Guido Vitale (1872-1918), consigliere di legazione a Pechino, vi pubblicò nel 1896, sotto il titolo di “Pekinese Rhymes”, una piccola antologia di filastrocche e poesiole per bambini, accompagnate da una traduzione in lingua inglese e da un breve commento.
Nella prefazione, egli descrive con divertente ironia la nascita di questa raccolta:
“Mi venne l’idea di raccogliere le filastrocche e le poesie per bambini diffuse nella città di Pechino.
Il mio professore di cinese, che si dava arie di letterato, si indignò assai quando io gli chiesi di procurarmene qualche esempio e mi rispose con sussiego che non era possibile trovare in Cina sciocchezze di tal fatta.
La vista di alcuni dollari che, a quel punto, io tirai opportunamente fuori dal cassetto della scrivania gli fece tuttavia cambiare parere, cosicché si dichiarò disposto ad intraprendere una ricerca.
Grazie a questa ricerca, riuscii a raccogliere, in un primo tempo una quarantina di componimenti.
...”.(1)
La poesiola qui di seguito riportata si intitola 楊樹葉兒 (“Foglie di pioppo”.
楊樹葉兒
嘩拉拉
小孩兒睡覺找他媽
乖乖寳貝兒你睡罷
螞虎子來了我打他
yángshù yè er
huā lā lā
xiǎohái ér shuìjiào zhǎo tā mā
guāiguāi bǎobèi er nǐ shuì bà
mǎhǔzi láile wǒ dǎ tā
Le foglie di pioppo
fanno frush, frush, frush. (2)(3)
Il bimbo nel letto
vuole la mamma.
La mamma mormora:
“Dormi, tesoro.(4)
Se l’orco viene qui, (5)
lo bastoniamo”.
NOTE
1) Brano tradotto dall’inglese
2) Nel suo commento l’autore nota che lo stormire delle foglie di pioppo induce alla malinconia.
3) Il termine 嘩拉拉(“huā lā lā”) ha valore onomatopeico.
4)L’espressione 乖乖 (“guāiguai”) va intesa nel senso di “comportati bene”,”sta’buono” e quindi “dormi”.
5) Si designava con il nome di 螞虎子(“màhŭzi”) una creatura fantastica e orribile che si minacciava di chiamare quando si voleva far paura ai bambini (l’equivalente del nostro “babau”). Il carattere 螞 (“mă”) è un prefisso che si aggiunge ai nomi di insetti. Il termine 虎子(“hŭzi”) indica il cucciolo di tigre.