Questa canzone di Lĭ Zhīyí 李之仪 è composta sull’aria di una canzone di Lĭ Bái (1) cui è stato dato il titolo “Pensando alla bella di Qín” ( 忆 秦娥 “yì qín é”) perché in essa figurano le parole “la bella di Qín si sveglia dal sogno e c’è la luna sul palazzo di Qín”( 秦 娥 梦 断 秦 楼 月 “ qín é mèng duàn qín lóu yuè”).
Pensando alla bella di Qín
(su rime di Lĭ Bái)
Il limpido ruscello sussurra.
Il vento gelido risciacqua (2)
la luna in cima alla collina.
La luna in cima alla collina
saluta le nubi che se ne vanno e
dice loro addio.
Non so in che stagione siamo ora.
Da Língxiāo (3) non attendo più nulla,
non ho più notizie di te.(4)
Non ho più notizie di te.
Tra le barche che vanno e vengono , (5)
le due torri di guardia sono il mio orizzonte. (6)
忆秦娥
用太白韵
清溪咽,霜风洗出山头月。
山头月,迎得云归,还送云别。
不知今是何时节,凌歊望断音尘绝。
音尘绝,帆来帆去,天际双阙。
NOTE
1) Ecco il testo della poesia di Lĭ Bái:
Pensando alla bella di Qín
Sospira il flauto di bambù.
La bella di Qín si sveglia dal suo sogno.
C’è la luna sul palazzo di Qín.
La luna sul palazzo di Qín,
anno dopo anno,
prende il colore dei salici.
Triste fu l’addio sul ponte di Bàlíng.(7)
È un chiaro giorno d’autunno sul Lèyóuyuán. (8)
Non c’è rumore né polvere
sulla vecchia strada di Xiányáng. (9)
Non ha più notizie di lui.
Soffia nel tramonto
il freddo vento dell’ovest.
Per lei tutta la vita
è finita a Bàlíng. (10)
忆秦娥
箫声咽,秦娥梦断秦楼月。
秦楼月,年年柳色,灞陵伤别。
乐游原上清秋节,咸阳古道音尘绝。
音尘绝,西风残照,汉家陵阙
2) I dizionari danno al carattere 洗 (“xĭ”) il significato di “lavare”, ”sciacquare”. Ho interpretato questo termine in senso metaforico: il vento “lava” la luna perché le toglie di torno le nuvole che la nascondono.
3) Il pianoro di Língxiāo 凌歊 sorge presso la città di Chéngguān 城关, contea di Dāngtú 当涂, provincia dell’Ānhuī 安徽. Secondo la tradizione, l’imperatore Liú Yù 刘裕 della dinastia dei Liú Sòng 刘宋朝, che regnò dal 420 d.C. al 422 d.C., vi fece costruire una terrazza, sulla quale l’imperatore Liú Jùn 刘骏, che regnò dal 453 d.C. al 464 d.C, edificò poi una residenza estiva.
Poiché il nome non è accompagnato da alcuna preposizione non è chiaro se chi parla si trovi a Língxiāo oppure pensi a Língxiāo. Ho interpretato il verso nel senso che chi parla sia una donna e si lamenti di non avere notizie dell’amato che si trova lontano.
4) La mancanza di notizie è espressa con una frase idiomatica: “non c`è rumore né polvere “(音 尘 绝 “yĭn chén juè”) poiché l’arrivo di un corriere era segnalato dalla polvere che sollevava il cavallo lanciato al galoppo e dallo scalpitio degli zoccoli.
5) Le notizie potevano essere portate anche dalle barche che assicuravano i trasporti lungo il corso dei fiumi.
6) L’espressione 双阙 (“shuāng quē”) indicava, nei tempi antichi, le due torri di guardia che fiancheggiavano il portone d’ingresso del palazzo imperiale, dall’alto delle quali le sentinelle potevano vedere già di lontano chiunque si avvicinasse al palazzo.
7) Il ponte di Bàlíng 灞陵, nei pressi di Cháng’Ān 长安 era il punto in cui parenti ed amici salutavano chi lasciava la capitale per andare lontano in provincia.
8) Il Lèyóuyuán 乐游原 era un sobborgo di Cháng’Ān che sorgeva su un pianoro a sud-est della città.
9) La vecchia strada di Xiányáng 咸阳古道 era la principale via che dalla capitale conduceva verso le regioni settentrionali dell’Impero.
10) Ho interpretato in questo modo il verso (汉家陵阙“hàn jiā líng quē”) che, letteralmente significa “l’impero dei Hàn è la torre del palazzo ed il mausoleo imperiale”. Per la donna abbandonata tutta la vita si riduce al momento dell’addio sul ponte di Bàlíng.
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