UN TESTO DI GUŌDIÀN
Nel 1993 alcuni archeologi che effettuavano scavi a Jīngmén 荊 門 nella provincia del Húbĕi 湖 北 scoprirono una tomba risalente al periodo degli Stati combattenti (戰 國 時 代 “zhàn guó shí dài”). La tomba si trovava nel villaggio di Guōdiàn 郭 店 , a soli nove chilometri a nord di Yĭng 郢 , che fu dal 676 a.C. al 278 a.C. la capitale del potente regno di Chŭ 楚 國 . Dopo accurati esami, gli studiosi giunsero alla conclusione che si trattava della sepoltura di un letterato, probabilmente un precettore del giovane principe Xióng Héng 熊 橫 , che regnò più tardi sul regno di Chŭ, con il nome di Qĭngxiāng 頃 襄 , dal 298 a.C. al 263 a.C. Nello spazio tra la bara e il sarcofago di pietra furono ritrovate parecchie centinaia di listelli di bambù (簡 “jiān”) (1), contenenti, in totale, più di diecimila caratteri. Il ritrovamento si rivelò subito di grande importanza storica e letteraria perché mise a disposizione dei ricercatori una serie di testi originali databili intorno al 300 a.C. Taluni di essi corrispondevano ad opere già conosciute: alcuni brani del Dào Dé Jīng 道 德 經 , un capitolo del Libro dei Riti 禮 記 , storie del Libro dei Documenti 書 經 ( il testo intitolato “La Via di Táng e Yú” 唐 虞 之 道 riprende infatti il tema della “successione del più degno” e dei rapporti tra i mitici imperatori Yáo 堯, detto anche Táng, e Shùn 舜 , detto anche Yú). Altri erano invece testi di cui, fino a quel momento, s’era ignorata persino l’esistenza. Uno di questi è un breve testo di circa 150 caratteri intitolato “Il duca Mù di Lŭ interroga Zĭsī”(魯 穆 公 問 子 思 “lŭ mù gōng wén zĭsī”).
Il duca Mù di Lŭ interroga Zĭsī
Il duca Mù di Lŭ (1) domandò a Zĭsī (2): “ Chi si può definire un buon ministro? ”.
Zĭsī gli rispose:”Si può definire un buon ministro colui che non tace mai gli sbagli del suo sovrano”.
La risposta non piacque al duca, che salutò il Maestro e si allontanò.
Imbattutosi in Chéng Sūn Yì (3), il duca gli disse: “Ho chiesto a Zĭsī di darmi una definizione del buon ministro e mi ha risposto che si può definire un buon ministro colui che non tace mai gli sbagli del suo sovrano. Io ne dubito e non riesco a convincermene”.
“Ahimè! “gli rispose Chéng Sūn Yì : “Ha ragione lui. C’è sempre qualcuno disposto a rischiare la vita per il suo sovrano perché, facendolo, può ottenere titoli, feudi e ricchezze, ma non c’è mai nessuno disposto a censurare le colpe del proprio sovrano, perché, facendolo, perderebbe titoli e feudi. Tranne Zĭsī, non ho mai sentito nessuno dire che chi si comporta secondo giustizia perde titoli e feudi ”.
NOTE
1) Prima dell’invenzione della carta,che avvenne ai tempi della dinastia Hàn 漢 朝 (206 a.C-220d.C.) si scriveva su pietra, legno e seta. Il materiale più economico e quindi più usato era costituito da listelli di bambù 簡 (“jiăn”),che venivano poi raccolti in fascetti tenuti insieme da cordicelle.
2) Il duca Mù di Lŭ 魯 穆 公 regnò dal 407 a.C.al 377 a.C.
3) Zĭsī 子 思 (481 a.C.-402 a.C.), figlio di Bóyŭ 伯 魚 e nipote di Confucio 孔 夫 子 , è considerato dalla tradizione come il maestro di Mencio 孟 子 . Avrebbe scritto varie opere, tra cui “La dottrina del giusto mezzo”中 庸 (“zhōng yōng”).
(4) Di Chéng Sūn Yì 成 孫 弋 non si hanno notizie da altre fonti . Si può supporre che fosse un saggio del periodo degli Stati Combattenti.
魯穆公問子思
魯穆公问于子思曰:“何如而可谓忠臣?”子思曰:“恒称其君之恶者,可谓忠臣矣。”公不悦,揖而退之。成孙弋见,公曰:“乡者吾问忠臣于子思,子思曰:‘恒称其君之恶者,可谓忠臣矣。’寡人惑焉,而未之得也。”成孙弋 “噫,善哉,言乎!夫为其君之 故 杀其身者,尝有之矣。恒称其君之恶,未之有也。夫为其[君]之故杀其身者,效禄爵者也。恒称其君之恶者,远禄爵者[也]。为 义 而远禄爵,非子思,吾 恶闻之.