La poesia di Dù Fŭ, intitolata "Una notte sulla torre di guardia" (閣 夜 "gé yè") ci mostra lo spettacolo che il poeta, rinchiuso con i soldati in una fortezza assediata dai barbari, vede il mattino, dall'alto delle mura, dopo una giornata di battaglia.
UNA NOTTE SULLA TORRE DI GUARDIA
Alla fine dell'anno sole e luna accorciano i giorni. (1)
Ai confini della terra, neve e gelo. (2)
Il cielo è limpido e freddo.
Solenni tamburi e melanconici corni (3) annunciano l'ultimo turno di guardia. (4)
Il Fiume delle Stelle (5) si riflette tremolante sulle Tre Gole. (6)
Nell'accampamento dei barbari, (7)
selvagge urla di dolore (8) si levano da migliaia di bocche. (9)
La battaglia è stata terribile.
Ma alcuni cantano, uno si alza per andare a pescare,
altri vanno a far legna. (10)
Drago Accucciato, Cavallo Scalciante (11) non ci sono più,
sono ormai diventati arida polvere.
Tumulto delle vicende umane
Un libro mi basta, quieto e solitario. (12)
NOTE
1) Il poeta usa per indicare la luce e l’oscurita i termini 陰 (“yīn”) e 陽 (“yáng”).
2)“Tiān yá” 天 涯 = “ai confini del cielo”. Come si sa per i Cinesi dell’epoca Táng l’espressione “tiān xià” 天 下 (“sotto il cielo”) indicava il mondo, cioè la Cina. Ciò che si trovava ai confini del cielo era quindi “ai limiti del mondo”, cioè alle frontiere dell’Impero. Questa espressione ci mostra che Dù Fŭ doveva trovarsi in qualche avamposto situato in un territorio di confine. La frase “tiān yá hăi jiăo” 天 涯 海 角 (“ai confini del cielo, ai margini dell”oceano) è tradizionalmente usata per indicare posti lontani.
3) Il cambio della guardia era annunciato dal suono di corni e tamburi. Il poeta descrive questo suono come “triste e solenne” ( 悲 壯 “bēi zhuàng“). Nella poesia intitolata “Un bivacco” (宿 府 “sùfŭ”) Dù Fŭ menziona il “malinconico suono del corno” (角 聲 悲 “jiăo shēng bēi”) che lo ha tenuto sveglio tutta la notte.
4) “Gèng” 更 ” è il turno di guardia. Durante la notte erano previsti cinque turni di guardia, ciascuno della durata di due ore. L’ultimo terminava al sorgere dell’alba.
5) Il Fiume delle Stelle 星 河 (“xīng hé”) è la Via Lattea.
6) Le “Tre Gole” (三 峽 “sanxia”) è l’espressione usata per denominare la pittoresca regione delle rapide dello Yángzĭjiāng 揚 子 江 nella provincia del Húbĕi. 湖 北 È però una zona della Cina centrale, ben lontana dai confini minacciati dai barbari. Se Dù Fŭ non ha usato questa immagine per esprimere un sentimento di nostalgia nato nel contemplare il paesaggio notturno (“è il momento in cui la Via Lattea si riflette nelle Tre Gole”), si deve pensare che egli si trovi di fronte ad un paesaggio simile a quello delle Tre Gole.
7) Dal contesto si può pensare che Dù Fŭ si trovi in una fortezza assediata dai barbari o sulla Grande Muraglia.Infatti, anche se c`è stata battaglia ed i barbari hanno subito enormi perdite, essi sono ancora accampati nelle vicinanze e, dal suo punto, di osservazione, Dù Fŭ può vedere e sentire quanto accade nel loro accampamento.
8) “Yĕ kū” 野 哭= “selvaggi lamenti”. L’aggettivo “yĕ” 野 esprime l’idea di “barbaro”, selvaggio”. Il sostantivo “kū” 哭 indica il “pianto”, il “compianto”, le “nenie funebri”. Si deve pensare che il dolore venisse espresso dai barbari in forme molto più appariscenti rispetto ai rituali cinesi. All’osservatore cinese i pianti sfrenati dei barbari appaiono come “urla selvagge”.
9) “Qiān jiā” 千 家 = “migliaia di famiglie”. L’attacco dei barbari deve essere stato respinto con grande strage e sono perciò moltissime, nell’accampamento, le famiglie che piangono un loro congiunto.
10) Dall’alto della torre Dù Fŭ sorveglia l’insieme dell’accampamento e vede in un solo colpo d’occhio le varie attività che accompagnano il risveglio. Alcuni barbari cantano.Si tratta probabilmente di quelli che sono rimasti di guardia durante la notte e che, forse, seduti in cerchio intorno ai fuochi, hanno cantato per trascorrere il tempo. Taluni stanno uscendo dalle tende; alcuni vanno a pescare, altri a raccogliere legna per accendere il fuoco.
11) L’atmosfera da Far West che si percepisce in molte delle poesie che hanno per tema la vita delle zone di frontiera ( si veda ad es. La luna sul valico di montagna di Lĭ Bái) trova qui un ulteriore riscontro nei nomi fantasiosi dei capi barbari che sono morti durante la battaglia. “Drago Accucciato”, “Cavallo Scalciante” non possono non riportare immediatamente alla mente i nomi di due famosi capi degli Indiani d’America: “Toro Seduto” e “Cavallo Pazzo”.
12) La poesia termina su questo contrasto fondamentale: da una parte il tumulto, l’agitazione, l’attività frenetica, la guerra, le battaglie; dall’altro la calma e la serenità di chi legge e studia chiuso nella sua quiete e tranquillo nonostante il clamore delle vicende umane. Dù Fŭ ha operato la sua scelta e non se ne pente.
阁夜
岁 暮 阴 阳 催 短 景, 天 涯 霜 雪 霁 寒 宵.
五 更 鼓 角 声 悲 壮, 三 峡 星 河 影 动 摇.
野 哭 千 家 闻 战 伐, 夷 歌 数 处 起 渔 樵.
卧 龙 跃 马 终 黄 土, 人 事 音 书 漫 寂 寥.
GÉ YÈ
suì mù yīn yáng cuī duăn jĭng tiān yá shuāng xuĕ jì hán xiāo
wū gēng gŭ jiăo shēng bēi zhuàng sān xiá xīng hé yĭng dòng yáo
yĕ kū qiān jiā wén zhàn fá yí gē shù chŭ qĭ yú qiáo
wò lóng yuè mă zhōng huáng tŭ rén shì yīn shū màn jì liào