Ho voluto tentare un’impresa piuttosto difficile: tradurre una poesia cinese esattamente con lo stesso numero di sillabe. Naturalmente non poteva essere una traduzione rigidamente letterale, come si può vedere dal confronto con l’originale.
AMORE AMARO 怨 情 YUÀN QÍNG
S’alza la bella. 美 人 捲 珠 廉
mĕi rén juăn zhū lián
Siede crucciata. 深 坐 蹙 蛾 眉
shēn zuò cù é méi
Vedo che pianse, 但 見 淚 痕 濕
dàn jiàn lèi hén shī
ma non so per chi. 不 知 心 恨 誰
bù zhī xīn hèn shéi
Ed ecco la traduzione letterale:
La bella riavvolge le cortine iridate,
poi si mette a sedere rigida e accigliata.
Si vedono solo umide tracce di lacrime,
ma non si sa chi la fa soffrire.