Riporto qui di seguito due testi di Kim Sakkat (1807-1863), poeta coreano che scrisse in cinese.
路上见乞人尸
不知汝姓不识名,何处青山子故乡?
蝇侵腐肉喧朝日,乌唤孤魂吊夕阳。
一尺短筇身后物,数升残米乞时粮。
寄语前村诸子辈,携来一篑掩风霜。
Vedendo sul bordo della strada il cadavere di un mendicante
Non so qual sia il tuo cognome
ed ignoro anche il tuo nome.
Chissà dov’era il tuo paese
in mezzo ai verdi monti?
Il dì le mosche ronzano
fitte sul corpo disfatto.
La sera soli ti vegliano
a frotte i corvi voraci.
Un bastone (1) costituiva
tutto ciò che possedevi.
Un pugno di riso ciò
che avevi nella bisaccia.
Abitanti del villaggio,
ascoltatemi, vi prego!
Portate ceste di terra! (2)
Proteggetelo dal vento
e dal gelo!
NOTE
- Un “pezzo di bambù lungo un piede” (一尺短筇 ” yī chǐ duǎn qióng”) - spiega il commento - è un “bastone per tener lontani i cani” (打狗棒 “dǎ gǒu bàng”).
- Il termine 篑 (“ kuì”) - spiega il commento - indica le”ceste di bambù usate per trasportare terra (盛土竹器 “shèngtù zhúqì”)
佝僂
人皆平直爾何然
項在胸中膝在肩
回首不能看白日
側身僅可見靑天
臥如心字無三點
立似弓形失一絃
慟哭千秋歸去路
也應棺槨用團圓
Il Gobbo
Tutti gli uomini nascono diritti.
Perché solo tu sei venuto storto,
con il collo che è più basso del petto
e le spalle all’altezza dei ginocchi?
Gira pur la testa quanto ti pare
non riesci a vedere il sole splendente.
Per dare un’occhiata al bel cielo azzurro
devi contorcerti in maniera orrenda.
A letto sembri il carattere “cuore”
cui sian stati tolti tre trattini. (1)
Se uno ti guarda mentre sei in piedi
ti prende per un arco senza corda.
La cosa più triste sarà per te il viaggio
quando dovrai tornare all’eternità:
anche la cassa in cui ti metteranno
dovranno fabbricarla con la gobba.
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NOTA
- Se al carattere 心 si sottraggono i tre trattini superiori ciò che rimane è una specie di gobba 乚.
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