La fortezza di Gāoyòuchéng 高 郵 城 nel Jiāngxī 江 西 ebbe grande importanza strategica nei secoli XII° e XIII° d.C perché si trovava alla frontiera fra il territorio dei Sòng Meridionali 南 宋 朝 , eredi della dinastia che aveva governato la Cina dopo i Táng 唐 朝 , ed il territorio dei Jīn 金 朝 , dinastia creata dai Jurchen ( 女 真 “nǚzhēn”), tribù barbara che aveva invaso ed occupato la parte settentrionale dell’Impero.
Dopo la conquista e la riunificazione della Cina da parte dei Mongoli, che fondarono la dinastia Yuán 元 朝 (1271 d.C.-1368 d.C.), Gāoyòuchéng venne a trovarsi al centro dell’Impero e la sua fortezza fu dunque abbandonata.
Il poeta Jiē Xīsī 揭 溪 斯 (1374 d.C-1344 d.C.), che visitò la città agli inizi del XV° secolo d.C., trovò l’area dell’antica fortezza ricoperta da campi di grano e da gelseti.
Con la poesia che segue, egli manifesta la sua gioia nel vedere che “le spade sono diventate aratri” ed esprime il desiderio che in tutto il paese non vi siano mai più divisioni né guerre.
GĀOYÒUCHÉNG
Gāoyòuchéng, quanto eran lunghe le tue mura?
Sui tuoi bastioni hanno seminato il grano.
Sotto i tuoi baluardi hanno piantato i gelsi.
In giorni lontani non eri qual ferro?
Ora ospiti coltivazioni e moreti.
Un solo desiderio voglio esprimere:
Per mille anni, per un tempo senza fine
siano i quattro mari le nostre frontiere.
All’ombra dei gelsi, tra i campi di grano,
mai più vi sia muraglia né fossato.
高郵城
高邮城,城何长?城上种麦,城下种桑。
昔日铁不如,今为耕种场。
但愿千万年,尽四海外为封疆。
桑阴阴,麦茫茫,终古不用城与隍。
GĀOYÒUCHÉNG
Gāoyòuchéng, chéng hé cháng?
Chéng shàng zhòng mài. Chéng xià zhòng sāng.
Xī rì tiĕ bù rú? Jīn wéi gēng zhòng chăng
Dàn yuàn qiān wàn nián. Jìn sì hăi wài wéi fēng jiāng.
Sāng yīn yīn, mài máng máng, zhōng gŭ bú yòng chéng yŭ huáng.