la gente di casa è già a letto. dēng qīng rén yì mián
I topi affamati sbucano 饥 鼠 稍 出 穴
fuori dai loro nascondigli jī shū shāo chū xué
ed è subito un gran trambusto 掀 翻 盘 盂 响
di piatti e tazze rovesciate. xiān fān pán yú xiăng
Ho un sussulto per la sorpresa 惊 聒 梦 寐 辍
e smetto di fantasticare. jīng guā mèng mèi chuò
Temo che mi faccian cadere 唯 愁 几 砚 朴
il calamaio dal tavolo. wéi chóu jĭ yàn pū
che si mettano a rosicchiare 又 恐 架 书 啮
i libri sopra gli scaffali. yòu kŏng jià shū niè
Quegli scemetti dei bambini 痴 儿 效 猫 鸣
urlano in coro: “miaoo, miaoo”. chī ér xiào māo míng
Come ha fatto a venirgli in mente 此 计 诚 已 拙
un’idea così stupida? (1) cĭ jì chéng yì zhuó
NOTA
1) Forse con un pizzico di autoironia, forse in modo del tutto inconsapevole, Méi Yáochén ci presenta il ritratto di un vecchio letterato così immerso nei suoi studi e così preoccupato dei suoi libri da non esser più capace di divertirsi di fronte all’allegria ed all’ingenuità dei bambini.