Guăn Dàoshēng 管 道 昇 (1262 d.C.-1319 d.C.),moglie di Zhào Mèngfŭ 趙 孟 頫 (1254 d.C-1322 d.C.), famoso letterato, pittore e calligrafo dell’epoca Yuán 元 朝 , fu anch’essa poetessa e pittrice di grande reputazione. Il figlio di questa celebre coppia , Zhào Yōng 赵雍, fu, a sua volta, un famoso calligrafo, tanto da indurre l’imperatore Rénzōng della dinastia Yuán 元 仁 宗 ad osservare che tutto il talento artistico del paese sembrava essersi concentrato in una sola famiglia.
Era uso, a quei tempi - e forse anche oggi, seppur non ufficialmente- che gli alti dignitari avessero, accanto alla moglie, una o più concubine. Quando Guăn Dàoshēng cominciò ad invecchiare, Zhào Mèngfŭ valutò la possibilità di prendersi una concubina più giovane, ma non osando dirlo personalmente alla consorte, manifestò le proprie intenzioni in una poesia.(1)
Guăn Dàoshèng gli rispose con un’ altra poesia , piena di sentimento e di dignità, che convinse il marito ad abbandonare il suo progetto.
Io sono te e tu sei me
你 儂 我 儂 nĭ nóng wŏ nóng
Io sono te e tu sei me.
Una grande passione,
e quanto, quanto amore!
Un amore di fuoco!
Con un pezzo d’argilla
hanno modellato te,
con un secondo pezzo
sono stata plasmata io.
Ci hanno sciolti nell’acqua
mescolando le argille.
Da un pezzo son rinata io,
dal secondo pezzo, tu.
Ora, nella tua argilla,
ci sta una parte di me,
mentre nella mia argilla
ci sta una parte di te.
Con te, tutta la vita,
una sola coperta,
con te, dopo la morte,
in una sola bara.
nĭ nóng wŏ nóng, tè shà qíng duò 你 儂 我 儂 忒 煞 情 多
qíng duò chù rè rú huŏ. 情 多 處 熱 如 火
bă yí kuài ní, niăn yí gè nĭ, sù yí gè wŏ 把 一 塊 泥 捻 一 個 泥 塑 一 個 我
jiāng zán liàn gè yì qĭ dă pò, yòng shuĭ tiáo hé 將 咱 兩 個 一 起 打 破 用 水 調 合
zài niăn yí gè nĭ, zài sù yí gè wŏ, 再 捻 一 個 你, 再 塑 一 個 我
wŏ ní zhōng yŏu ní, nĭ ní zhōng yŏu wŏ 我 泥 中 有 你 泥 中 有 我
yŭ nĭ shēng tóng yí gè qīn, sĭ tóng yí gè guŏ 與 你 生 同 意 個 衾 死 同 意 個 槨
Note
1) La poesia, contraddistinta- almeno secondo la nostra sensibilità- da una particolare mancanza di tatto e di buon gusto, con cui Zhào Mèngfŭ comunicò alla moglie la propria intenzione di prendersi una concubina, ci è stata conservata.
Eccone il testo:
Io sono un dignitario e tu sei mia moglie. 我为学士,你做夫人 wŏ wéi xué shì, nĭ zuò fū rén
Sai che Wáng Wéi aveva due concubine 岂不闻王学士有桃叶、桃根 qĭ bù wén wáng xué shì yŏu táo yè táo gēn
Bocciolo di Pesco e Radice di Pesco,
che pure Sū Shì aveva due concubine 苏学士有朝云暮云? sū xué shì yŏu zhăo yún hūn yún
Nube del Mattino e Nube della Sera?
Se io sposassi qualche bella di Wú o di Yuè 我便多娶几个吴姬越女,无过分 wŏ biàn duō qŭ jī gè wú yuè yuè nǚ wú guò fēn
non penso che dovresti irritartene
visto che hai già superato i quarant’anni.尔年已过四旬,只管占住玉堂春。nĭ nián yĭ guò sì xun zhĭ zhān guăn zhù yù táng chūn
Sarai pur sempre la padrona di casa.
La risposta di Guăn Dàoshēng è indubbiamente assai migliore tanto per il rispetto delle buone maniere quanto, e soprattutto, per il suo valore poetico.