuore sale il fumo della desolazione.
Quando i cortigiani potranno di nuovo servire il Figlio del Cielo?
È autunno e le foglie della sofora cadono nel palazzo deserto.
Presso il Laghetto di Smeraldo Ghiacciato s’odono suoni di flauti e di liuti.”.
I versi di Wáng Wéi accennano ad uno dei numerosi episodi violenza verificatisi durante l’occupazione di Cháng’Ān: I ribelli riunirono i musicisti dell’orchestra imperiale e li costrinsero ad esibirsi per loro presso il Laghetto di Smeraldo Ghiacciato. Uno dei musicisti che, in segno di protesta, aveva gettato a terra il proprio strumento, fu immediatamente massacrato. Gli altri suonarono con le lacrime agli occhi e la morte nel cuore.
La poesia circolò di nascosto e fu copiata dall’abate del monastero sul retro di un “sūtra”. Essa fu poi prodotta, al momento opportuno, per dimostrare che Wáng Wéi era rimasto fedele alla causa imperiale.
7) I funzionari assegnati alla “casa” del principe ereditario ( 太 子 “tàizĭ” ) godevano, ovviamente, di un prestigio inferiore a quello di cui si fregiavano i funzionari che dipendevano direttamente dall’Imperatore. Inoltre, il titolo di 中 充( “zhōng chóng”), vale a dire “attendente di medio rango”, non sembra indicare funzioni particolarmente elevate.
8) Il vertice del governo centrale all’epoca dei Táng era costituito dal “Dipartimento degli Affari di Stato”( 尚 書 省 “shàngshūshĕng”).Il posto di direttore (令 “líng”), equivalente a quello di primo ministro, era raramente assegnato e, quando ciò accadeva, era attribuito al principe ereditario. Responsabile effettivo del dipartimento era dunque il vice-direttore ( 樸 射 “púyè”), che svolgeva, di fatto, le funzioni di primo ministro. Per evitare che questo funzionario divenisse troppo potente, l’ufficio fu presto sdoppiato affiancando al primo vice-direttore ( che fu chiamato “zuòpúyé” 左 樸 射) un secondo vice-direttore( che fu chiamato”yòupúyè”右 樸 射). Ciascuno dei vice-direttori era, a sua volta, coadiuvato da due vice-direttori aggiunti, cioè il “vice-direttore aggiunto della sinistra (尚 書 左 承 “shàngshū zuòchéng”) ed il “vice-direttore aggiunto della destra” (尚 書 右 承 “shàngshū yòuchéng”).
Il posto di vice-direttore aggiunto della destra, occupato da Wáng Wéi, comportava quindi l’esercizio di funzioni corrispondenti a quelle di un vice-primo ministro.
9) La “Storia dei Saggi Buddhisti” ( 佛 祖 歷 代 通 載 “fózŭ lìdài tōngzài” ) ricorda che Wáng Wéi morì “nell’anno del bufalo di metallo durante l’era Shàng Yuān”( 上 元 辛 丑“shàng yuān xīnchŏu“), cioè nel 761 d.C. La “Vecchia Storia della Dinastia T’ang“ (舊 唐 書“jiùtángshū“) indica invece il settimo mese del secondo anno dell’era Qián Yuān乾 元 , vale a dire l’autunno dell’anno 759 d.C.
10) Wáng Wéi avrebbe ideato la pittura „ad inchiostro spezzato“( 破 墨 „pòmò“), che è una tecnica della „pittura ad inchiostro“( 水 墨 畫 “shŭimòhuà”) intesa a rendere la densità delle rocce e delle montagne attraverso diverse gradazioni di inchiostro distribuite su superfici chiaramente disegnate. Questa tecnica va distinta dalla pittura „ad inchiostro spruzzato“( 発 墨pōmò“), in cui l’inchiostro è spruzzato con la mano o con il pennello. La seconda, che sarebbe stata inventata dal pittore Wáng Mò 王 墨 intorno all’804 d.C , fu dapprima usata nella pittura di paesaggio (山 水 畫 “shānshŭihuà”), ma venne in seguito utilizzata per rendere le pieghe degli abiti nei ritratti dei saggi taoisti e buddhisti.( 道 釋 畫 “dàoshìhuà”).
11) Il rotolo su cui figura il ritratto di Fú Shèng è attualmente conservato nel Museo delle Belle Arti di Osaka.