Capitolo IV
Stamattina sono rimasto tranquillamente seduto per un bel momento. Il vecchio Chen è venuto a portarmi il pranzo: un zuppa di verdure ed un pesce al vapore. Gli occhi del pesce erano bianchi e duri, la bocca spalancata proprio come quella delle persone che vogliono mangiare carne umana.
Dopo averne ingoiati alcuni bocconi, non sapevo più dire se quei pezzetti
di carne molliccia erano carne di pesce o carne umana. Mi sono rimasti
sullo stomaco ed ho finito per vomitare.
Allora ho detto al vecchio Chen : “Va’ a dire a mio fratello che qui mi sento
soffocare e che vorrei fare due passi in giardino”.
Il vecchio Chen se n’è andato senza rispondermi, ma dopo un po' è tornato e mi ha aperto la porta.
Io però non mi sono mosso. Volevo vedere come mi avrebbero trattato. Ero sicuro che non mi avrebbero lasciato libero di fare ciò che volevo. Ed infatti, mio fratello mi si è subito avvicinando camminando lentamente per accompagnare verso di me un tipo anziano che aveva negli occhi lo sguardo di un assassino.Temendo che me ne accorgessi, questo tizio aveva chinato la testa e mi sbirciava di soppiatto da sopra il bordo degli occhiali.
“Oggi hai l’aria di stare proprio bene” ha osservato mio fratello.
“Sì” ho risposto.
“Stamane ho pregato il dottor He di passare un attimo da noi per darti un’occhiata”.
“Va bene” ho risposto, anche se sapevo con certezza che quel vecchio era semplicemente il boia travestito, il quale, facendo finta di tastarmi il polso, voleva in realtà controllare se ero abbastanza grasso, perché, in ricompensa della sua opera, avrebbe ricevuto anche lui una porzione della mia carne da mangiare.
Ma io non ho avuto paura.
Non sono un cannibale, ma sono lo stesso più coraggioso di loro.
Gli ho presentato i polsi per vedere che cosa avrebbe fatto.
Si è seduto, ha chiuso gli occhi, mi ha tastato con cura il polso per un momento, poi è rimasto per un po' immobile senza parlare, infine ha spalancato quei suoi occhi assatanati ed ha detto: “Non c’è da preoccuparsi. Tranquillo tranquillo per qualche giorno e tutto tornerà a posto”.
Non c’è da preoccuparsi! Tranquillo tranquillo! Certo, tranquillo e grasso, così è chiaro che avranno di più da mangiare.
Ma per me che vantaggio ci sarà mai? Com' è possibile che “tutto torni a posto”?
Tutta questa gente che ha voglia di rimpinzarsi di carne umana, ma che desidererebbe farlo di nascosto, tutti questi spiriti demoniaci che non hanno il coraggio dei loro atti, quanto mi fanno ridere, morire dal ridere.
Non ho più resistito ed ho cominciato a ridergli in faccia senza potermi
trattenere. Una risata allegra ed irrefrenabile che esprimeva chiaramente il mio pensiero, che gli faceva capire quanto ero onesto e coraggioso.
Il vecchio e mio fratello sono impalliditi tutti e due, sorpresi dal coraggio e dalla rettitudine che stavo dimostrando.
Ma è proprio perché sono coraggioso che hanno ancor più voglia di mangiarmi. Sperano di impregnarsi di un briciolo del mio coraggio.
Il vecchio è uscito da casa nostra, ma, fatti pochi passi, si è voltato ed ha mormorato a mio fratello, che lo aveva accompagnato fino alla porta: “Va ingoiato subito” e mio fratello ha fatto cenno di sì con la testa.
Ma allora fai parte anche tu di questo bel gruppo!
Non c’ero proprio arrivato, eppure avrei potuto pensarci: quelli che vogliono mangiarmi hanno un complice...mio fratello!
Mio fratello è un cannibale!
Ed io sono il fratello di un cannibale!
Certo non sarà lui a mangiarmi, mi lascerà mangiare dagli altri...ma resta il fatto che sono il fratello di un cannibale!
Capitolo V
È da qualche giorno che ci sto ripensando.
Ammettiamo pure che quel tizio anziano non fosse il boia travestito, ma fosse invece proprio un medico. Che cosa cambierebbe? Continuerebbe anche in questo caso ad essere un mangiatore di carne umana.
In quel suo libro intitolato” Medicina...ehm”- chi si ricorda più il titolo completo?- un luminare della scienza medica come Li Shizhen non ha forse scritto, nero su bianco, che la carne umana è commestibile purché sia ben cotta.
Non vedo quindi come quel tizio potrebbe negare di essere un mangiatore di carne umana.
Quanto a mio fratello, ho delle buone ragioni per diffidare di lui. Mi ricordo che, quando mi aiutava a leggere i libri di storia, lo sentii dire una volta con la sua stessa bocca che era possibile “scambiarsi i figli per mangiarli” ed affermare in un’altra occasione, mentre si discuteva di un malvagio, che non solo meritava di essere ucciso, ma che addirittura si doveva “mangiare la sua carne e dormire nella sua tana”.
Io ero ancora un bambino allora e rimasi terrorizzato da quelle parole per almeno mezza giornata.
Del resto , curiosamente, non mi è parso per nulla scosso nemmeno l’altro giorno quando il nostro fittavolo di Langzi è venuto a raccontargli quella storia della gente che aveva mangiato il cuore ed il fegato del giustiziato, anzi assentiva di continuo con la testa.
Ciò mostra che il suo animo è rimasto crudele come un tempo.
Se è consentito “scambiarsi i figli per mangiarli”, allora qualsiasi cosa può essere scambiata, chiunque può essere mangiato.
Una volta ascoltavo quel che diceva senza riflettere e non mi accorgevo che erano delle pazzie, ma oggi vedo con nitidezza che, quando faceva quei discorsi, non solo aveva grasso umano che gli colava ancora dagli angoli della bocca, ma aveva in mente un solo, chiarissimo pensiero: mangiare carne umana.
Capitolo VI
Scuro, scurissimo.... non riesco a capire se è giorno o notte.
Il cane di casa Zhào ha ricominciato ad abbaiare.
Bisogna avere il coraggio di un leone, la circospezione di un coniglio e l’astuzia di una volpe......
Fai clic qui per effettuare modifiche.