Poco si sa di Cuī Tú 崔塗, nato nell’854 d.C., il cui nome ci è stato tramandato grazie a due composizioni,”Alla Vigilia del Nuovo Anno”( 除夜有懷 “chúyè yǒu huái “) e “L’Anatra Solitaria”( 孤雁 “gū yàn”), riprese nell’antologia intitolata “Trecento poesie dell’epoca Táng” (唐詩三百首 “táng shī sānbǎi shǒu”).
La seconda, di cui riporto qui sotto la mia traduzione, può facilmente essere interpretata in senso allegorico.
L’anatra solitaria
Stormi d’anatre tornano a casa
volando in lunghe file.
Son già partiti tutti.
Dove stai andando, ombra solitaria?
Nella pioggia serale tu chiami,
ma non trovi più gli altri.
S’è oramai fatto tardi
quando ti posi, solo, sul greto.
Attraversi nel buio le nubi
che incombono sul fiume.
Ti guida di lontano
la gelida luna dei valichi.
Forse non porrà fine al tuo volo
la freccia del cacciatore.
Quant’è duro tuttavia
compiere il viaggio in solitudine!
幾行歸塞盡 片影獨何之
暮雨相呼失 寒塘欲下遲
渚雲低暗渡 關月冷相隨
未必逢矰繳 孤飛自可疑