Brutte poesie o poesie false?
Il Lago Dàmíng
Lago di grande limpidezza,
grandezza d’un limpido lago. (1)
Sul grande, sul limpido lago
galleggiano fiori di loto
e su questi fiori di loto
immobili stanno dei rospi.
Ma, se li pizzichi,saltano.
大明湖
大明湖 明湖大。大明湖里有荷花。
荷花上面有蛤蟆。一戳一蹦达。
Pregando per la pioggia
Gran dio del cielo, anche tu ti chiami Zhāng.(2)
Perché mai mi rendi la vita dura?
Se fra tre giorni non cadrà la pioggia,
farò demolire il Tempio del Drago
e prenderò a cannonate tua madre.
求雨
玉皇爷爷也姓张,为啥为难俺宗昌?
三天之内不下 雨,先扒龙皇庙,再用
大炮轰你娘。
Visitando il Monte Tài
Di lontano il monte Tài sembra nero,
appuntito in cima e massiccio in basso,
ma se voi provaste a capovolgerlo,
sarebbe stretto in basso e largo in cima.
游泰山
远看泰山黑乎乎,上头细来下头粗。如把泰山倒过来,下头细来上头粗。
Se visitassi il padiglione di Pénglài (3)
Caspita, che razza di meraviglia!
Se possono viverci gli Immortali,
ci sarà pure un posticino per me?
Accanto alla finestra, coppa in mano,
io canterei dinanzi all’oceano.
In seguito, una partitina a carte
e, per terminare, una bella sbornia.
游蓬莱阁
好个蓬莱阁,他妈真不错。神仙能到的,俺也坐一坐。靠窗摆下酒,对海唱高歌。来来猜几拳,舅子怕喝多!
Questi versi, che fecero inorridire i letterati cinesi nei primi decenni del XX° secolo, non sono opera di un innocuo buontempone, bensì di un personaggio che la rivista americana Time definì, a suo tempo, “il più ignobile dei Signori della Guerra”. ( 4)
Ex-bandito, diventato poi generale e governatore di provincia, Zhāng Zhōngchāng 张 宗 昌 (1881-1932) era conosciuto come il signor “Tre Non So” 三 不 知 ,poiché era solito ripetere che non sapeva né quanti soldi, né quante concubine, né quanti soldati avesse a sua disposizione.
Tirannico e sanguinario, dimostrava al tempo stesso un’irrefrenabile tendenza a comportamenti che sconfinavano nel ridicolo e nel pagliaccesco.
Aveva, per esempio, l’abitudine di passare in rassegna le truppe accompagnato dalla vecchia madre, che aveva scelto come consigliere politico e militare. Una volta, volendo decorare un certo numero di soldati e non disponendo di metallo sufficiente per fabbricare le medaglie, fece ritagliare le medaglie nella carta stagnola.Un’altra volta ancora, avendo solennemente dichiarato, prima di partire per una spedizione militare, che sarebbe ritornato trionfatore o cadavere, rientrò a casa sdraiato in una cassa da morto.
Fu assassinato nel 1932 dal figlio di una delle sue vittime.
Come molti despoti, era convinto di essere un fine letterato, ed ha lasciato alla posterità una piccola ma assai discutibile produzione poetica.
Permane però il sospetto che molte delle sue “poesie” siano state inventate di sana pianta dai suoi nemici per screditarlo, se possibile, ulteriormente.
NOTA
1) Il gioco di parole contenuto nel primo verso si basa sul fatto che in cinese il termine 大明 (“dàmíng”) significa “grande splendore”, ”grande limpidezza”.
2) Nell’immenso Pantheon cinese non mancano divinità chiamate Zhāng 张, ma nessuna di esse è una divinità specifica della pioggia. Una precisa identificazione di questo dio è dunque difficile.
3) Nella mitologia cinese Pénglài 蓬 萊 era l’isola felice degli Immortali.
4) Gli occidentali traducevano con il termine “signori della guerra” l’espressione軍閥 (“jūnfá”), letteralmente “gruppo militare”, che designava le giunte militari che assunsero il potere nelle diverse regioni della Cina dopo la caduta della dinastia Qīng e i generali che ne erano a capo.