I repentini cambiamenti di moda in campo musicale non sono una caratteristica dei nostri tempi.
Anche nella Cina dei Táng i gusti delle giovani generazioni facevano spesso piazza pulita di ciò che ai padri era sembrato romantico, emozionante e suggestivo e che ai figli appariva invece semplicemente superato.
Così l'antica e venerabile "qín" 琴 ("cetra a sette corde") venne spodestata in pochi anni da strumenti d'origine straniera, ad es. il "qiāngdí" 羌 笛 ("flauto dei Qiāng") e la "pípá" 琵 琶 ("liuto"), dotati di nuove sonorità che esprimevano la sensibililità un po' esotica di popoli diversi dai Cinesi.
Essa dovette cedere il passo anche ad un altro tipo di cetra, meno antico e meno ricco di nobili tradizioni, il "qínzhēng" 秦 筝 ("cetra di Qín").
Ai poeti, come Bái Jūyì 白 居 易 , rimase soltanto...la nostalgia degli strumenti e delle melodie del passato.
LA CETRA ABBANDONATA
Legno e seta formarono insieme questa cetra (1),
da cui nacquero le stupende vecchie melodie,
quelle che ora sono disprezzate e fuori moda.
Dicono che adesso non commuovono più nessuno.
Il plettro di giada ha smarrito i suoi vivi riflessi.
Le corde vermiglie sono diventate polvere.
Da lungo tempo lo strumento giace in abbandono,
ma ancora tintinnano gli echi del suono perduto.
Vano sarebbe incitarti a pizzicare le corde (2).
Se ,anche, tu lo suonassi, qualcuno t'ascolterebbe?
Che c'è all'origine di tutta questa confusione?
Ne sono causa il flauto dei Qiāng (3) e l'arpa di Qín (4).
NOTE
1) I termini "qín" 琴 e "gŭqin" 古 琴 ( "cetra" e "antica cetra") sono spesso tradotti, in modo non troppo accurato, con "liuto" e "antico liuto", sulla base di un famoso libro del romanziere e musicologo olandese Robert van Gulik intitolato "The Lore of the Chinese Lute".
A stretto rigor di termini, il "qín" 琴 è piuttosto una "cetra", in quanto appartiene a quella categoria di strumenti in cui le corde non si stendono oltre la cassa di risonanza.
Un vero liuto è invece il "qínqín" 秦 琴 ("liuto di Qín"), in cui le corde sono fissate al manico dello strumento.
Il "qin"琴 , le cui origini vengono fatte risalire dalla tradizione a tempi antichissimi, si suonava pizzicando le sue sette corde con la punta delle dita o con un plettro. Il suo tono basso e delicato impediva di abbinarlo a strumenti di tono più alto e squillante che ne avrebbero coperto le note. Lo si usava quindi come strumento solista o in duetto con il "sè" 瑟 ("cetra a venticinque corde").
2) Bái Jūyì si prende qui una licenza poetica perché ci ha appena detto che le corde dello strumento sono cadute in polvere.
3) Il "qiāngdì" 羌 笛 ("flauto dei Qiāng") è un flauto verticale, formato da due canne di bambù lunghe 15-20 centimetri, legate insieme da fili di seta. Originariamente aveva quattro fori. Un quinto foro, per gli acuti, sarebbe stato aggiunto nel 1° secolo a.C. da Jīng Fáng 京房. Un sesto foro è stato aggiunto in tempi più recenti.
Tale flauto è tipico del popolo dei Qiāng 羌 , piccola minoranza etnica di stirpe tibetana stabilita nel Sìchuān 四 川.
L'epoca dei Táng vide fiorire gli scambi culturali della Cina con i popoli limitrofi, cosa che ebbe per conseguenza, in campo musicale, l'introduzione di nuovi ritmi e di nuovi strumenti.
4) Il "zhēng" 筝 o "gŭzhēng" 古 筝 è un tipo di "cetra" a ponticelli, con un numero variabile di corde.
Secondo la leggenda, sarebbe stato inventato da un maestro di "sè" 瑟 , il quale, per evitare liti tra le sue due figlie, entrambe appassionate musiciste, avrebbe smontato il proprio strumento e con il materiale disponibile ne avrebbe fabbricati due: una cetra di tredici corde ed un'altra di dodici.
Storicamente, si passò dalle 5 corde originarie alle 16 dell'epoca Táng, per arrivare, nei tempi moderni, addirittura a 23-25.
Il "qínzhēng" 秦 筝 , inventato a Qín 秦 nel periodo degli Stati Combattenti 战 国 时 代 ( 450 a.C- 221 a.C.), è una delle varie forme assunte da questo strumento durante la sua lunga evoluzione storica.
Da un punto di vista tecnico, la traduzione più corretta non sarebbe quindi "arpa di Qín", bensì "cetra di Qín".
废 琴
丝 桐 合 为 琴 , 中 有 太 古 声.
古 声 淡 无 味, 不 称 今 人 情.
玉 徽 光 彩 灭 , 朱 弦 尘 土 生.
废 弃 来 已 久 , 遗 音 尚 泠 泠.
不 辞 为 君 弹 , 纵 弹 人 不 听.
何 物 使 之 然? 羌 笛 与 秦 筝.
FÈI QÍN
sī tóng hé wéi qín
zhōng yŏu tài gŭ shēng
gŭ shēng dàn wú wèi
bù chēng jīn rén qíng
yù huī guāng căi lìng
zhū xián chén tŭ shēng
fèi qí lái yĭ jiŭ
yí yīn cháng líng líng
bù cí wéi jūn tán
zòng tán rén bù tíng
hé wù shĭ zhī rán
qiāng dì yŭ qín zhēng