LA QUARTINA DEI SETTE PASSI
La Quartina dei Sette Passi (七 步 詩 ”qī bù shī”) è una poesia allegorica, generalmente attribuita a Cáo Zhí 曹 值, che compare per la prima volta in un’opera pubblicata nel 430 d.C., la “Nuova raccolta dei racconti del mondo” (世 說 新 語 “shìshuō xīnyŭ”), in cui figurano oltre un migliaio di aneddoti relativi a letterati, musicisti e pittori vissuti sotto le dinastie Hàn 漢 朝 , Wèi 魏 朝 e Jìn 晉 朝 。
L‘aneddoto concernente Cáo Zhí 曹 值 narra che l’imperatore Cáo Pī 曹 丕, figlio maggiore di Cáo Cāo 曹 操 e fondatore della dinastia Wèi, sospettando che il fratello minore, di cui invidiava il talento poetico, volesse usurpare il trono, lo convocò a corte e gli intimò di dimostrargli la sua innocenza con una poesia composta nel tempo necessario a compiere sette passi.
Cáo Zhí non si perse d’animo e riuscì ad improvvisare la seguente quartina:
“Per bollire i fagioli se ne bruciano i gambi. 煮 豆 燃 豆 萁 zhŭ dòu rán dòu qí
‘Fratelli’ gemono i fagioli nella padella 豆 在 釜 中 泣 dòu zài fŭ zhōng qì
‘Noi siamo nati tutti dalla stessa radice. 本 是 同 根 生 bĕn shì tóng gēn shēng
Perché avete tanta fretta di farci cuocere?’ 相 煎 何 太 急 xiāng jian hé tài jì
Cáo Pī si commosse di fronte a questa evocazione dei legami familiari e rinunciò a far uccidere Cáo Zhí. Ciò non gli impedì tuttavia di mandarlo in esilio lontano dalla capitale.
Di questa poesia esiste anche una versione più lunga che è la seguente
“Bollire i fagioli per farne una minestra, 煮 豆 持 作 羹 zhŭ dòu chí zuò gēng
filtrarli in modo da ricavarne un passato. 廘 菽 以 為 汁 lù shú yĭ wéi zhì
Mentre i gambi bruciano sotto la padella, 萁 在 釜 下 燃 qí zài fŭ xià rán
i fagioli gemono dentro la padella: 豆 在 釜 中 泣 dòu zài fŭ zhōng qì
‘Siamo nati tutti dalla stessa radice. 本 是 同 根 生 bĕn shì tóng gēn shēng
Perché questa gran fretta di farci cuocere?’ 相 煎 何 太 急 xiāng jian hé tài jì
Mi sembra tuttavia logico pensare che la versione originale debba essere la più corta.
Infatti, se l’aneddoto non è pura leggenda, Cáo Zhí aveva un interesse “vitale” a concludere la poesia prima di aver fatto sette passi ed è quindi probabile che abbia scelto la soluzione più semplice: una breve ed essenziale quartina ,per un totale di venti sillabe, anziché tre distici, per un totale di trenta sillabe, con l’ulteriore complicazione del parallelismo da rispettare tra il primo ed il secondo verso di ciascun distico.