Un dialogo di Confucio tradotto nel linguaggio di oggi.
Un giorno il professore stava conversando con quattro dei suoi studenti: Zi Lu, Ceng Xi, Ran You e Gong Si Hua.
Ad un certo punto disse loro: “ Voi siete soliti lamentarvi del fatto che nessuno riconosce le vostre capacità, ma ora, esprimetevi con franchezza e senza timore, anche se io sono più anziano di voi, e raccontatemi che cosa fareste se vi fosse offerta la possibilità di realizzare i vostri sogni?”
Zi Lu rispose per primo, tutto eccitato: “Se mi fosse affidato il governo di un grande Stato, circondato da vicini potenti, minacciato dall’esterno, angustiato da gravi difficoltà economiche, nel giro di tre anni ridarei fiducia ai cittadini ed imprimerei un nuovo slancio alla politica”.
Il professore sorrise e, rivolgendosi a Ran You, gli domandò: “Tu, invece, che cosa faresti?”.
“Io “ rispose Ran You “ mi accontenterei di governare un minuscolo staterello e di riportarlo in tre anni ad una situazione di benessere, senza tuttavia arrischiare riforme politiche e morali, che lascerei tentare a qualcuno più preparato di me”.
“E tu, Gong Si Hua?” fece il professore: “ Spiegaci quali sarebbero i tuoi piani.”.
“Non oso dire che sarai capace di intraprendere simili riforme” dichiarò quello “ma mi metterei a raccogliere esperienze per poterle fare. Cercherei di partecipare alle cerimonie solenni e di essere presente alle riunioni degli alti responsabili, anche a costo di esercitare i compiti più irrilevanti”.
“Non abbiamo ancora sentito Ceng Xi” osservò il professore.
Ceng Xi, smise di pizzicare la chitarra, le cui corde vibrarono ancora un attimo, mise da parte lo strumento e rispose: “Mi dispiace di non avere le stesse ambizioni dei miei colleghi”.
“Che male c’è?” osservò il professore “Ciascuno è libero di esprimere le proprie preferenze”.
Allora Ceng Xi disse: “ In questo ultimo mese di primavera, quando ci si veste ormai con gli abiti leggeri, mi piacerebbe andare a fare il bagno nel fiume Yi, in mezzo ad un’allegra compagnia di giovanotti e di ragazzini, sedermi a prendere il fresco sulla terrazza panoramica e ritornare a casa cantando allegramente”.
“Piacerebbe anche a me” sospirò il professore.
Quando gli altri tre studenti se ne furono andati, Ceng Xi rimase ancora un momento con il professore e gli domandò: “Mi può dire, per favore, che cosa ne pensa delle idee dei miei amici?”.
“Hanno semplicemente raccontato ciò che vorrebbero fare.” gli rispose il professore.
“Però, mentre Zi Lu parlava, Lei sorrideva”.
“Ho sorriso perché Zi Lu ha parlato con superficialità e presunzione. Per governare uno Stato ci vuole una profonda consapevolezza etica”.
“Ma non ha parlato di governo dello Stato anche Rou You?”.
“ Sì” ammise il professore “ Non si può negare che anche un piccolo Stato è pur sempre uno Stato”.
“In fondo “ insistette Ceng Xi “ anche Gong Si Hua ha parlato di governo”.
“Lo ha fatto di certo con molta discrezione e modestia” riconobbe il professore “ ma è chiaro che partecipare alle solenni celebrazioni dello Stato ed assistere alle riunioni delle più alte cariche vuol dire fare della politica al massimo livello, non svolgere un ruolo marginale”.
(dai “Dialoghi di Confucio”, 11.26)
GLOSSARIO
Per consentire al lettore di riconoscere questo dialogo, quando sfoglierà il Lun Yu 論語 nel testo originale o ne esaminerà una traduzione letterale, occorre offrirgli un piccolo glossario dei termini che vi figurano:
“Il professore = 夫子 od anche semplicemente 子 (il Maestro)
Gli studenti = 子 ( i discepoli, chiamati anch’essi “maestri” perché disponevano già di una solida formazione culturale)
Un grande Stato = 千乘之國 (una Grande Potenza, uno Stato che può schierare mille carri da guerra)
Gravi difficoltà economiche = 飢饉 ( "carestia, fame")
Uno Staterello = 方六七十﹐如五六十 (uno Stato il cui territorio, a titolo esemplificativo, può andare da 625 km2 a 1.050 km2. Il "li" era un' unità di misura corrispondente a un po' più di 500 metri.
Arrischiare riforme = 如其裡樂 ( "cercare di ristabilire i riti e la musica”)
Le cerimonie solenni = 宗廟之事 ("i riti del tempio ancestrale")
Le riunioni degli alti responsabil i= 會同 ( "le assemblee dei feudatari")
Il modesto assistente = 小相 ( funzionario di basso rango che ha per uniforme una tunica scura ed un berretto nero e che svolge compiti irrilevanti (耑掌甫"= porta la cassetta dei sigilli").
La chitarra = 瑟 (il “sé”, antico strumento musicale simile alla cetra).
I giovanotti = 冠 者 ( adolescenti che portano già il berretto, segno di raggiunta maturità)
La terrazza panoramica 舞雩 = terrazza o palco in posizione soprelevata, dove si effettuavano le danze per invocare la pioggia in caso di siccità
Avere una profonda consapevolezza etica = 為國以裡 ("governare lo Stato conformandosi ai riti")
Fare della politica al massimo livello = 大相 ( "essere un alto funzionario")