Wáng Hàn
Poche sono le notizie biografiche che abbiamo di Wáng Hán 王 翰 ( 王 瀚 , se seguiamo la grafia adottata dal Jiù Táng Shū - 舊 唐 書 “Il vecchio libro dei Táng”) , il quale figura nel Tángshī Sānbăi Shŏu 唐 詩 三 百 首 con una sola composizione: “Una canzone di Liángzhōu” (涼 州 詞 “Liángzhōu Cí”).
Sappiamo che era originario di Jìnyáng 晉 楊 (oggi Tàiyuán 太 原 , nello Shānxī 山 西 ), ma ignoriamo sia quando nacque sia quando morì. Il famoso poeta e studioso di letteratura Wén Yīdūo 聞 一 多 (1899-1946) congettura, nella sua ricerca dedicata alla poesia Táng intitolata “Tángshī Dàjì” 唐 詩 大 系 , che sia nato nel 687 d.C. e morto nel 726 d.C.
Risulta dal Táng Cáizĭ Zhuàn ( 唐 才 子 傳 “I genii dell’epoca Táng), pubblicato nel 1304 d.C., che avrebbe conseguito il diploma di “jìnshì” 進 士 nel primo anno dell’era Jĭngyún 景 雲 , vale a dire nel 710 d.C.
Più tardi, secondo il Jiù Táng Shū, Zhāng Jiāzhēn 張 嘉 貞 , che fu viceprefetto (長 史 “zhăngshì”) di Bìngzhōu 並 州 dal 716 d.C. al 720 d.C., resosi conto del suo straordinario talento, lo avrebbe raccomandato per un incarico pubblico.
Assunto come segretario ministeriale ( 秘 書 正 字 “mìshū zhēngjì”) nel 721 d.C. dal primo ministro Zhāng Yuè 張 說, fu più tardi promosso funzionario di medio livello (駕 部 員 外 郎 “jiàbù yuánwàiláng”).
Sarebbe poi stato nominato viceprefetto 長 史 (“zhăngshì”) di Rŭzhōu 汝 州 nel Hénán 河 南 , ma, a causa del suo carattere franco e diretto, si sarebbe creato molte inimicizie e sarebbe stato trasferito ad incarichi meno prestigiosi: dapprima assistente amministrativo (別 駕 “bièjià”) del prefetto di Xiànzhōu 仙 州, in seguito assistente del viceprefetto 司 馬 ( “sīmă”) a Dàozhōu. 道 州 nel Húnán 湖 南 , dove sarebbe morto in ancor giovane età.
La poesia qui tradotta invoca comprensione per il comportamento dei soldati inviati a combattere nelle regioni di frontiera. ( Liángzhōu 涼 州, oggi Wŭwēi 武 威 nel Gānsù 甘 肃 , era teatro di frequenti scontri con le tribù barbare della steppa). Si possono ben perdonare loro le ubriacature e gli schiamazzi, se si considera che stanno partendo per una spedizione da cui pochi faranno ritorno.
Una canzone di Liángzhōu
Del buon vino la notte “Grandi bevute e canti, Ebbri, stesi per terra. Quanti ne ritornano
in coppe scintillanti. poi su, in fretta, a cavallo. (1) Non ridete di loro. da assalti e battaglie?
葡 萄 美 酒 夜 光 杯 pú táo mĕi jiŭ yè guāng bēi
欲 飲 琵 琶 馬 上 催 yù yĭn pí pá mă shàng cuī
醉 卧 沙 場 君 莫 笑 zuì wò shā chāng jūn mò xiào
古 來 征 戰 幾 人 回 gŭ lài zhēng zhàn jĭ rén huí
NOTA
(1) Alcuni interpretano questo verso in modo differente. Ad es. “Vorrebbero bere, ma il liuto li sprona a montare in fretta a cavallo”.Mi sembra tuttavia strano equiparare il liuto 琵 琶 (pípá) a strumenti come i tamburi e le trombe. Mi è parso più logico pensare che, inserendo nel verso il termine “liuto”, il poeta intendesse dire:” Vorrebbero bere, suonare e cantare, ma devono saltare in fretta a cavallo per andare contro il nemico”. Altre traduzioni ancora sono ovviamente possibili.